La lettera del Vescovo Andrea per annunciare tutte le tappe del Giubileo.
Carissimi,
il prossimo mese avrà inizio l’anno giubilare ordinario, tempo di particolare Grazia e Misericordia di Dio per la sua Chiesa, per il mondo e per tutti noi.
Siamo invitati a cogliere l’evento del Giubileo come opportunità per il nostro personale cammino di conversione e per fare esperienza di quella Misericordia che annuncia che Dio ama tutti e perdona tutti. La Grazia del Giubileo e anche l’indulgenza annunciano che Dio non smette di perdonare e che Egli cerca ogni via possibile per raggiungere il nostro cuore e offrirci la misericordia che rinnova, che rimette in cammino, che ridona vita, che tiene vivo ed efficace il dono battesimale.
Il Giubileo è anche tempo e occasione per un messaggio al mondo e perché la provvidenza di Dio raggiunga le realtà più bisognose di attenzione e di buon annuncio. Non possiamo non pensare in questi tempi alle sofferenze degli immigrati, dei poveri, di coloro che sono nei territori di guerra, di chi è in tante situazioni di emarginazione e di fragilità. Per tutti questi il Giubileo è occasione di amore che rinnova. Per questa ragione il Papa ci ha invitati a vivere questo anno di grazia nella luce della Speranza: pellegrini di Speranza.
Il significato del Giubileo è allora annunciare speranza vera, promuovere quei cambiamenti che consentono di riaccendere la speranza, portare la luce della fede e della umanità lì dove c’è bisogno di speranza.
Sarà importante proporre in questo anno santo qualche iniziativa che possa spiegare il senso del Giubileo ed aiutare a rendere tutti più partecipi e consapevoli.
In questa direzione già si è vissuto, presso la Fraternità della Speranza, lo scorso 12 novembre, la lettura della bolla di indizione “Spes non confundit”, accompagnata da un mio commento (reperibile anche sul canale youtube di Telesandomenico).
Si intende proporre un incontro formativo per tutti su questo evento giubilare, di cui si darà notizia prossimamente e il 26-29 giugno 2025 al Montanino, la prof. Rosanna Virgili proporrà un percorso di riflessione sul Giubileo a cui possiamo sentirci invitati.
Dopo l’apertura della Porta Santa a Roma, nella notte di Natale, da parte di Papa Francesco, ogni diocesi è invitata a vivere l’evento di apertura del Giubileo nelle proprie diocesi. A Roma saranno aperte poi anche le Porte sante delle basiliche di S. Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e una Porta Santa in carcere.
Ad ogni diocesi viene chiesto di vivere una celebrazione di apertura dell’anno giubilare.
Vivremo l’apertura del Giubileo nella nostra diocesi sabato 28 dicembre 2024 alle ore 17 in Cattedrale ad Arezzo, con un Pontificale da me presieduto. Tutti sono invitati a questa solenne celebrazione diocesana.
Nelle Concattedrali la celebrazione giubilare sarà la domenica 29 dicembre 2024, alle ore 11 a Cortona, e alle ore 10,30 a Sansepolcro, presiedute dai rispettivi parroci.
Gli orientamenti per l’anno del Giubileo chiedono che ogni diocesi possa individuare le proprie Chiese giubilari dove poter fare esperienza della misericordia di Dio, in particolare con la possibilità di accedere a confessori, trovare luoghi raccolti per la preghiera personale, vivere la grazia della indulgenza. Essa non è un automatico perdono dato a chi compie alcune opere, ma è una esperienza spirituale straordinaria per aprirci alla grandezza della misericordia di Dio.
Alla luce di queste considerazioni sono state scelte le chiese giubilari nella diocesi, perché siano luoghi reali di pellegrinaggio e insieme anche segni che richiamino alcuni particolari esperienze bisognose di speranza.
Si è cercato di individuare un luogo in tutte le nostre zone pastorali, riconoscendo il carisma di alcuni santuari presenti nel nostro territorio, ponendo attenzione a qualche comunità più periferica, promuovendo due luoghi simbolici bisognosi del dono della speranza, uno segnato dalla esperienza della malattia e l’altro impegnato nel costruire fraternità e promuovere cammini di pace con i giovani. La scelta di queste chiese e soprattutto quelle che si presentano come simbolo di vicinanza a luoghi di fragilità vuole mettere in evidenza per tutti noi il senso più profondo del Giubileo che è quello di portare lo sguardo della Chiesa e provocare quello del mondo sui luoghi oggi bisognosi di un particolare annuncio e presenza di speranza.
Dispongo pertanto che le Chiese giubilari saranno:
la Cattedrale di Arezzo, il santuario in S. Maria delle Vertighe, il santuario di Santa Margherita da Cortona, il convento di Montecasale, il santuario della Verna, l’Eremo di Camaldoli, la chiesa di Castelnuovo Berardenga, la cappella dell’ospedale San Donato in Arezzo, la chiesa di Rondine.
Per queste chiese giubilari verranno predisposti dei sussidi che possano favorire la preghiera, la confessione, l’esperienza della misericordia.
Vorrei anche aggiungere un pensiero particolare al Carcere che pure è luogo di ferite e di fragilità e bisognoso di parole di speranza. Considerata la particolarità che lo caratterizza vivrò con spirito giubilare alcuni momenti di incontro in carcere, come le Messe prima del Natale e della Pasqua e la “lectio” che proporrò dal carcere il 19 marzo 2025.
Il tema del Giubileo ci invita a valorizzare anche la “Fraternità della Speranza” a Montegiovi, come luogo di riferimento e ricchezza per questo anno santo.
Il Giubileo è nato e viene ancora oggi proposto come pellegrinaggio a Roma, sulla tomba dell’apostolo Pietro, il passaggio della Porta santa e l’incontro con il successore di Pietro, il Papa.
Il programma giubilare predisposto dalla Santa Sede e disponibile sul sito del Vaticano offre tante occasioni e proposte di pellegrinaggio giubilare per tante categorie di persone e di situazioni.
Le parrocchie e anche ogni fedele potrà scegliere di partecipare a qualcuno di questi incontri.
Come diocesi parteciperemo ai pellegrinaggi che vengono di seguito indicati:
- Giubileo dei ragazzi e degli adolescenti (fino ai 17 anni di età): 25-27 aprile 2025.
- Giubileo dei giovani (17-30 anni): 27 luglio-3 agosto 2025.
- Giubileo delle famiglie: 30 maggio – 1 giugno 2025.
- Giubileo diocesano (insieme a tutte le diocesi toscane): 11 ottobre 2025.
I rispettivi uffici diocesani daranno adeguate informazioni su questi pellegrinaggi vissuti come diocesi.
L’opera più significativa del Giubileo sarà l’amore, un cuore convertito, la carità. Per questa ragione si proporrà di individuare una iniziativa o una realizzazione diocesana, improntata ad essere un segno di carità, che rimanga come memoria del Giubileo vissuto.
Ricordavo nella mia lettera pastorale “Strada facendo… andate e incontrate” come il Giubileo accompagna il cammino e il programma diocesano di questo anno che è un invito ad essere Chiesa che va ad incontrare. Le varie dimensioni richiamate in questa lettera per vivere il Giubileo 2025 si collocano come occasioni per vivere anzitutto l’incontro con Dio e con la sua misericordia e poi anche vogliono spingere a quella conversione che ci fa incontrare gli altri, tutti, con spirito di rinnovata fraternità.
Chiedo di sostenere con la preghiera in questo fine settimana la partecipazione di alcuni rappresentanti diocesani alla Prima Assemblea del cammino sinodale a Roma e auguro, benedicendovi, che ci accompagni lo Spirito di Dio che è l’autentica guida della Chiesa.
Arezzo, 15 novembre 2024
+ Andrea Migliavacca, Vescovo
Per approfondimenti visita la pagina del nostro sito: Giubileo 2025