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Nomine e provvedimenti

Domenica 22 ottobre 2023 è stato annunciato che il vescovo monsignor Andrea Migliavacca ha nominato il rev.do don Eric Beranger Nsonde, sinora amministratore parrocchiale della parrocchia di San Giuseppe al Corsalone (Chiusi della Verna), parroco delle parrocchie dei Santi Michele e Lucia in Cesa, dei Santi Andrea e Stefano in Marciano della Chiana, e di San Bartolomeo Apostolo in Badicorte (Marciano della Chiana). In queste parrocchie, fra Alessandro Pretini ofm conv. continua il suo servizio di collaboratore pastorale. Don Eric inizierà il suo ministero pastorale nelle nuove comunità il prossimo venerdì 17 novembre 2023, con una celebrazione eucaristica alle ore 19.

Lutto in Diocesi


Sabato 21 ottobre, Don Benito Chiarabolli è stato chiamato alla Casa del Padre. Il funerale sarà celebrato domani, lunedì 23 ottobre, alle ore 11:00 presso la chiesa di Cristo a Camucia.
Lo ricordiamo e assicuriamo la nostra preghiera.

Si allargano povertà strutturale e malumore sociale

Rapporto diocesano sulle povertà, nel 2022 accolte più di 2.065 persone

Il vescovo Migliavacca: “La Caritas come una sentinella. Si ridesti in noi solidarietà, accoglienza, fraternità”

In occasione della Giornata Internazionale per lo sradicamento della povertà indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ricorre ogni anno il 17 ottobre, la Caritas diocesana presenta l’annuale Rapporto diocesano sulle povertà. “Inermi”, questo il titolo del report, ispirato alla sensazione manifestata dalle tante persone che si sono rivolte ai servizi promossi dalla Caritas diocesana e alle 42 Caritas parrocchiali sparse nel territorio.

La diciassettesima edizione del Rapporto (scaricabile dai siti www.caritasarezzo.it e www.diocesi.arezzo.it) è il frutto del lavoro silenzioso e poco conosciuto di tanti operatori e volontari che ha permesso di incontrare, nel corso del 2022, 2.065 persone/famiglie. Un numero che scaturisce da schede registrate, redatte a seguito di colloqui e ascolti personalizzati e che permette di fotografare la situazione a partire da dati “certi”, anche se non va dimenticato che molte persone, magari aiutate e sostenute concretamente, in virtù dello stile Caritas, per diversi motivi, non vengono conteggiate nell’analisi.

I dati fotografati nel Rapporto evidenziano come nel 2022 si è forse allargata una forma di povertà strutturale, frutto dei cambiamenti sociali in corso ormai da anni e molte famiglie e persone, che già vivevano poco al di sopra della linea della povertà, salvo repentini cambiamenti, saranno sempre più costrette a uscire dal sommerso per richiedere forme di aiuto e sostegno. Ad aggravare questo lento, ma costante processo, sono intervenuti i negativi effetti dell’inflazione e una crescente precarietà lavorativa. Fenomeni che hanno fatto registrare anche un crescente malumore sociale, con il rischio che sfoci in tensioni sociali.

“Un caloroso ringraziamento va ai tanti operatori e volontari che sono rimasti sempre operativi e che hanno lavorato per il bene comune, senza avere i riflettori addosso e che hanno permesso la realizzazione di questo dossier – dice il direttore della Caritas diocesana don Giuliano Francioli -. I dati registrati da Caritas nel 2022 risultano essere leggermente in calo rispetto al 2021. Siamo tuttavia convinti che la qualità della vita per molti nostri concittadini sia davvero peggiorata. Forse, la presa di coscienza che siamo tutti inermi rispetto a certe dinamiche complesse del nostro tempo, potrebbe diventare la base sulla quale progettare e costruire una nuova società, che non esclude nessuno e che difende i più fragili”.

Di seguito riportiamo una sintesi dei dati raccolti nel corso dell’anno. Le prime cinque nazionalità rilevate sono: Italia 35,2%, Marocco 12,4%, Romania 8,6%, Albania 6,6% e Nigeria 4,9%, a conferma di una costante presenza di persone italiane. La distinzione per fasce d’età evidenzia ancora una volta come persone relativamente giovani, solitamente meno vulnerabili, si rivolgano a Caritas: il 59% ha fino a 49 anni; la maggior parte sono donne (55,8%); celibe/nubile (30,8%) o divorziato/separato (16,9%); che vive in affitto (58,2%), edilizia popolare (8%), senza alloggio (5,1%), casa di accoglienza/dormitorio (4,1%). Il 34,5% delle persone accolte ha dichiarato di avere figli minori a carico, per un totale di 1.292 minori sostenuti indirettamente. Il 63,4% degli utenti ha dichiarato di essere disoccupato/inoccupato.

Le problematiche registrate nel corso del 2022 sono state 3.559, con una media di 1,7 problematiche per ogni registrazione. Esse sono così suddivise: povertà/problemi economici con il 54,5%; problemi di occupazione/lavoro con il 15,3%; problematiche abitative con il 6,3%; problemi familiari 5,2%; bisogni in migrazione 4,3%; problemi di istruzione 2,9%; dipendenze 1,8%; detenzione e giustizia 1,1%; handicap/disabilità 0,5%.

Tra i tanti servizi e attività svolte si segnala quella dell’ambulatorio medico che ha effettuato 260 visite per 91 persone di cui il 13,2% italiani. In merito al sostegno alimentare sono state registrate 167 persone nel corso del 2022 erogando 23.253 pasti (63,7 pasti al giorno in media) e 286 buoni spesa spendibili nei comuni supermercati. Nel corso del 2022 sono stati ritirate (evitando che finissero in discarica) e distribuite 16 tonnellate di prodotti caldi o freschi di qualità dalla Gdo a cui si aggiungono 9 tonnellate di alimenti a lunga conservazione dalle collette alimentari e circa 14,6 tonnellate di alimenti caricati in magazzino da altre fonti. Sono state accolte nella Casa San Vincenzo (prima accoglienza) 42 persone e in Casa Santa Luisa 12 adulti e 8 minori. Il dormitorio San Domenico ha offerto ospitalità a 63 persone. Infine si segnala l’accoglienza ai profughi che nel 2022 ha raggiunto le 63 persone accolte di cui 44 nuovi inserimenti.

“Il Rapporto richiama un’immagine biblica dove risuona la domanda ‘Sentinella, quanto resta della notte?’ (Is. 21,11) – dice il vescovo Andrea Migliavacca -. Penso che la Caritas diocesana rivesta nel nostro territorio questo compito, quello di essere sentinella. Essa compie il proprio ruolo anzitutto vegliando per vedere la notte, per cogliere gli spazi bui, le povertà, le esigenze, le criticità del territorio, i bisogni, ma insieme è sentinella che sa anche intravedere l’alba che rischiara la notte perché attivamente la Caritas promuove percorsi di positività, di solidarietà e di responsabilità verso le povertà e le varie ferite della società. ‘Sentinella, quanto resta della notte?’ è domanda che interpella allora gli attori vitali della nostra società: la famiglia anzitutto, da scoprire come risorsa positiva e non come anello debole della società; i giovani capaci di vedere per primi le luci dell’alba che rischiara la notte e che dobbiamo sensibilizzare riguardo alle ferite della società o dai quali forse dobbiamo lasciarci scomodare; gli inermi, quelli che apparentemente sono in silenzio, magari invisibili, eppure capaci di gridare a tutti l’urgenza e la straordinarietà dell’amore; le nostre parrocchie perché aprano le porte dell’amicizia e di una fede che sa incontrare l’umano e testimoniare l’amore. ‘Sentinella quanto resta della notte?’: la domanda ridesti tutti noi a cammini di solidarietà, di accoglienza, di fraternità”.


Crisi Fimer, la vicinanza del Vescovo a famiglie e lavoratori

“La nuova fase non comprometta la piena ripresa dell’attività dell’azienda”

Il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Andrea Migliavacca, a margine delle celebrazioni che lo hanno visto presente, in questo fine settimana, in Valdarno per il conferimento della cresima in alcune parrocchie e per l’insediamento del nuovo parroco di Santa Teresa d’Avila in San Giovanni Valdarno, ha voluto indirizzare un messaggio di saluto e di vicinanza ai lavoratori della Fimer di Terranuova Bracciolini, ai quali aveva portato la sua personale solidarietà e quella dell’intera comunità cristiana aretina lo scorso 8 giugno 2023, all’apice di un momento molto delicato per l’impresa, nel corso di una visita presso lo stabilimento valdarnese.

“In questi mesi ho seguito gli sviluppi della vicenda e avevo sinceramente sperato che le nubi si fossero finalmente diradate – ha affermato il Vescovo – ora, però, capisco che siamo di nuovo a uno snodo delicato e decisivo di questa lunga crisi, segnato dalla dichiarazione di insolvenza e dalla nomina dei commissari giudiziali”.

“Per questa ragione – ha proseguito monsignor Migliavacca – desidero esprimere, ancora una volta, la mia vicinanza ai lavoratori della Fimer, a tutti coloro che operano nell’indotto di quell’impresa e a tutte le loro famiglie. So che sono in atto in questi giorni alcune iniziative, promosse da parte delle istituzioni e delle forze sociali, perché la nuova pagina che si è aperta non comprometta l’iter di rilancio dell’impresa che si era avviato, ma sia anzi l’occasione per indirizzare finalmente a soluzione questa difficile crisi. Spero, di cuore, che esse trovino ascolto e disponibilità: tutti noi siamo consapevoli che il lavoro è un diritto fondamentale e un bene per ogni persona, perché consente di accrescere ed esprimere la propria dignità umana, di formare e mantenere una famiglia, di contribuire al bene comune”.

“Il mio augurio e la mia preghiera, che sono l’augurio e la preghiera dell’intera comunità cristiana – ha concluso il Vescovo – è che le vicende che sono in atto possano portare a una piena ripresa dell’attività dell’azienda, alla sicurezza dell’impiego per i lavoratori e, di conseguenza, a un futuro di certezze e serenità per le loro famiglie”.

Lutto in Diocesi

Questa mattina il caro Don Daniele Arezzini è stato chiamato alla casa del padre.

Il funerale sarà celebrato domani sabato 14 ottobre alle ore 15:00 nella Pieve di S.Eugenia al Bagnoro.

Ai presbiteri si ricorda per la Celebrazione di portare camice e stola viola.

I Vicari Zonali e i Vicari Foranei sono pregati di comunicare la notizia ai confratelli.

La diocesi aderisce alla giornata di digiuno e preghiera per la pace indetta dai vescovi cattolici della Terra Santa e dalla Chiesa italiana per martedì 17 ottobre

La giornata di digiuno e preghiera per la pace

Previsto un momento diocesano in Cattedrale alle 19.15 con il Rosario davanti alla Madonna del Conforto

L’assemblea degli Ordinari cattolici della Terra Santa, l’organismo che raccoglie tutti i capi delle numerose Chiese cattoliche di diverso rito presenti in quei luoghi, con una lettera diffusa in questi giorni e firmata dal suo presidente, il neo cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, nell’esprimere “il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo”, ha indetto per il prossimo martedì 17 ottobre 2023 un giorno di digiuno, di astinenza e di preghiera.

“Siamo stati catapultati in un mare di violenza inaudita – si legge nel documento degli Ordinari cattolici di Israele e Palestina –. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte”.

“Per questo – prosegue la lettera – sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Padre. Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo, rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido”.

I vescovi della Terra Santa invitano ad accompagnare il digiuno e l’astinenza con “momenti di preghiera con adorazione eucaristica e con il Rosario alla Vergine Santissima” da vivere nelle parrocchie, nelle comunità religiose e nelle famiglie.

A questa corale invocazione di pace, di giustizia e di riconciliazione si associa tutta la Chiesa italiana, che ha indetto nella stessa data una giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione, e ha suggerito una particolare intenzione di preghiera da adottare nelle celebrazioni eucaristiche di domenica 15 e martedì 17 ottobre: “Padre misericordioso e forte: ‘Tu non sei un Dio di disordine, ma di pace’. Spegni nella Terra Santa l’odio, la violenza e la guerra, perché rifioriscano l’amore, la concordia e la pace. Preghiamo”.

La giornata di preghiera, digiuno e astinenza sarà osservata pure nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, che così intende anche rinsaldare il suo speciale legame di comunione con la Chiesa di Gerusalemme, sancito nel gemellaggio siglato il 25 settembre 2010 nella cornice istituzionale della Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo.

Di fronte alla drammaticità degli eventi e alla brutalità del terrorismo, degli attacchi e delle guerra – dichiara il vescovo Andrea Migliavacca nella sua comunicazione alla diocesi – la Chiesa di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, legata da stretti vincoli di amicizia e di comunione alla Chiesa di Gerusalemme, si unisce ai cristiani di Terra Santa per implorare da Dio il dono della pace”.

Il Vescovo ha invitato tutti i sacerdoti e le relative comunità a pregare per la pace secondo l’intenzione suggerita dalla Conferenza episcopale italiana in tutte le celebrazioni eucaristiche di domenica 15 e martedì 17 ottobre.

Nella diocesi, la giornata di digiuno, preghiera e astinenza di martedì 17 ottobre vedrà il suo momento centrale nella Cattedrale di Arezzo, dove alle ore 19.15 il Vescovo guiderà la preghiera del Rosario davanti alla venerata immagine della Madonna del Conforto.

“Ancora una volta – ha dichiarato monsignor Migliavacca – di fronte al dramma della violenza, dell’odio, della guerra, invito tutti i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose e tutti i fedeli della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro a sostare in preghiera nella nostra Cattedrale per affidare all’intercessione della Madonna l’invocazione del dono della pace”.

Il momento di preghiera in Cattedrale sarà trasmesso in diretta in tutta la Toscana dall’emittente diocesana Telesandomenico (canale 85 del digitale terreste e in streaming su www.tsdtv.it).

2023-2024

Le Lectio del Vescovo Andrea “Il silenzio: una presenza da ascoltare”

“Il silenzio: una presenza da ascoltare” questo il tema che ci accompagnerà in questo anno con le lectio del Vescovo .

Alle ore 19:00 ogni Lectio sarà trasmessa in diretta TSD TV e in presenza nei luoghi indicati nel volantino.

Le repliche saranno trasmesse sulle frequenze di Radio Incontri in blu (88.4 e 92.8) il sabato successivo alle ore 15.00 e saranno disponibili sul sito www.tsdtv.it e sul canale YouTube di TSD Tv.

 

 

 

 

 

L’incontro si è svolto in Cattedrale, Seminario e San Domenico ed è stato dedicato al tema della vita spirituale.

Circa 600 persone alla prima assemblea pastorale con il vescovo Andrea Migliavacca

Dopo una celebrazione comunitaria e i laboratori in piccoli gruppi, sono state indicate alcune nuove responsabilità in diocesi.

Più di 600 persone hanno partecipato alla prima assemblea pastorale che si è svolta in diocesi a dieci mesi dall’ingresso del vescovo Andrea Migliavacca. Un momento di incontro aperto a tutti, a cui hanno preso parte presbiteri, religiosi, religiose, diaconi, membri dei consigli parrocchiali, catechisti, coristi, quanti svolgono ministeri nelle comunità, rappresentanti dell’associazionismo, giovani che, da ogni zona del vasto territorio di Arezzo-Cortona-Sansepolcro hanno risposto “Eccomi!” all’invito del Vescovo.

Il convegno era occasione per riflettere sul tema della preghiera e della vita spirituale come dimensione prima e fondamentale di ogni programma pastorale ed ha offerto l’opportunità di vivere un momento comune di preghiera per il Sinodo che si sta celebrando a Roma.

Dopo un primo momento celebrativo presieduto dal Vescovo in Cattedrale (trasmesso anche in diretta su Tsd e ora disponibile nel suo canale YouTube: link alla celebrazione iniziale, link alla meditazione conclusiva e annuncio delle nomine) i partecipanti si sono spostati in Seminario per consumare un veloce pasto, seguito dal confronto in piccoli gruppi sui temi proposti. Le riflessioni e gli spunti dei gruppi sono poi state condivise in un momento conclusivo comune nella basilica di San Domenico, terminato con l’intervento di sintesi del vescovo Andrea Migliavacca, cui è seguita la comunicazione di alcune nuove responsabilità in diocesi che di seguito elenchiamo:

  • Delegato vescovile per i cammini formativi: don Enrico Gilardoni
  • Delegato vescovile per la pastorale: don Adalberto Tarasiuk
  • Delegato vescovile per l’economia e l’amministrazione: don Vittorio Gepponi
  • Delegato vescovile per la Chiesa nel territorio: don Aimé Alimagnidokpo
  • Delegato vescovile per i ministeri e il laicato: don Stefano Scarpelli
  • Moderator Curiae: suor Annalisa Bini
  • Direttore Caritas: don Fabrizio Vantini (dall’Avvento)
  • Vicario Generale: don Alessandro Conti

I nuovi incarichi, salvo quello di direttore della Caritas diocesana, avranno inizio da lunedì 6 novembre e tutti i sacerdoti continueranno a mantenere il loro incarico in parrocchia.

A queste nomine si aggiunge anche la conferma di Mauro Conticini come presidente dell’Istituto diocesano di sostentamento del clero (Idsc), già resa nota nei giorni precedenti.

“Sono molto contento della bella esperienza di Chiesa in cammino che abbiamo vissuto nella serata di ieri, ringrazio di cuore ciascuna delle tantissime persone che hanno voluto partecipare. Si è trattato di un ripartire insieme in ascolto dello Spirito Santo” dice il vescovo Andrea Migliavacca. E in merito alle nomine annunciate a chiusura della grande assemblea diocesana spiega: “Vorrei che queste nuove responsabilità venissero intese con lo sguardo di un cammino che parte, dove si presentano alcune scelte a cui andando avanti se ne aggiungeranno altre. Non si tratta di posti da occupare, ma di servizi da condividere. La logica seguita non è quella di sostituire persone nei singoli posti, ma di creare una comunità di cammino, un gruppo di persone che devono giocare in squadra con il vescovo, ciascuno con la propria responsabilità, in una condivisione da far crescere e costruire. Inoltre, questi ambiti verranno via via arricchiti con ulteriori collaboratori che mettano in gioco la partecipazione dei laici. Si è voluto dare particolare cura ai cammini formativi per pensare ciò che ci serve per crescere nella vita spirituale. Si cercherà di costruire insieme un progetto e un percorso pastorale per tutto l’anno, accogliendo e coordinando le proposte che vengono dalle singole parrocchie e dalle associazioni. Vorremmo poi avere uno sguardo di cornice più ampio nell’amministrazione dell’economia crescendo nell’attenzione pastorale, nel dialogo con i sacerdoti e la vita delle comunità, d’intesa con l’economo, che è confermato nel suo incarico. Stiamo già approfondendo il ruolo delle parrocchie nel territorio, che è molto ampio e variegato e ci è parso opportuno avere qualcuno che avesse la regia di questo lavoro di ripensamento della vita pastorale nelle Zone. Un lavoro che ha necessità di persone che partecipino alla vita della Chiesa, ciascuno con la propria specificità e ministero, che devono essere promossi e accompagnati adeguatamente. Abbiamo pensato che il genio femminile potesse essere prezioso per la vita della Curia, crescere nell’armonia e forse andare verso un ripensamento delle strutture. Anche in Caritas si è sentita la necessità di un rinnovamento. Nel grazie grande di chi lascia, don Giuliano Francioli e don Alessandro Nelli, ho chiesto a don Fabrizio Vantini di proseguire questo percorso così centrale nella vita della Chiesa. A lui va il mio grazie per il servizio generoso, schietto, disponibile e di amicizia che ha vissuto con me come vicario generale. Da parte mia c’è piena gratitudine, fiducia e l’augurio per la nuova responsabilità. Infine, questa nuova equipe di lavoro e servizio, che vede in ciascun membro compiti complessi e specifici, il ruolo del vicario generale è quello di coordinarli nel loro complesso cercando di favorire la costituzione di un vero gruppo di cammino che opera in spirito di sinodalità”.

Convegno Catechistico Diocesano e Mandato ai catechisti

Carissimi catechisti e catechiste della nostra Chiesa,

all’inizio di un nuovo Anno Pastorale, sentiamo particolarmente significative queste parole dell’evangelista Giovanni, che sono state scelte come riferimento biblico del Convegno catechistico diocesano 2023.

Rimanete nel mio amore. Nell’amore si entra e si dimora. Rimanete, non andatevene, non fuggite dall’amore. Spesso all’amore resistiamo, ci difendiamo. Per Gesù non è così: Lui conosce una “sua gioia” (Gv 15,11) che è quella di essere rimasto unito al Padre in un’unica volontà. E vuole che questa sua gioia sia anche dei suoi discepoli, lì dove loro imparano ad essere gli uni per gli altri quella dimora buona capace di accogliersi nelle proprie diversità e fatiche, capaci di perdonarsi; capaci di vivere quel
“rimanere gli uni negli altri”, ovvero una relazione per cui l’altro mi appartiene, mi sta a cuore, me ne prendo cura, sullo stile di Gesù.

Con questa consapevolezza ci accingiamo a vivere insieme, domenica 8 ottobre, a partire dalle 9:45, presso il Seminario vescovile di Arezzo, il Convegno Catechistico Diocesano, che culminerà nella celebrazione eucaristica alle 18:00, nel corso della quale il Vescovo Andrea conferirà il Mandato ai catechisti. Sarà con noi Don Francesco Vanotti, direttore UCD Como ed esperto di narrazione e di pastorale degli adolescenti.

Con lui scopriremo come la narrazione, a partire da Gesù, sia la dimensione fondamentale che lega l’annuncio alla vita.

Saremmo lieti che tutti poteste fermarvi per un semplice pranzo (la Diocesi offre pasta – bianca o rossa – l’Ufficio Catechistico qualche dolcetto). Vi preghiamo di segnalare eventuali intolleranze.

È un momento di semplice ed autentica comunione ecclesiale, nel corso del quale vivremo un tempo di formazione, ci incontreremo con proposte interessanti per la nostra catechesi e, nella liturgia, renderemo grazie al Signore per quell’amore potente che sostiene la nostra vita ed il nostro annuncio e che il Pastore di questa Chiesa ci invia a portare, animati dallo Spirito e sostenuti dalla preghiera delle nostre comunità.

Nell’attesa di incontrarvi tutti, vi preghiamo di comunicare la vostra prenotazione attraverso il seguente link:

https://bitly.ws/ViU4

Un abbraccio fraterno.

Silvia Mancini  e la Consulta
del Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi