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Omelia dell’Ordinazione Presbiterale di Nicholas e Reginald

“Ecco, siete ordinati preti oggi per scoprire che qualsiasi resistenza e difficoltà possa esserci non ti impedirà di camminare, di ritrovare la libertà, l’entusiasmo, la gioia dell’annuncio.

Questo angelo vi dice che voi, Nicholas e Reginald, siete stati chiamati un giorno e oggi di nuovo, siete chiamati, siete amati, siete liberati da ogni catena e stanchezza per camminare, cioè per vivere. Diventate preti cari amici per vivere, per vivere la vostra vita camminando, per essere preti vivi, pieni di vita e di vitalità, preti positivi, capaci di vedere il bene e che rifuggono il lamento, ma camminano.

Liberati dalle catene, come Pietro, ci si ritrova nella città a camminare. E’ il vostro ministero da oggi: chiamati a camminare nella città. Questo vuol dire: chiamati a vivere la vita donandola, a camminare per andare incontro agli altri, per stare con la gente, per vivere la vita di tutti. Vorrei augurarvi di trovare una straordinaria applicazione per lo smartphone che vi guidi sempre a trovare chi ha più bisogno, chi cerca la Parola del Signore, chi attende speranza, chi è malato o nel lutto, chi è solo… e vi faccia camminare per incontrare loro”

Questo l’augurio del Vescovo Andrea a Nicholas e Reginald nell’omelia della Celebrazione Eucaristica per l’Ordinazione Presbiterale, oggi 29 giugno 2025, Solennità dei Santi Pietro e Paolo.

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Grande festa a giugno per l’Ordinazione Presbiterale dei diaconi Nicholas e Reginal

Reginald e Nicholas a giugno sacerdoti

Grande festa in diocesi Domenica 29 giugno 2025, solennità dei santi Pietro e Paolo, per l’ordinazione presbiterale di due seminaristi che arrivano a concludere il loro percorso formativo per dire «sì» al Signore.

Alle 18.00 in Cattedrale dei Santi Pietro e Donato l’ordinazione presbiterale di 

Nicholas Spertilli Raffaelli
e di Reginald Madeus.

Nicholas è originario di Le Poggiola, ha iniziato il suo percorso in Seminario nel 2017 e dopo pochi giorni compirà trent’anni.

Reginald ha superato i trent’anni, è originario di Haiti ed è proveniente da una famiglia protestante. Dopo la conversione al cattolicesimo ha intrapreso un lungo percorso in patria e in Italia, entrando nel Seminario di Arezzo nel 2021.

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Sabato 11 ottobre 2025

Novità per il Pellegrinaggio Giubilare delle Diocesi toscane

Si avvicina la scadenza per la comunicazione degli iscritti al pellegrinaggio giubilare di sabato 11 ottobre 2025 fissata per il prossimo lunedì 30 giugno.

Dopo aver ricevuto nuove indicazioni necessarie circa i mezzi di trasporto per Roma, vi informiamo che è stato possibile fare una revisione sul prezzo inizialmente comunicato.

Indipendentemente che il viaggio sia in pullman o in treno, il nuovo costo a persona è di 65€ (già comprensivo dei € 5,00 per il kit del pellegrino).

Restano invariate le modalità di iscrizione dei partecipanti che dovranno essere effettuate esclusivamente in Parrocchia.

Chiedi info al tuo Parroco.

Restauro dei tre portoni d’ingresso della Cattedrale

Procedono secondo i tempi prestabiliti le operazioni di restauro dei tre portoni di ingresso della Cattedrale di Arezzo. L’intervento, che si concluderà in tempo per la solennità del patrono san Donato, prevede la pulitura delle superfici dei portoni lignei, la revisione delle vecchie stuccature e, nel caso non fossero più coerenti al materiale circostante, sostituite. Successivamente le superfici lignee verranno patinate con sostanze idonee alla preservazione del manufatto dall’aggressione degli agenti atmosferici. Nella parte interna (fodera) saranno revisionate le stuccature, eliminando le porzioni debordanti dai margini delle lacune; le porzioni deteriorate della fodera a causa di attacchi fungini verranno integrate con inserti di legno di uguale essenza a quella originale. Infine verranno controllati i meccanismi in ferro, per garantire una corretta funzionalità dei portoni.

Il restauro è condotto dall’azienda specializzata in manufatti lignei Antica Maniera di Marco Santi, con l’alta supervisione della Soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto nella persona della dottoressa Ilaria Pennati, mentre la direzione dei lavori è affidata a Michel Scipioni, direttore dell’ufficio Beni Culturali della diocesi, con la collaborazione dell’ufficio Tecnico della diocesi, nella persona di Vincenzo Sica.

Il lavoro è sostenuto con fondi propri della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e con un continuo di Graziella Braccialini. A conclusione di questo restauro, il lavoro di valorizzazione degli storici portoni in legno della Cattedrale proseguirà sugli altri due laterali più piccoli, fino ad arrivare in un secondo momento a interessare anche quelli del vescovado. L’inizio di questa seconda fase di restauro, dedicata ai portoni del Palazzo vescovile inizierà in agosto e dovrebbe concludersi entro il Natale 2025.

“Siamo molto lieti di questo nuovo intervento che permette di proseguire nel percorso di restauro e valorizzazione della nostra Cattedrale – dice il vescovo Andrea Migliavacca -. Ringraziamo ancora una volta tutti gli attori coinvolti in questo intervento e in particolare Graziella Holding, che ancora una volta ci sostiene con un suo prezioso contributo”.

I portoni della Cattedrale dei santi Pietro e Donato

I tre portoni d’ingresso della Cattedrale di Arezzo, databili al primo quarto del XX secolo, sono inseriti in tre portali facenti parte di un insieme di stile neogotico con qualche concessione al contemporaneo Liberty.

I portoni, realizzati in legno di castagno con fodera interna in legno di conifera, hanno un andamento verticale slanciato, presentano all’esterno una suddivisione geometrica accentuata dall’alternanza di formelle quadrate delimitate da cornici con modanatura piena e non molto aggettante come di consueto in manufatti simili realizzati ad inizio Novecento. Il portone centrale, invece, oltre ad essere leggermente più alto dei due laterali, nella parte superiore, presenta, al posto delle due formelle quadrate, due pannelli decorati a rilievo con le figure di San Donato, patrono della città di Arezzo e il beato Gregorio X.

Attualmente i portoni rivelano, oltre ad una cromia superficiale alterata e poco omogenea, anche problemi meccanici. Il restauro, quindi, ha una duplice finalità, da una parte riportare i portoni ad avere un aspetto estetico più appropriato all’epoca, allo stile di appartenenza e alla loro collocazione, in modo da restituire alla vista il gioco di venature scure che caratterizza il legno di castagno, dall’altra di garantire la loro funzione pratica di chiusura.

Il portone centrale, il maggiore, a livello strutturale si presenta in buone condizioni al contrario della parte esterna, dove la superficie lignea è ormai secca e disidratata con ampie zone ingrigite a causa dell’esposizione diretta agli agenti atmosferici. Anche le stuccature presentano un colore alterato, numerose hanno perso la presa lungo i margini della lacuna, dando luogo a distacchi e cadute di materiale. La fodera interna presenta una finitura superficiale a corpo di un colore olio-resinoso di composizione moderna, anch’essa ormai invecchiata, che mette in evidenza le antiche stuccature, anch’esse alterate. Anche la fodera interna dei due portoni laterali, trattata alla stessa maniera di quello principale, risulta ormai invecchiata ed esteticamente poco equilibrata.

 

 

Proposte estive a Camaldoli dell’Ufficio Ecumenismo e dialogo interreligioso

PIONIERI SPIRITUALI

I Padri fondatori di Saccidananda Ashram: Jules Monchanin, Henry Le Saux e Bede Griff iths, hanno inverato con la loro vita un diverso modo di porsi nei confronti di un’altra fede vivente.

Una modalità certo minoritaria ma audace: quella di ascoltare, ma soprattutto di lasciarsi fecondare da altre ricchezze religiose. Un rapporto non dialettico ma dialogico. Certi di arricchirsi spiritualmente, hanno accettato concretamente il rischio di conoscere e di lasciarsi impollinare dall’Induismo. Tre Pionieri che con la loro vita, non solo con le loro idee, hanno camminato su sentieri inesplorati, aggrappandosi allo Spirito. Cammino segnato da contrasti, lacerazioni, incomprensioni, lotte interiori. Un cammino che svela che contemplare è più importante del discutere. Mistici anelanti a vivere o comunque a lasciarsi lambire dal Mistero. Uomini che docili alla Parola di Gesù non hanno avuto paura di perdere la propria vita per ritrovarla a un altro livello. Forse, oggi più che mai, abbiamo bisogno di ricuperare la testimonianza vissuta di questi Padri, che ci impedisce di smarrirci nei sentieri insidiosi del parlare e delle cose da fare, per ritrovare quella Luce originaria che ci sorregge.

La proposta del Convegno prevede la partecipazione a tutti i due giorni, per info scarica il programma completo.

 


Solennità del Corpus Domini 2025

“L’Eucarestia è fonte e culmine della vita della Chiesa e nutrimento del nostro cammino. Come cristiani siamo chiamati a dare testimonianza nel mondo e nella città della presenza del Signore tra di noi. La festa del Corpus Domini sarà l’occasione per camminare nelle vie della città con Gesù, presente nell’Eucaristia, annunciando che Egli è vivo e noi siamo i suoi testimoni.”

L’invito del Vescovo Andrea è rivolto a tutte le comunità parrocchiali, affinchè questa festa sia un’occasione buona per dare un segno di vicinanza anche ai carcerati, infatti lungo il percorso della processione ci sarà una breve sosta alla Casa Circondariale di Arezzo. La Celebrazione Eucaristica prevista giovedì 19 giugno 2025 alle ore 20.30 presso la Basilica di San Domenico si concluderà poi alla Badia delle Sante Flora e Lucilla con la Benedizione finale.

Un anno dalla scomparsa del Vescovo Luciano Giovannetti

Il prossimo 29 Giugno 2025 è un anno dal ritorno nella casa del Padre del Vescovo S. Ecc.za Mons. Luciano Giovannetti.

Vogliamo ricordare questo nostro fratello, sacerdote e vescovo, scampato alla strage nazifascista di Civitella il 29 giugno 1944. In quel giorno, Solennità dei SS. Pietro e Paolo, fu ucciso don Alcide Lazzeri, allora Parroco della Chiesa di S. Maria Assunta, il quale proprio un mese prima, in una Domenica del maggio 1944, al termine della Celebrazione, aveva espresso il desiderio che uno dei suoi giovani potesse diventare sacerdote al suo posto quando sarebbe morto.

“Da don Alcide il piccolo Luciano ha subito compreso il senso vero dell’avventura umana e in particolare della vita del prete che è donare la vita per la Chiesa e per il popolo di Dio, per la gente”, queste le parole del Vescovo Andrea durante le esequie il 1° luglio 2024 nella Cattedrale di Arezzo.

La testimonianza di don Alcide, fino allo spargimento di sangue, ha guidato tutta la vita del Vescovo Luciano abbracciando la chiamata di Dio al sacerdozio. Anche la memoria liturgica dei Santi Pietro e Paolo ci parla della vita del Vescovo Luciano:  Pietro, la roccia, è segno del suo amore per la Chiesa; Paolo, l’apostolo delle genti, è segno della predicazione e dell’universalità della fede cristiana. Dopo un’esistenza donata al servizio di tanti, “quasi a chiudere una parabola di vita”, ottant’anni dopo, nel giorno della strage di Civitella, il Signore lo ha chiamato a sé.

Le celebrazioni per ricordarlo a un anno dalla morte:

Sabato 28 Giugno 2025 a Fiesole

ore 9.30 S. Messa presieduta dal Vescovo di Fiesole, Sua Ecc.za Mons. Stefano Manetti, nella Chiesa di S. Maria Primerana.

Domenica 29 Giugno 2025, Solennità dei SS. Pietro e Paolo, a Civitella in Valdichiana, paese di origine del Vescovo Luciano

ore 10.00 Commemorazione dell’Eccidio Nazifascista del 29 Giugno 1944 a cura del Comune di Civitella in Val di Chiana.

ore 11.30 S. Messa Solenne, in memoria delle vittime dell’eccidio e del Vescovo Luciano Giovannetti, presieduta dal Vescovo di Arezzo – Cortona – Sansepolcro, Sua Ecc.za Mons. Andrea Migliavacca, nella Chiesa Parrocchiale di S.Maria Assunta.

Come comunità diocesana ci uniamo nella preghiera e nel ricordo.

approfondimenti:

Un articolo del Cav. Simone Bonaccorsi

Programma 81° Eccidio del Comune di Civitella in Val di Chiana


Ricordando Don Antonio Bacci

L’associazione Viva Maria si sente in dovere di ricordare Don Antonio, sacerdote, storico della Diocesi, innamorato della sua terra e dei suoi concittadini.

Cofondatore dell’associazione insieme a Don Angelo Chiasserini e ad alcuni laici, parroco ricordato con affetto e riconoscenza e caro amico di quanti hanno condiviso le sue passioni, sportive, culturali, storiche o religiose che fossero.

Dal momento che una sua pubblicazione, il Viva Maria aretino, edita più di un quarto di secolo fa, è andata esaurita, abbiamo ritenuto opportuna una ristampa che offriamo oggi a tutti quegli aretini che non hanno goduto della sua lettura. Trasporre, in ottava rima, le pagine di storia più gloriose scritte dall’intero popolo aretino, è stata, a mio parere, un’iniziativa geniale per offrire ai suoi concittadini la possibilità di conoscere le proprie radici e la grandezza dei nostri antenati. Tutto questo sotto forma di un poetare leggero e scanzonato, tipicamente aretino, ma storicamente ineccepibile. Il nostro auspicio è che, riscoprendo le proprie radici, i nostri concittadini ritornino a dare buoni frutti. Grazie, Don Antonio.”

Giovanni Chianucci

“In occasione della giornata dedicata al libro “Viva Maria!” la Curia Vescovile aretina insieme all’Associazione Viva Maria di Arezzo organizza un incontro presso la sede vescovile il giorno 14 giugno 2025 alle ore 10.30 in ricordo di Don Antonio Bacci, autore dell’opera in versi che ripercorre i fatti di quella insurrezione in originale e godibile rima. A sei anni dalla scomparsa di Don Antonio questo incontro che avrà luogo nella bellissima sala degli affreschi della Curia Aretina sarà anche l’occasione per ricordare la vita e l’intensa e voluminosa opera dell’autore diffusa attraverso conferenze, pubblicazioni di libri, articoli e comunicazioni in riviste specializzate, incentrata nella storia delle chiese, della rete di collegamenti stradali e della storia del vasto territorio della diocesi aretina dall’epoca romana fino al XIX secolo. L’occasione è stata propiziata anche per arricchire una “piccola biblioteca’ attualmente negli uffici della Curia Vescovile di Piazza del Duomo, degli scritti dei sacerdoti aretini che hanno rappresentato una fonte importante di notizie per la conservazione della storia e delle radici culturali e religiose della curia e del territorio aretino, scritti di grande rilevanza scientifica che nel caso di Don Antonio Bacci sono presenti nelle biblioteche dei più importanti istituti culturali internazionali, uno tra tutti la Library of Congress di Washington negli Stati Uniti.

In un’epoca di grandi cambiamenti culturali l’iniziativa di non perdere contatto con la propria storia assume oggi un significato particolarmente importante.”

Fiorenzo Livi, nipote di Don Antonio Bacci

I migliori contributi video di TSD Tv

Una playlist dal canale Youtube dell’emittente televisiva diocesana dedicata a Don Antonio Bacci. Sarà possibile rivedere interviste, convegni e trasmissioni televisive inoltre l’Omelia dell’arcivescovo Riccardo Fontana pronunciata per il suo funerale in Cattedrale ad Arezzo.

🖥 Dal pc scorri nel menu’ a tenda in alto a destra (1/15>)

📱Dal cellulare i video si susseguono.

Pellegrinaggio giubilare diocesano con le Diocesi toscane

Il programma della giornata del pellegrinaggio diocesano a Roma insieme alle altre Diocesi Toscane previsto per sabato 11 ottobre 2025 è il seguente:

– dalle ore 8.00 fino alle 11.30 arrivi e sistemazioni in Piazza San Pietro.
– ore 12.00 Celebrazione Eucaristica con i Vescovi, sacerdoti e diaconi delle diocesi della Toscana
– ore 13.00 Passaggio Porta Santa
– pranzo al sacco e pomeriggio libero.
Il costo di € 80,00 è comprensivo di viaggio e kit del pellegrino.
La partenza in treno sarà prevista dalla Stazione di Arezzo o in pullman nelle varie zone.
L’assegnazione del mezzo di trasporto per i pellegrini e i dettagli relativi agli orari di partenza e di rientro potrà essere comunicato solo dopo la chiusura delle iscrizioni in Parrocchia entro il 30 giugno 2025.

Per motivi organizzativi non potranno essere prese in considerazione singole iscrizioni, ma solo quelle effettuate dal Parroco.

Arezzo, sabato 7 giugno 2025, Solennità di Pentecoste