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Giubileo 2025 Il Vescovo Andrea annuncia il cammino diocesano per l’Anno Santo

La lettera del Vescovo Andrea per annunciare tutte le tappe del Giubileo.

Carissimi,

il prossimo mese avrà inizio l’anno giubilare ordinario, tempo di particolare Grazia e Misericordia di Dio per la sua Chiesa, per il mondo e per tutti noi.

Siamo invitati a cogliere l’evento del Giubileo come opportunità per il nostro personale cammino di conversione e per fare esperienza di quella Misericordia che annuncia che Dio ama tutti e perdona tutti. La Grazia del Giubileo e anche l’indulgenza annunciano che Dio non smette di perdonare e che Egli cerca ogni via possibile per raggiungere il nostro cuore e offrirci la misericordia che rinnova, che rimette in cammino, che ridona vita, che tiene vivo ed efficace il dono battesimale.

Il Giubileo è anche tempo e occasione per un messaggio al mondo e perché la provvidenza di Dio raggiunga le realtà più bisognose di attenzione e di buon annuncio. Non possiamo non pensare in questi tempi alle sofferenze degli immigrati, dei poveri, di coloro che sono nei territori di guerra, di chi è in tante situazioni di emarginazione e di fragilità. Per tutti questi il Giubileo è occasione di amore che rinnova. Per questa ragione il Papa ci ha invitati a vivere questo anno di grazia nella luce della Speranza: pellegrini di Speranza.

Il significato del Giubileo è allora annunciare speranza vera, promuovere quei cambiamenti che consentono di riaccendere la speranza, portare la luce della fede e della umanità lì dove c’è bisogno di speranza.

Sarà importante proporre in questo anno santo qualche iniziativa che possa spiegare il senso del Giubileo ed aiutare a rendere tutti più partecipi e consapevoli.

In questa direzione già si è vissuto, presso la Fraternità della Speranza, lo scorso 12 novembre, la lettura della bolla di indizione “Spes non confundit”, accompagnata da un mio commento (reperibile anche sul canale youtube di Telesandomenico).

Si intende proporre un incontro formativo per tutti su questo evento giubilare, di cui si darà notizia prossimamente e il 26-29 giugno 2025 al Montanino, la prof. Rosanna Virgili proporrà un percorso di riflessione sul Giubileo a cui possiamo sentirci invitati.

Dopo l’apertura della Porta Santa a Roma, nella notte di Natale, da parte di Papa Francesco, ogni diocesi è invitata a vivere l’evento di apertura del Giubileo nelle proprie diocesi. A Roma saranno aperte poi anche le Porte sante delle basiliche di S. Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e una Porta Santa in carcere.

Ad ogni diocesi viene chiesto di vivere una celebrazione di apertura dell’anno giubilare.

Vivremo l’apertura del Giubileo nella nostra diocesi sabato 28 dicembre 2024 alle ore 17 in Cattedrale ad Arezzo, con un Pontificale da me presieduto. Tutti sono invitati a questa solenne celebrazione diocesana.

Nelle Concattedrali la celebrazione giubilare sarà la domenica 29 dicembre 2024, alle ore 11 a Cortona, e alle ore 10,30 a Sansepolcro, presiedute dai rispettivi parroci.

Gli orientamenti per l’anno del Giubileo chiedono che ogni diocesi possa individuare le proprie Chiese giubilari dove poter fare esperienza della misericordia di Dio, in particolare con la possibilità di accedere a confessori, trovare luoghi raccolti per la preghiera personale, vivere la grazia della indulgenza. Essa non è un automatico perdono dato a chi compie alcune opere, ma è una esperienza spirituale straordinaria per aprirci alla grandezza della misericordia di Dio.

Alla luce di queste considerazioni sono state scelte le chiese giubilari nella diocesi, perché siano luoghi reali di pellegrinaggio e insieme anche segni che richiamino alcuni particolari esperienze bisognose di speranza.

Si è cercato di individuare un luogo in tutte le nostre zone pastorali, riconoscendo il carisma di alcuni santuari presenti nel nostro territorio, ponendo attenzione a qualche comunità più periferica, promuovendo due luoghi simbolici bisognosi del dono della speranza, uno segnato dalla esperienza della malattia e l’altro impegnato nel costruire fraternità e promuovere cammini di pace con i giovani. La scelta di queste chiese e soprattutto quelle che si presentano come simbolo di vicinanza a luoghi di fragilità vuole mettere in evidenza per tutti noi il senso più profondo del Giubileo che è quello di portare lo sguardo della Chiesa e provocare quello del mondo sui luoghi oggi bisognosi di un particolare annuncio e presenza di speranza.

Dispongo pertanto che le Chiese giubilari saranno:

la Cattedrale di Arezzo, il santuario in S. Maria delle Vertighe, il santuario di Santa Margherita da Cortona, il convento di Montecasale, il santuario della Verna, l’Eremo di Camaldoli, la chiesa di Castelnuovo Berardenga, la cappella dell’ospedale San Donato in Arezzo, la chiesa di Rondine.

Per queste chiese giubilari verranno predisposti dei sussidi che possano favorire la preghiera, la confessione, l’esperienza della misericordia.

Vorrei anche aggiungere un pensiero particolare al Carcere che pure è luogo di ferite e di fragilità e bisognoso di parole di speranza. Considerata la particolarità che lo caratterizza vivrò con spirito giubilare alcuni momenti di incontro in carcere, come le Messe prima del Natale e della Pasqua e la “lectio” che proporrò dal carcere il 19 marzo 2025.

Il tema del Giubileo ci invita a valorizzare anche la “Fraternità della Speranza” a Montegiovi, come luogo di riferimento e ricchezza per questo anno santo.

Il Giubileo è nato e viene ancora oggi proposto come pellegrinaggio a Roma, sulla tomba dell’apostolo Pietro, il passaggio della Porta santa e l’incontro con il successore di Pietro, il Papa.

Il programma giubilare predisposto dalla Santa Sede e disponibile sul sito del Vaticano offre tante occasioni e proposte di pellegrinaggio giubilare per tante categorie di persone e di situazioni.

Le parrocchie e anche ogni fedele potrà scegliere di partecipare a qualcuno di questi incontri.

Come diocesi parteciperemo ai pellegrinaggi che vengono di seguito indicati:

  • Giubileo dei ragazzi e degli adolescenti (fino ai 17 anni di età): 25-27 aprile 2025.
  • Giubileo dei giovani (17-30 anni): 27 luglio-3 agosto 2025.
  • Giubileo delle famiglie: 30 maggio – 1 giugno 2025.
  • Giubileo diocesano (insieme a tutte le diocesi toscane): 11 ottobre 2025.

I rispettivi uffici diocesani daranno adeguate informazioni su questi pellegrinaggi vissuti come diocesi.

L’opera più significativa del Giubileo sarà l’amore, un cuore convertito, la carità. Per questa ragione si proporrà di individuare una iniziativa o una realizzazione diocesana, improntata ad essere un segno di carità, che rimanga come memoria del Giubileo vissuto.

Ricordavo nella mia lettera pastorale “Strada facendo… andate e incontrate” come il Giubileo accompagna il cammino e il programma diocesano di questo anno che è un invito ad essere Chiesa che va ad incontrare. Le varie dimensioni richiamate in questa lettera per vivere il Giubileo 2025 si collocano come occasioni per vivere anzitutto l’incontro con Dio e con la sua misericordia e poi anche vogliono spingere a quella conversione che ci fa incontrare gli altri, tutti, con spirito di rinnovata fraternità.

Chiedo di sostenere con la preghiera in questo fine settimana la partecipazione di alcuni rappresentanti diocesani alla Prima Assemblea del cammino sinodale a Roma e auguro, benedicendovi, che ci accompagni lo Spirito di Dio che è l’autentica guida della Chiesa.

Arezzo, 15 novembre 2024

+ Andrea Migliavacca, Vescovo

 

Per approfondimenti visita la pagina del nostro sito: Giubileo 2025

2024-2025 Anno Giubilare

Lectio del Vescovo Andrea: “dall’incontro a strada di speranza”

E’ possibile rivedere tutte le lectio del Vescovo Andrea sul canale Youtube di TSD TV – la nostra Televisione diocesana

 

22 gennaio 2025 quarto appuntamento nella Parrocchia di Saione ad Arezzo

18 dicembre 2024 terzo appuntamento Casa di riposo per anziani S.Maria Maddalena in località Dreini, Gargonza, Monte San Savino

 

20 novembre 202 secondo appuntamento al Santuario del Bagno a Castiglion Fiorentino

Primo appuntamento a Rondine “Cittadella della Pace”

 

 

 

 

Ritessere fiducia – IV Giornata Nazionale di preghiera e sensibilizzazione per le vittime e i sopravvissuti agli abusi

Ricorre il 18 novembre 2024 la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. Ritessere fiducia” è il tema scelto per il 2024.

Al cuore di ogni relazione umana, personale o comunitaria, vi è un atto di fiducia. Affidarsi è anche il movimento che anima la fede di ogni uomo e donna credente” – scrive la Presidente del Servizio Nazionale tutela minori e adulti vulnerabili Chiara Griffini – “In ogni forma di abuso sappiamo esserci invece un tradimento e una rottura nella fiducia, che investe non solo vittima e abusante, ma tutto il contesto in cui ciò accade”. L’immagine scelta per il Manifesto di questa edizione è la riproduzione di una celebre opera di Alberto Burri “Sacco e oro” (1956): “Ritessere fiducia è tentare di ricucire lo strappo, magari ancora aperto e sanguinante, con il filo d’oro della prossimità e della cura” – spiega ancora la Presidente -, “come evocato dal dipinto “Sacco e oro” di A. Burri, cosi che possiamo anche noi rivestire “di abiti di lino finissimo” e porre “al collo un monile d’oro” (cfr Gen 41,42)”.

Il materiale di riflessione e di animazione per la preghiera da usare in parrocchia, che possono essere utilizzati anche domenica 17, sono scaricabili alla pagina:

https://tutelaminori.chiesacattolica.it/ritessere-fiducia-iv-giornata-nazionale-di-preghiera-per-le-vittime/

fonte: sito Ufficio Nazionale Servizio per la Tutela dei Minori

 


Sala di Giustizia nel Palazzo Vescovile - 12 novembre 2024

Comunicato stampa Mutanti – Presentato il Rapporto diocesano sulle povertà

La Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ha presentato il Rapporto diocesano sulle povertà

oltre 2100 le persone accolte nel 2023

Si intitola “Mutanti” il Rapporto 2024 sulle povertà elaborato dalla Caritas diocesana presentato il 12 novembre 2024 nel Palazzo Vescovile di Arezzo. Numeri che esprimono le situazioni di bisogno sul territorio, viste nel contesto demografico e socio-economico, cercano di individuare le cause di impoverimento e propongono azioni di contrasto alle povertà. Numeri dietro i quali ci sono storie complesse di sofferenza e fragilità ai quali gli operatori e volontari della Caritas cercano di fare fronte guardando alla persona nel suo complesso, cercando di innescare percorsi di uscita dallo stato di bisogno e autonomia, evitando di limitarsi all’erogazione di beni, servizi e men che meno, denaro. Un lavoro delicato che richiede grande professionalità e motivazione, guidato sempre dalla carità evangelica e che spesso si trova a fare i conti anche con inadeguatezze di alcuni servizi in capo a vari Enti e problematiche strutturali dove non sempre le istituzioni preposte riescono a essere efficaci.

“È importante che la comunità cristiana sia vigile, attenta e capace di osservare – dice il vescovo mons. Andrea Migliavacca, che, come in ogni diocesi, è anche presidente della Caritas diocesana –. Questo rapporto sulla povertà esprime l’attenzione della Chiesa verso la società nel cogliere e segnalare le situazioni di disagio, bisogno, emarginazione e povertà che ci attraversano. Si tratta di un servizio importante che riteniamo di fare anche alla comunità civile ed è come un segno, perché tutti possiamo diventare attenti a cogliere questi segnali di bisogno che chiedono attenzione”.

Nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro nel corso del 2023 sono state 2.105 le persone registrate presso i servizi della Caritas diocesana nei centri diocesani e nei 35 parrocchiali sparsi sul territorio, anche se sono stati 9.203 i contatti visivi e telefonici avuti nel corso dell’anno dal Front Office. Si conferma la forte presenza di persone italiane che con il 33% rappresentano la maggioranza relativa di coloro che si recano agli sportelli Caritas (36,7% nel Cda diocesano), seguite dalle nazionalità del Marocco (13,2%), Romania (9,8%), Albania (6,9%), Bangladesh e Nigeria (5,5%).

La distinzione per fasce d’età dei richiedenti aiuto è abbastanza omogenea, anche se ciascuna di esse rappresenta spaccati su cui riflettere: i giovani fragili, chi è in piena maturità che ha comunque bisogno di un supporto, gli anziani, spesso soli, che si ritrovano senza rete di protezione sociale.

Si conferma nuovamente una maggioranza di donne (55,4%) e lo stato civile lascia intendere che dietro le richieste di aiuto ci sono intere famiglie in difficoltà; infatti il 48,1% è coniugato, divorziato/separato il 15,7% e vedovo/a il 6,2%. Il 35,7% ha dichiarato di avere figli minori a carico, per un totale di 1.341 minori sostenuti indirettamente da Caritas. Ad essi si sommano ulteriori 606 figli maggiorenni ancora a carico delle famiglie, per un totale di 1.947 figli supportati tramite le rispettive famiglie. Il Progetto Sif (Sistema Inclusione Famiglie) attraverso il servizio “Latte e pannolini” attivo per 125 famiglie e 128 bambini, ha per esempio distribuito 1.273 confezioni di pannolini e 119 di latte in polvere; ha fornito sostegno al reddito a 82 famiglie attraverso 138 interventi per 16.752,50 euro e ha garantito sostegno alimentare per 98 persone/famiglie.

In merito alle condizioni abitative il 60,6% di coloro che si sono rivolti alla Caritas diocesana e ai centri parrocchiali vive in affitto e il 61,1% ha dichiarato di essere disoccupato/inoccupato. Fa riflettere che il 19,7% degli utenti ha bisogno di un sostegno nonostante sia occupato e il 7,6% pensionato.

Se guardiamo alle problematiche per le quali le persone hanno chiesto un aiuto, nel corso del 2023 sono state 3.142, con una media di 1,5 problematiche per ogni persona. Un elemento che lascia intendere la grande complessità nell’intervento di aiuto che coinvolge ambiti diversificati, competenze professionali ad ampio raggio da parte degli operatori, necessità di interfacciarsi con numerose e diverse istituzioni del territorio. Sono così suddivise: povertà/problemi economici con il 64,0%; problemi di occupazione/lavoro con il 10,7%; problematiche abitative con il 6,0%; problemi familiari 4,6%; bisogni in migrazione 3,5%; problemi di istruzione 2%; altre problematiche 1,4%; dipendenze 1%; handicap/disabilità 0,7%; detenzione e giustizia 0,5%.

Guardando ai servizi specifici l’ambulatorio medico ha effettuato 433 visite per 113 persone. L’8% di esse sono italiane e potrebbe usufruire dei servizi erogati dal sistema sanitario nazionale.

Sul fronte alimentare sono stati erogati 345 buoni spesa. Le mense hanno dato da mangiare a 140 persone registrate per un totale di 23.328 pasti erogati. Tuttavia, come per la maggioranza dei servizi erogati dalla Caritas, è ben più ampio il numero di persone che ne hanno usufruito, al di là della registrazione formale dell’intervento di aiuto. Nel corso del 2023 sono stati 18.474 kg i prodotti caldi o freschi ritirati presso la grande distribuzione che altrimenti sarebbero stati buttati andando a impattare nella gestione dei rifiuti e redistribuiti nella rete dei servizi Caritas; a questi si aggiungono 10.285 kg di alimenti a lunga conservazione raccolti dalle varie collette alimentari con circa 22.138 kg di alimenti caricati in magazzino nel corso dell’anno (i prodotti freschi/caldi non passano dal magazzino).

Sul fronte dell’accoglienza, la Casa San Vincenzo ha accolto 68 persone, 38 migranti e 30 persone del territorio. Casa Santa Luisa, dedicata a donne/famiglie, ha accolto 23 adulti e 11 minori. Il servizio di accoglienza invernale, che va ben oltre l’essere un semplice dormitorio, nel periodo di apertura dicembre 2023/aprile 2024 ha accolto 29 persone.

L’accoglienza di profughi ha visto 80 persone accolte di cui 44 nuovi inserimenti.

Ulteriori dati sono reperibili nel Rapporto diocesano sulle povertà 2024 scaricabile nel sito www.diocesi.arezzo.itwww.caritasarezzo.it.

 

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Luca Primavera, Ufficio Stampa

 


Giornata Mondiale dei Poveri Domenica 17 novembre 2024


Il Santo Padre ha indetto, per domenica 17 novembre 2024,  l’ ottava Giornata Mondiale dei Poveri.

La Giornata Mondiale dei Poveri è una delle iniziative nate dal Giubileo della Misericordia, affinché la Chiesa, attraverso le azioni tangibili delle comunità cristiane, diventi sempre più segno della carità di Cristo verso gli ultimi e i bisognosi. Questa Giornata si propone di incoraggiare innanzitutto i fedeli a opporsi alla cultura dello scarto e dello spreco, abbracciando invece la cultura dell’incontro.

Papa Francesco, che ha voluto quest’iniziativa, ha fin da subito chiarito il fine di questa iniziativa: «Desidero che le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata Mondiale dei Poveri, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto. In questa domenica, se nel nostro quartiere vivono dei poveri che cercano protezione e aiuto, avviciniamoci a loro: sarà un momento propizio per incontrare il Dio che cerchiamo. Secondo l’insegnamento delle Scritture accogliamoli come ospiti privilegiati alla nostra mensa; potranno essere dei maestri che ci aiutano a vivere la fede in maniera più coerente. Con la loro fiducia e disponibilità ad accettare aiuto, ci mostrano in modo sobrio, e spesso gioioso, quanto sia decisivo vivere dell’essenziale e abbandonarci alla provvidenza del Padre» e aggiunge «A fondamento delle tante iniziative concrete che si potranno realizzare in questa Giornata ci sia sempre la preghiera» .

Questa VIII Giornata Mondiale dei Poveri del prossimo 17 novembre, che ha come tema «La preghiera del povero sale fino a Dio» (cfr. Sir 21,5) e che ci prepara anche all’inizio del Giubileo, rappresenta per tutte le Caritas un’occasione straordinaria di animazione. Attraverso la pedagogia dei fatti, siamo chiamati a educare alla carità; ciò significa impegnarci personalmente e aiutarci reciprocamente, sia come singoli cristiani sia come comunità, a tradurre in azioni concrete il progetto di Dio.

GIORNATA MONDIALE DEI POVERI: MATERIALI E STRUMENTI

Fonte: sito Caritas Italiana


Celebrazione Eucaristica con l’istituzione e il rinnovo dei ministeri 14 Novembre 2024

Il percorso di formazione per i nuovi ministeri è terminato lo scorso mese, siamo in attesa di giovedì 14 novembre 2024

 

Ai Lettori, agli Accoliti e ai Ministri Straordinari della Comunione

Lettera del 11 novembre 2024

Alcune indicazioni per la Celebrazione di giovedì 14 novembre.

  • Il ritrovo per tutti i nuovi (Lettori, Accoliti e Ministri Straordinari della Comunione) è previsto alle ore 20.00 per le sistemazioni e per fare le prove del rito.
  • Vi ricordiamo che tutti i nuovi Lettori e Accoliti devono presentarsi con il camice bianco.
  • Per motivi organizzativi anche coloro che rinnovano devono arrivare dalle ore 20.30
  • Vi ricordiamo, per chi non l’avessero fatto, che è necessario compilare questo modulo: MODULO ISCRIZIONE 14.11.2024.

 Vi aspettiamo con gioia, un caro saluto.

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Lettera del 15 ottobre 2024

Carissimi,

siamo ormai prossimi al giorno dell’istituzione dei vostri ministeri!

Ricordiamo la puntualità e la presenza per la Celebrazione Eucaristica con l’istituzione e il rinnovo dei ministeri istituiti il giovedì 14 Novembre ore 21,15 in Cattedrale.

Il Rito prevede la chiamata per nome e la vostra risposta individuale, per questo vi chiediamo cortesemente in anticipo di farci sapere se qualcuno è impedito a partecipare, compilando il modulo 14 NOVEMBRE 24

Il rito liturgico richiede che tutti i candidati al lettorato e all’accolitato si presentino con il camice bianco che ciascuno provvederà a procurarsi.

Ci auguriamo una continua preparazione a questo passo importante, attraverso la preghiera, la vita spirituale, l’approfondimento personale e la vita di carità e di donazione nelle vostre comunità Parrocchiali e Religiose.

Siamo convinti che informerete e inviterete il vostro parroco ad essere presente.

Vi aspettiamo e vi portiamo con affetto nella nostra preghiera!

 

 

                                   Don Stefano Scarpelli                                                                                                                        Sr. Myriam Manca

                                  Delegato Vescovile per i ministeri e la partecipazione dei laici                                             Direttrice dell’Ufficio Liturgico

 

 

 

 

 

Festa Diocesana dei Cori Domenica 24 novembre 2024

Domenica 24 novembre 2024 Prima Festa Diocesana dei Cori. Iscrizioni entro il 12 novembre 2024

 

Ai Cori Parrocchiali della Diocesi, Cantori, musicisti, animatori musicali e a chi fa servizio di Canto e Musica nelle Parrocchie

 

Il Vescovo Andrea ha voluto istituire una nuova Commissione per la Musica Sacra per valorizzare il canto e la musica durante la Liturgia e soprattutto per coinvolgere tutti coloro che nelle Parrocchie svolgono questo importante servizio. Prima cosa, allora, grazie per tutto quello che fate!

Come Commissione abbiamo pensato di ritrovarci per una “Festa Diocesana dei Cori”: una occasione di incontro per condividere la bellezza del canto e della musica nella Liturgia e vivere un momento di formazione e di festa.

La data è Domenica 24 novembre 2024 ad Arezzo.  Ecco il programma della giornata:

14:30  ritrovo presso il Seminario
14:45  saluto del Vescovo Andrea
15:00  incontro di formazione tenuto da Suor Myriam Manca, Direttrice dell’Ufficio Liturgico e da me 
segue breve dibattito e condivisione di esperienze
16:30  prova dei canti
18:00  S. Messa in Cattedrale
20:00  Cena buffet in Seminario (è necessaria prenotazione, costo 10 €)

 

Per partecipare all’incontro è necessario compilare il modulo  Censimento e prenotazioni – clicca qui – entro martedì 12 novembre.

Questa sarà l’occasione per fare un primo censimento dei cori parrocchiali e quindi vi chiediamo di riempirlo anche se non parteciperete all’evento.

Una volta effettuata la prenotazione sarete contattati da un incaricato della Commissione Musica Sacra per tutti i dettagli.

Per qualsiasi necessità potete scrivere a musicasacra@diocesi.arezzo.it

Grazie, e in attesa di ritrovarci, Vi saluto con affetto.

 

Don Alessandro Bivignani

 Presidente della Commissione diocesana per la Musica Sacra