S.E.R. Mons. Andrea Migliavacca

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Formazione

S.E. Mons. Andrea Migliavacca è nato a Pavia il 29 agosto 1967. Ha conseguito il diploma delle medie superiori presso l’Istituto di ragioneria “Bordoni” di Pavia. Entrato nel Seminario vescovile di Pavia nel 1986, è stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1992.
Dal 1991 al 1996 è stato alunno del Pontificio Seminario Lombardo in Roma, dove ha conseguito, nel 1996, il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana, con una tesi dal titolo: “La confessione frequente di devozione. Studio teologico-giuridico sul periodo fra i Codici del 1917 e del 1983″, diretta dal padre Card. Urbano Navarrete. Durante la permanenza romana, ha svolto anche il servizio di Assistente ecclesiastico del gruppo scout Agesci Roma 122 e di aiuto domenicale presso la parrocchia Gesù Divin Maestro in Roma.

Ministero sacerdotale

Dal 1996 al 1999 è stato Assistente ecclesiastico del gruppo scout Agesci Pavia 2 e dal 2000 Assistente ecclesiastico del gruppo scout Agesci Pavia 1. Dal 1996 ha assunto l’incarico di Docente di diritto canonico presso lo studio teologico del seminario e l’Istituto superiore di scienze religiose di Pavia-Vigevano. Dal 1996 al 1997 è stato Collaboratore pastorale presso la parrocchia di S. Genesio ed Uniti e dal 1997 al 1998 Amministratore parrocchiale della medesima. Dal 1997 è stato Vice cancelliere vescovile. Dal 1997 al 2008 Assistente ACR e del settore giovani di Azione cattolica diocesana. Dal 1997 Giudice del Tribunale ecclesiastico regionale Lombardo. Dal 1997 al 2007 ha ricoperto il ruolo di Vicario giudiziale aggiunto della diocesi e dal 2007 quello di Vicario giudiziale diocesano. Nel 1998 è stato Amministratore parrocchiale della parrocchia di Albuzzano. Dal 1999 al 2002 è stato Segretario del XX Sinodo diocesano. Dal 1999 al 2010 è stato Responsabile del servizio per la pastorale giovanile e gli oratori. Dal 1999 al 2001 ha assunto l’incarico di Assistente regionale del settore giovani di Azione cattolica. Dal 2001 al 2003 è stato Assistente unitario dell’Azione Cattolica diocesana. Dal 2001 è stato Rettore del Seminario diocesano di Pavia e Direttore del Centro diocesano vocazioni. Dal 2005 al 2012 ha ricoperto il ruolo di Docente di religione presso la scuola paritaria Liceo classico “S. Giorgio”. Dal 2007 è stato Assistente diocesano per la consulta dei laici. Dal 2012 è stato Canonico del Capitolo della Cattedrale. Dal 2014 è Docente di diritto canonico presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Al momento della nomina a Vescovo di San Miniato era membro del collegio dei Consultori e del Consiglio presbiterale diocesano.

Ministero episcopale

Il 5 ottobre 2015 Papa Francesco lo nomina vescovo di San Miniato. Il 9 dicembre seguente, solennità di San Siro, patrono di Pavia, riceve l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Pavia, da Giovanni Giudici, vescovo emerito e amministratore apostolico di Pavia, co-consacranti Fausto Tardelli, suo predecessore a San Miniato, e Paolo Magnani, vescovo emerito di Treviso, originario di Pieve Porto Morone. Il 20 dicembre prende possesso canonico della diocesi, ricevendo il pastorale dall’arcivescovo metropolita di Firenze cardinale Giuseppe Betori. Dal 29 luglio 2019, è membro del Collegio per l’esame dei ricorsi in materia di delicta reservata, istituito presso la Congregazione per la dottrina della fede, e, dal 21 giugno 2021, membro del Supremo tribunale della Segnatura apostolica. Dal 29 settembre 2021, presso la Conferenza Episcopale Italiana è Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici e membro della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi. Nel 2019 è inoltre nominato commissario pontificio della Compagnia di Sant’Orsola di Siena dalla Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica; dallo stesso anno è delegato per la pastorale del tempo libero, turismo e sport e delegato per la pastorale della salute presso la Conferenza Episcopale Toscana. Il 15 Settembre 2022 viene eletto Vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Il 27 novembre 2022 prende possesso della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ed è nominato Amministratore Apostolico di San Miniato.

 

Attuali incarichi

(Conferenza Episcopale Italiana)
Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici
Membro della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi
Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Santi Francesco e Caterina
Membro del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica
Membro del Collegio per l’esame dei ricorsi in materia di delicta reservata

(Conferenza Episcopale Toscana)
Vescovo delegato regionale per tempo libero, turismo e sport
Vescovo delegato pastorale della salute

 

Descrizione dello stemma episcopale 
Blasonatura
Mantellato rialzato: nel primo, d’oro alla croce di S. Andrea di legno al naturale; nel secondo, d’azzurro alla cometa d’oro di sei raggi ondeggiante in sbarra; nel terzo, di rosso al cesto d’oro contenente cinque pani dello stesso crocettati di nero, sostenuto da un pesce curvo rivoltato d’argento posto in fascia e sinistrato da altro pesce d’argento uscente in banda.

Motto: “Maestro dove abiti?” in lettere maiuscole di nero caricato su cartiglio esterno al naturale.

Commento
Lo stemma di Mons. Andrea Migliavacca è costituito dallo scudo e dagli ornamenti ad esso esterni, che sono i tradizionali contrassegni della dignità vescovile: il cappello verde dal quale pendono dodici nappe del medesimo colore, sei per parte disposte in tre ordini; la croce d’oro con un solo braccio trasverso accollata allo scudo ed emergente nella parte alta e nella punta; essa è ornata di cinque gemme rosse, che ricordano le cinque piaghe di Gesù crocifisso e manifestano dunque come la croce non sia solo semplice contrassegno di dignità ma anzitutto lo strumento della salvezza.
La forma stilizzata degli ornamenti e del cartiglio è simile a quella dello stemma di S. Ecc. Mons. Giudici ed è questo un atto di omaggio e di devozione di Mons. Migliavacca nei confronti del Vescovo Giovanni con il quale egli ha per anni collaborato e che gli trasmette con la sacra ordinazione la pienezza del sacerdozio.
Il cartiglio ai piedi dello scudo contiene la frase evangelica “Maestro dove abiti?”, ossia la richiesta rivolta a Gesù (Gv 1, 38)  e attribuibile a S. Andrea, che fu il primo degli Apostoli ad essere chiamato.
Questo motto riassume l’atteggiamento personale e pastorale di mons. Migliavacca: mettersi alla ricerca del Signore e comunicare agli altri questa fondamentale esperienza di fede. Lo scudo è stato costruito con elementi che sviluppano il messaggio trasmesso dal motto.
Esso è diviso in tre parti da due linee che partendo dal centro del lato superiore, si divaricano e curvano simmetricamente verso i due lati per terminare nella loro metà inferiore. Questa suddivisione si chiama “a mantello rialzato”, perché ricorda il petto di una persona che porti un mantello sollevato ai fianchi (ad es. il sacerdote quando indossa il piviale i cui lembi vengono sostenuti ai suoi fianchi da due diaconi).
Nella parte centrale, sul campo d’oro spicca la croce di S. Andrea, rappresentata non come mera figura convenzionale araldica, ma nel suo aspetto di strumento del martirio di questo apostolo, ossia sotto forma di due pali lignei decussati. S. Andrea  è il santo di cui Mons. Migliavacca porta il nome ed è anche patrono del Seminario di Pavia, dove il Vescovo è stato rettore per  14 anni; ed è pure il modello dell’atteggiamento pastorale del Vescovo, come abbiamo ricordato a proposito del motto.
Nel la parte dello scudo che l’araldica considera di destra  (quello a sinistra di chi guarda), è raffigurata una stella cometa  che ondeggia nel cielo azzurro. Essa ricorda la stella che guidò i Magi nella loro tenace e faticosa ricerca di Gesù, e dunque l’atteggiamento di ricerca del Signore da parte dell’uomo, suggerendo che questo cammino necessita della luce che viene dall’alto, che illumina le tenebre e aiuta a dirigere i propri passi nella giusta direzione. È la luce della grazia e della parola di Dio, “lampada sul nostro cammino” (cf. Sal 118, 105).
Nel terzo campo, di colore rosso, si vede un canestro con cinque pani e due pesci.  Queste figure evocano il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci operato da Gesù che con queste semplici e poche vivande sfamò una folla numerosa (Gv  6, 4-13). Pani e pesci vennero dati a Gesù da un ragazzo, segnalatogli proprio dall’apostolo Andrea (v. 8), e questo piccolo discepolo mise nelle mani di Gesù tutto quello che aveva in quel momento per sfamarsi: con questo suo dono rese possibile il miracolo. Anche da questo episodio evocato nello stemma traiamo  l’insegnamento che la sequela di Gesù ci richiede sacrificio, affidamento a lui di noi e di tutto quello che è nostro, e questo non ci impoverisce ma arricchisce noi e gli altri. La tradizione vuole che questo anonimo ragazzo del Vangelo fosse Siro, divenuto poi vescovo di Pavia, diocesi della quale egli è oggi il patrono principale, e la cui festa coincide con la data dell’ordinazione episcopale di mons. Migliavacca.
I colori azzurro e rosso presenti nello scudo, espressamente voluti da mons. Migliavacca, evocano il ricordo del Gruppo scout Agesci Pavia 1, del quale egli fu per anni assistente.