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Provvedimenti e nomine

Il 1° febbraio 2024 il vescovo diocesano Andrea Migliavacca nomina i nuovi membri del Consiglio per gli affari economici; le nomine saranno effettive a partire dal 1° marzo 2024. Si tratta di:

mons. Vittorio Gepponi
mons. Alessandro Conti
Francesco Veltroni
Massimo Cipriani
Tulio Marcelli
dom Sandro Rotili
don Daniele Leoni
Cristina Squarcialupi
Mariella Sancarlo

In data 26 gennaio 2024 il vescovo diocesano Andrea Migliavacca ha nominato mons. Giovanni Zanchi delegato vescovile per il diaconato permanente. La nomina è effettiva a partire dal 15 febbraio 2024.

L’intervento grazie a un contributo di ANCos in collaborazione con Confartigianato Imprese Arezzo e dell’azienda Graziella Holding

Inaugurato il restauro del portale meridionale e del portone ligneo della Cattedrale

È stato inaugurato il restauro del portale meridionale della Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, il più antico e simbolico del Duomo di Arezzo, che purtroppo a causa del materiale effimero (arenaria), della vetustà e degli agenti atmosferici, si stava irrimediabilmente sgretolando. L’intervento, iniziato a settembre 2023 e concluso a dicembre 2023, ha cercato di arrestare il processo di degrado e valorizzare quanto ancora si conservava ed è stato possibile grazie alla sensibilità dell’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive (ANCos) Aps in collaborazione con Confartigianato Imprese Arezzo. Il lavoro, autorizzato e seguito sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Siena Grosseto e Arezzo, è stato eseguito da restauratori qualificati per il lapideo e gli affreschi, si tratta di Sandro Ceccolini, Matteo Nardella e Luca Russi.

Nell’occasione è stato restaurato anche l’imponente e antico portone ligneo – riferibile al XVII secolo – dalla ditta Antica Maniera di Marco Santi, grazie al fondamentale contributo di Graziella Holding.

“L’antico e maestoso portale della nostra Cattedrale si stava irrimediabilmente sbriciolando – spiega Serena Nocentini, direttrice dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra – così come il pregevole portone ligneo era ormai inaridito. Ed è per questo che voglio ringraziare la particolare sensibilità di ANCos, Confartigianato Imprese Arezzo e di Graziella Holding, i quali contributi hanno permesso questi delicati e improcrastinabili interventi di restauro. Sul gruppo scultoreo in malta di cocciopesto – una tecnica particolare e di tali dimensioni unico esemplare in Italia – sono emerse tracce di policromia e di rifiniture in oro. Con ogni probabilità, in antico, le sculture dovevano apparire come preziose e raffinate opere di oreficeria, ornate di pietre e vetri colorati. Di particolare interesse il volto del beato Gregorio X Papa, morto ad Arezzo nel 1276 (grazie al suo lascito s’iniziò la costruzione della nuova Cattedrale intramoenia), le cui fattezze furono attentamente studiate e diligentemente modellate dall’anonimo scultore”.

“Abbiamo ricevuto la segnalazione della possibilità di intervenire da parte del comitato provinciale di Arezzo di ANCos guidato da Angiolo Galletti e abbiamo deciso di sostenere questo progetto convintamente – spiega Bernardetta Cannas della segreteria nazionale ANCos Aps -. Si rischiava di perdere irrimediabilmente un’importante parte della memoria storica di Arezzo, la storia del Duomo è la storia della città e ci pareva giusto intervenire. Una chiesa, per chi crede è legata a un bene superiore, per chi non crede rappresenta comunque un’opera d’arte che va mantenuta”.

“La scelta di sostenere il restauro – spiega Eleonora Gori in rappresentanza di Graziella Holding – ha trovato la piena approvazione di tutta la nostra holding, a partire proprio dal presidente onorario Graziella Buoncompagni che in passato, passando davanti al portone e notandone le condizioni, aveva già evidenziato la necessità di un intervento. La valorizzazione, la cura e la tutela del bello sono tra le finalità del nostro agire quotidiano e la Cattedrale è tra le massime espressioni del bello della nostra città, dunque siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto che donerà nuova luce alla fiancata meridionale del Duomo”.

“Con soddisfazione – afferma il vescovo Andrea Migliavacca – arriviamo a questa giornata con l’inaugurazione del portale e del portone del Duomo, memoria storica e segno di ricchezza artistica e anche di religiosità della nostra terra. È compito nostro quello di conservare, custodire e mostrare il bello che la storia religiosa e l’arte della nostra Cattedrale ancora oggi possono raccontare, con tanta gratitudine per tutti coloro che hanno reso possibile questo intervento”.

Il fianco sud della Cattedrale di Arezzo è caratterizzato dal maestoso portale in pietra arenaria impostato su un ampio arco a tutto sesto. Il vero portale, il più antico del Duomo aretino, voluto dal vescovo Guido Tarlati (1321-1327), fu realizzato tra il 1325 e il 1327 con probabili riferimenti stilistici e strutturali al portale maggiore del Palazzo dei Priori di Perugia e pertanto lo si attribuisce a maestranze umbre. Nei pilastri frontali sono scolpite, in bassorilievo le Allegorie dei Vizi (a sinistra) e delle Virtù (a destra). Iniziando dal pilastro di sinistra, dal basso, un Santo vescovo (forse Satiro, primo vescovo dell’antica diocesi aretina), l’Ingiustizia, l’Incostanza, l’Ira, la Stoltezza, la Disperazione, l’Invidia e l’Idolatria. Sul pilastro di destra, iniziando sempre dal basso, san Donato, la Giustizia, la Mansuetudine, la Fortezza, la Prudenza, la Speranza, la Carità e la Fede. Ciò che però attrae maggiormente lo sguardo è il gruppo di figure realizzate in stucco in malta di cocciopesto: a grandezza naturale due angeli che reggono il drappo alla figura centrale, la Madonna del latte. Maria, collocata all’apice del portale, fa riferimento alla sua verginità ma soprattutto alla sua maternità che sconfiggendo i vizi ed elevando le sue virtù, apre al Figlio di Dio il cammino nel mondo. Ancora oggi, il pellegrino che varca la porta della Cattedrale aretina potrà cogliere questo importante messaggio: solo con la virtù si conciliano i vizi, si ricompone l’anima e le si dà pace.

La Madonna è seduta in trono e affiancata a sinistra, dal vescovo patrono Donato, e a destra da papa Gregorio X. Nel timpano, sopra il gruppo scultoreo, nel 1648 l’aretino Salvi Castellucci dipinse ad affresco Dio Padre che crea il mondo.

Al via i primi due incontri del nuovo percorso formativo diocesano

Il 26 gennaio spazio alla “Laudate Deum”, il 31 gennaio approfondimento su come vivere da credenti il coming out dei figli

Nei prossimi giorni si svolgeranno i primi due momenti formativi diocesani, annunciati dal vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Andrea Migliavacca, nell’assemblea ecclesiale del 6 ottobre 2023 e rivolti all’intera comunità cristiana.

Si inizierà questo venerdì 26 gennaio, alle ore 10, presso il Seminario vescovile di Arezzo, con un incontro rivolto ai sacerdoti e ai diaconi della Diocesi, dedicato alla “Laudate Deum”, l’esortazione apostolica di papa Francesco pubblicata il 4 ottobre scorso, nella festa di san Francesco d’Assisi, con la quale il Pontefice è tornato a rivolgersi «a tutte le persone di buona volontà» sul tema della crisi climatica, a otto anni dalla pubblicazione della lettera enciclica “Laudato si’”, convinto che «l’impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie… e ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti». La riflessione sarà introdotta e guidata dal prof. Ciro Amato, direttore dell’Istituto sviluppo umano integrale (Isvumi).

Il secondo appuntamento formativo, destinato a tutti i fedeli, laici e consacrati, è in programma mercoledì 31 gennaio, alle 21, sempre presso il Seminario vescovile di Arezzo. In quell’occasione, la riflessione prenderà il via con la presentazione del libro “Genitori fortunati. Vivere da credenti il coming out dei figli” (Effatà Editrice, 2022), che raccoglie diverse testimonianze di madri e padri credenti con figli che hanno fatto “coming out”, offrendo numerosi contributi e approfondimenti per dare alcune risposte alle tante domande teologiche, bibliche, pastorali e psicologiche che emergono dopo la scoperta dell’omosessualità o della transessualità di una figlia o di un figlio in una famiglia o in una comunità cristiana.

Il tema viene affrontato attraverso il dialogo con don Gianluca Carrega, docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, e Alessandra Bialetti, pedagogista e consulente familiare, e con la testimonianza di Mara, Laura e Maria, “genitori fortunati”, come amano definirsi, che parleranno di come hanno vissuto la dichiarazione di orientamento sessuale dei propri figli.

L’incontro formativo – sviluppato insieme a tre ben note realtà associative di famiglie cristiane, scevre da posizioni ideologiche sul tema e che, a vario titolo, conoscono in profondità tutti i risvolti umani e pastorali legati alla scoperta dell’omosessualità o transessualità di una figlia o di un figlio, quali il Gruppo Kairos di Firenze, Rete 3 Volte Genitori e La Tenda di Gionata – è rivolto non soltanto ai genitori e alle famiglie cristiane, ma anche ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, agli operatori pastorali e, più in generale, alle comunità cristiane, che non di rado vivono con disorientamento e, talora, anche con dolore questa esperienza.

Del resto, già in occasione delle recenti assemblee generali del Sinodo dei Vescovi che si sono tenute a Roma negli anni scorsi, è stato ribadito che «ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare “ogni marchio di ingiusta discriminazione”», ed è risuonato forte l’invito perché si «riservi una specifica attenzione anche all’accompagnamento delle famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale» (Relazione finale della XIV assemblea generale del sinodo dei vescovi del 24 ottobre 2015 “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”).

Entrambe le iniziative formative si inseriscono nel Cammino sinodale che la Chiesa di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, in comunione con tutte le diocesi italiane, sta percorrendo in questi mesi.

Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Roberto Fornaciari

Nel pomeriggio di domani, sabato 27 gennaio, alle ore 16, in Cattedrale ad Arezzo, il vescovo di Tempio-Ampurias, monsignor Roberto Fornaciari, osb cam, presiederà una celebrazione eucaristica di ringraziamento per la propria ordinazione episcopale con la comunità diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.

Come si ricorderà, dom Roberto Fornaciari, prima di essere eletto vescovo della diocesi sarda nel luglio scorso, è stato per oltre vent’anni monaco a Camaldoli, dove negli ultimi anni ha ricoperto l’ufficio di vice Priore.

Dom Roberto, tuttavia, è stato una presenza significativa anche per la Chiesa diocesana, nell’ambito della quale ha svolto generosamente numerosi servizi pastorali e di insegnamento accademico, ricoprendo da ultimo l’incarico di vicario episcopale per la vita consacrata.

Il presule, originario di Reggio Emilia, ha scelto di ricevere l’ordinazione episcopale, lo scorso 16 settembre, ad Olbia, in Sardegna, nel territorio della diocesi che papa Francesco gli ha affidato: sin dall’estate, però, il vescovo monsignor Andrea Migliavacca lo ha invitato a programmare una celebrazione eucaristica di ringraziamento al Signore e di saluto ai fedeli aretini cortonesi e biturgensi, a conferma della comunione e dell’amicizia che lo legano alla nostra Chiesa locale.

La Messa sarà trasmessa in diretta su Tsd nel canale 85, visibile in tutta la Toscana e in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live.

Giornata della Vita Consacrata

In occasione della Giornata della Vita Consacrata, prevista per venerdì 2 febbraio 2024, il Vescovo rivolge il suo invito a tutti i Superiori e le Superiore delle Comunità Religiose e Società vita apostolica, agli Eremiti ed Eremite diocesani, ai membri degli Istituti secolari e alle Vergini consacrate.

chiAMATI da Te

Venerdì 26 gennaio, alle ore 19:30, la Pastorale vocazionale della Diocesi invita a un momento di preghiera e condivisione che si svolgerà presso la chiesa di San Giuseppe Artigiano in Arezzo.

Il vescovo in preghiera all’Angelus con i padri Giuseppe e Giovanni Serrotti

Questa mattina, intorno a mezzogiorno, il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Andrea Migliavacca, si è recato presso il santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena per una visita privata alla comunità religiosa domenicana.
Il Vescovo, che segue con attenzione, nel dialogo e nel rispetto dell’autonomia dell’Ordine domenicano, la vicenda del trasferimento dei padri Giuseppe e Giovanni Serrotti, ha voluto così esprimere un segno di presenza ai due fratelli, per confermare loro personalmente i sentimenti di stima e di gratitudine – suoi e dell’intera comunità cristiana aretina – per i lunghi decenni di generoso e fecondo apostolato che hanno svolto nella nostra comunità.
Sentimenti, del resto, testimoniati anche dai molteplici attestati di vicinanza e simpatia che giungono in questi giorni all’indirizzo dei due padri.
Il Vescovo ha desiderato concludere la sua visita con un momento di preghiera recitando l’Angelus con i padri Giuseppe e Giovanni Serrotti e con gli altri religiosi della comunità, all’interno del Santuario di Santa Maria del Sasso.