Biblioteca del Seminario di Cortona

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La storia della Biblioteca, naturalmente, si intreccia con quella del Seminario Vescovile di Cortona. Le prime notizie della presenza di un Seminario a Cortona fanno riferimento al 1573, ma per una sede permanente e di prestigio di tale istituzione bisogna attendere la fine del XVII secolo, quando, grazie ad un lascito del nobile cortonese Francesco Vagnotti, fu possibile erigere, su progetto dell’architetto Jannelli, il palazzo che a tutt’oggi porta il nome del munifico donatore. Nel 1696 il nuovo edificio fu consacrato dal vescovo Mons. Cei, e con la definizione del percorso di studi del Seminario ha inizio anche la storia della Biblioteca del nuovo istituto. Impulso importante alla vita del Seminario e quindi della Biblioteca si è avuto con il Vescovo Mons. Giuseppe Ippoliti (1755-1776) che ampliò lo stesso stabile e arricchì notevolmente la Biblioteca. Mentre periodi difficili per l’istituto furono quelli delle riforme di Pietro Leopoldo, che portarono alla soppressione di numerosi conventi, parrocchie e di tutte le compagnie laicali; durante l’ invasione napoleonica – quando il Seminario fu adibito a caserma – e le relative soppressioni del 1810 che portarono ad una dispersione del patrimonio artistico e librario; lo stesso dicasi per quelle del 1866. Comunque, malgrado ciò, la biblioteca continuò in tutto il periodo ad arricchire il proprio patrimonio librario grazie a nuove donazioni ed acquisizioni – qui si accenna soltanto all’importante afflusso di opere gianseniste prima, e antigianseniste poi ad opera del Vescovo Mons. Gregorio Alessandri (1776-1802). Nel 2008 si è provveduto ad una completa risistemazione della Biblioteca. Sempre all’interno del Palazzo Vagnotti sono stati predisposti nuovi locali, dotati di impianti di allarme e antincendio, quindi sono state restaurate tutte le scaffalature (la maggior parte risalenti al sec. XVIII) e risistemato l’intero patrimonio librario, ma conservandone l’antico ordine. Il 28.11.2009 ha avuto luogo l’ inaugurazione della nuova sistemazione della Biblioteca. Il patrimonio della Biblioteca ammonta a circa 15.000 volumi, gran parte dei quali editi nei secc. XVII-XVIII e XIX; sono presenti, inoltre, 10 incunaboli e 505 edizioni del XVI secolo; un centinaio di manoscritti, alcuni dei quali di interesse locale, fra cui un preziosissimo e ben conservato erbario del XVIII secolo. Naturalmente la teologia e la patristica costituiscono la “sezione” più fornita con opere di sant’Agostino (tra cui una splendida edizione delle sue opere del 1505 in 11 volumi rilegati in pelle lavorata a sbalzo), di Gregorio Nazianzeno, Giustino, Ireneo, Origene, Clemente Alessandrino, Isidoro, Cipriano, Ilario, Efrem siro, Atanasio, Giovanni damasceno, venerabile Beda (quasi tutte queste opere sono edite e curate dai Maurini). Ma sono presenti anche manuali di fisica, geometria, aritmetica dei secc. XVII-XVIII; due manuali di medicina del XVI; numerose storie della Toscana e di Firenze con opere di Inghirami, Repetti; L’encyclopedie ou dictionnaire raisonné …, Livorno, 1770-1775; un vocabolario della Crusca del 1691 e uno del 1738; opere di Aristotele, Platone, Plotino, Duns Scoto, Bonaventura, Savonarola, Bembo, Ficino, Petrarca del XVI sec.; e poi Racine, Bousset, Baronio, Muratori, Genovesi, e molti altri.