Category Archives: Notizie

Provvedimenti e nomine

In data 29 aprile 2024 il vescovo diocesano mons. Andrea Migliavacca ha nominato i membri della Giunta direttiva e del Consiglio della Caritas diocesana.


Giunta direttiva della Caritas diocesana
Direttore Mons. Fabrizio Vantini
Dom Sandro Rotili, OSB Cam
Mons. Giuliano Francioli
Diac. Umberto Valiani
Don Samuele Antonello
Alessandro Buti
Manuela Esposito
Gabriele Chianucci
Andrea Dalla Verde
Luca Piervenanzi
Debora Sacchetti
Franco Dragoni
Gabriella Rossi

Consiglio della Caritas diocesana
Direttore Mons. Fabrizio Vantini
Dom Sandro Rotili, OSB Cam
Mons. Giuliano Francioli
Diac. Umberto Valiani
Don Samuele Antonello
Alessandro Buti
Manuela Esposito
Gabriele Chianucci
Andrea Dalla Verde
Luca Piervenanzi
Debora Sacchetti
Franco Dragoni
Gabriella Rossi
Laura Sassoli
Emma Gorini
Suor Paola Barbabella, della Fraternità Francescana di Betania
Teresa Pontoriero
Morena Rosadoni
Claudia Donati
Valerio Scali
Gian Michele Malentacchi

Mons. Alessandro Conti
Can. Aldo Manzetti
Can. Andrzej Zalewski
Don Gualtiero Mazzeschi
Don Armel Garcia Mouhingou Mankessi
Don Arkadiusz Siergiejuk
Diac. Massimo Cipriani

Suor Lucia Paccini delle Figlie di Santa Elisabetta

 

Pellegrinaggio diocesano a La Verna

Sabato 8 giugno p.v., in occasione dell’Ottocentenario delle Stimmate di san Francesco, la Diocesi propone un pellegrinaggio diocesano a La Verna.

 

Incidente sul lavoro a Montepulciano, il Vescovo Andrea Migliavacca: “Cordoglio e preghiera per Manuel e vicinanza alla famiglia e a tutti i suoi cari”

La tragica morte di Manuel Cavanna, il giovane cortonese che ieri, a Montepulciano, ha perso la vita in seguito a un grave incidente sul lavoro, ha destato dolore e sgomento anche nella comunità cristiana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
Il vescovo monsignor Andrea Migliavacca, appresa la notizia, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Desidero esprimere, anzitutto, il mio cordoglio e la mia preghiera per Manuel, il giovanissimo meccanico che ieri è morto mentre stava lavorando. Vorrei manifestare i miei sentimenti di vicinanza alla sua famiglia e a tutti i suoi cari. Ancora una volta ci troviamo, attoniti, a piangere la morte di un giovane lavoratore, a causa di un incidente; sono notizie che ci raggiungono troppo spesso: dobbiamo riflettere su quello che è accaduto per promuovere e per impegnarci, tutti, a favorire e sviluppare maggiore attenzione per la sicurezza nel mondo del lavoro».
A questo proposito, il Vescovo ricorda che il tema della sicurezza sul luogo di lavoro è da tempo al centro anche della riflessione del mondo cattolico: «In più di un’occasione, papa Francesco ha indicato come prioritaria la considerazione della responsabilità verso i lavoratori»; il riferimento di monsignor Migliavacca è, in particolare, a un intervento del Papa tenuto nel settembre scorso, in occasione di un incontro con l’Associazione mutilati e invalidi del lavoro.

18 aprile 2024

Mons. Gherardo Gambelli è il nuovo Arcivescovo Metropolita di Firenze. Il Vescovo Andrea Migliavacca: “Fraterni auguri a mons. Gambelli e gratitudine al cardinale Betori”

È stato annunciato oggi, a mezzogiorno, che papa Francesco, accettando la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Firenze, presentata dal cardinale Giuseppe Betori, ha eletto nuovo arcivescovo metropolita il reverendo don Gherardo Gambelli, finora Parroco dellaMadonna della Tosse, nella stessa arcidiocesi di Firenze.

Il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Andrea Migliavacca, ha espresso all’arcivescovo eletto, don Gambelli, le felicitazioni sue e della Chiesa diocesana per la nomina del Santo Padre: Desidero rivolgere all’arcivescovo eletto i miei fraterni auguri, assicurandogli fin d’ora la vicinanza e la preghiera mie e della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro; la nostra Chiesa diocesana, che è legata da vincoli di comunione ecclesiale con la Chiesa metropolitana fiorentina, di cui è suffraganea, gioisce insieme con l’arcidiocesi di Firenze, per la nomina del nuovo Pastore”.

Il vescovo Andrea ha voluto rivolgere anche un pensiero grato e affettuoso al cardinale Giuseppe Betori, che ha retto dal 2008 l’arcidiocesi di Firenze per il generoso e importante contributo che ha offerto in questi lunghi anni sia come nostro metropolita, sia come presidente della Conferenza episcopale toscana: “In numerose occasioni il cardinale Betori è stato presente anche in mezzo a noi, nella nostra Diocesi, e ha accompagnato momenti importanti per la nostra comunità;molti lo ricordano, in particolare, accanto al Santo Padre Benedetto XVI, il 13 maggio 2012, in occasione della visita pastorale ad Arezzo e a Sansepolcro”. Il Vescovo Andrea è legato da particolari vincoli di amicizia con il cardinale Betori sin dal suo arrivo in Toscana nel 2015: “Sono grato al cardinale Betori per i segni di accoglienza che mi ha riservato quando dalla Lombardia sono arrivato in Toscana come Vescovo di San Miniato”.

Il vescovo Andrea ha voluto rivolgere anche un pensiero grato e affettuoso al cardinale Giuseppe Betori, che ha retto dal 2008 l’arcidiocesi di Firenze per il generoso e importante contributo che ha offerto in questi lunghi anni sia come nostro metropolita, sia come presidente della Conferenza episcopale toscana: “In numerose occasioni il cardinale Betori è stato presente anche in mezzo a noi, nella nostra Diocesi, e ha accompagnato momenti importanti per la nostra comunità; molti lo ricordano, in particolare, accanto al Santo Padre Benedetto XVI, il 13 maggio 2012, in occasione della visita pastorale ad Arezzo e a Sansepolcro”. Il Vescovo Andrea è legato da particolari vincoli di amicizia con il cardinale Betori sin dal suo arrivo in Toscana nel 2015: “Sono grato al cardinale Betori per i segni di accoglienza che mi ha riservato quando dalla Lombardia sono arrivato in Toscana come Vescovo di San Miniato”.

la peregrinatio dal 17 al 19 aprile fa tappa in Cattedrale

Ad Arezzo la reliquia del beato Livatino, giudice ucciso dalla mafia

Tanti gli eventi in programma tra mostre, concerti, incontri per le scuole e convegni con prestigiosi ospiti tra cui don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana

“Sub tutela Dei. Sotto la protezione di Dio”. È questo il titolo della mostra sul giudice Rosario Angelo Livatino, assassinato dalla mafia nel 1990 e proclamato beato nel 2021, che è possibile visitare fino al 23 aprile ad Arezzo nel Loggiato di San Donato. La mostra, presentata per la prima volta al Meeting di Rimini, nasce per far conoscere la figura attualissima del beato Livatino, ed è articolata su pannelli con foto e documenti in cui vengono rappresentati i vari momenti della vita del giovane magistrato, incluso il giorno dell’agguato e della sua uccisione. Il taglio del nastro dell’esposizione, realizzata in collaborazione tra Diocesi, Acli della provincia di Arezzo e Comunione e Liberazione di Arezzo, è stato effettuato dal vescovo Andrea Migliavacca.

“La peregrinatio delle reliquie del beato Livatino nella nostra diocesi – spiega il vescovo Andrea Migliavacca – è occasione per richiamarci sui temi della giustizia, dell’equità, della ricerca del bene comune e della testimonianza del Vangelo anche nella cosa pubblica. È un’importante testimonianza che vogliamo raccogliere soprattutto per i giovani e pensando a un mondo migliore”.

L’inaugurazione della mostra (modalità di accesso e orari nel volantino allegato) precede e accompagna la peregrinatio della reliquia del beato Rosario Angelo Livatino che verrà accolta dal 17 al 19 aprile nella Cattedrale di Arezzo. Il pensiero del giovane magistrato infatti oggi raggiunge scuole, parrocchie, enti grazie anche alla peregrinatio di una reliquia. La camicia che Livatino indossava il giorno del suo assassinio, consunta dal sangue del martirio, che per 32 anni è stata un reperto processuale conservato negli armadi blindati del Tribunale di Caltanissetta, chiesta in affidamento dalla Curia di Agrigento e conservata in una teca d’argento e che dal 19 settembre 2021 viaggia per l’Italia.

“Questa iniziativa è stata voluta per avvicinare la cittadinanza, specialmente i giovani, a una figura positiva del nostro tempo – dice il prof. Luca Vanni, direttore dell’Ufficio Scuola della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro -. Non è giusto chiamarlo eroe, ma una persona giusta, non solo perché amministrava la giustizia, ma perché lo faceva con equità, mosso da un grande senso civico. Una grande figura quindi dal punto di vista civile e della storia della Repubblica Italiana, ma anche dal punto di vista della fede. Diceva che il giudice giusto non può valutare solo l’errore, ma deve farsi guidare anche dal non svalutare mai la persona che si ha di fronte. Per evitare questo diceva che la fede gli era stata di grande aiuto. Per questo andava tutte le mattine alla Messa nella parrocchia vicina al tribunale. Lo faceva in incognito, senza dire chi fosse. lo stesso parroco scoprirà solo dopo la morte che si trattava del giudice Livatino”.

Il pellegrinaggio della reliquia in terra aretina prevede vari momenti liturgici e culturali (programma dettagliato in allegato). In particolare si segnalano il convegno di giovedì 18 aprile alle 10 nel Palazzo Vescovile dedicato al tema “La giustizia riparativa” che vede intervenire, dopo i saluti del vescovo Andrea Migliavacca e mons. Giuseppe Cumbo, Vicario Generale di Agrigento, Sebastiano Mignemi, presidente della Corte d’Assise di Catania, Linda Gambassi, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Pistoia, Maria Grazia Giampiccolo, Direttrice della Casa di reclusione a San Gimignano; il convegno è moderato da mons. Alessandro Conti, Vicario Generale della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Alle 16, in Seminario si svolgerà il convegno pensato soprattutto per gli insegnanti di religione dal titolo “Giustizia riparativa, ascolto….accoglienza” con interventi di don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, Marco Pappalardo, autore del libro “Non chiamatelo ragazzino”, Virginia Drago, studentessa di giurisprudenza e il canonico don Andrzej Zalewski, Rettore del Seminario di Arezzo; modera l’incontro Luca Vanni, direttore dell’Ufficio Scuola diocesano. Un terzo convegno si svolge venerdì 19 aprile alle 10 in Cattedrale ed è intitolato “Chiesa cristiana e contrasto alle mafie” con interventi di mons. Giuseppe Cumbo, Vicario Generale di Agrigento e don Andrea Bigalli, Referente regionale Libera Toscana.

 

 

 

Biografia Livatino (fonte: Arcidiocesi di Agrigento)

Nato a Canicattì (AG) il 3 ottobre 1952 e compiuti gli studi di giurisprudenza nell’Università di Palermo (1975), ha prestato inizialmente servizio come vicedirettore presso l’Ufficio del Registro di Agrigento (1977-1978). Entrato in magistratura presso il Tribunale di Caltanissetta (1978), ha ricoperto la carica di sostituto procuratore presso il Tribunale di Agrigento (1979-1989) e successivamente quella di giudice a latere.

Nell’esercizio della professione, come nella vita personale, ha incarnato la beatitudine di «quelli che
hanno fame e sete della giustizia»
 e che per essa «sono perseguitati» (Mt 5,6.10), mettendo pienamente a frutto il dettato conciliare sull’apostolato dei laici, sulla scorta dell’esperienza maturata in seno all’Azione Cattolica.
La preghiera costante e la quotidiana partecipazione al mistero eucaristico, insieme alla solida educazione cristiana ricevuta in famiglia e corroborata dalla meditazione assidua della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa, hanno fatto di lui un autentico profeta della giustizia e un credibile testimone della fede, in un momento storico e in un contesto sociale tristemente segnati da una mentalità antievangelica e, sotto diversi aspetti, disumana e disumanizzante.

Con una coscienza profondamente libera dall’asservimento alle logiche umane e dai compromessi con i poteri forti di turno, caratterizzata da un’altissima levatura morale e da uno spiccato senso del dovere, si è consacrato “sub tutela Dei” a restituire dignità a un territorio ferito e offeso dalla mentalità e dalla prassi mafiose, annunciando il Vangelo attraverso la lotta all’ingiustizia, il contrasto della corruzione e la promozione del bene della persona e della comunità.
A pochi giorni dal suo trentottesimo compleanno, ha infine sigillato il suo prezioso ministero con il martirio, avvenuto il 21 settembre 1990 per mano di locali cosche mafiose, mentre si recava a svolgere il suo lavoro in tribunale.
Raccogliendo le molteplici attestazioni di santità a suo carico, il 19 luglio 2011 la Chiesa Agrigentina ha avviato il processo diocesano di beatificazione, che si è aperto ufficialmente il 21 settembre dello stesso anno nella chiesa di San Domenico in Canicattì e si è concluso il 6 settembre 2018. Dopo la solenne celebrazione di chiusura, che ha avuto luogo il successivo 3 ottobre nella Chiesa di Sant’Alfonso in Agrigento, gli atti del processo, integrati da un’inchiesta suppletiva, sono stati trasmessi alla Congregazione delle Cause dei Santi per i successivi adempimenti, che si sono finalmente conclusi con l’approvazione del Santo Padre, che in data 21 Dicembre 2020, ricevendo in udienza il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione della Cause dei Santi ha autorizzato la Congregazione a promulgare il decreto che ne riconosce il martirio . Ad Agrigento l’annuncio è stato dato, Lunedì 22 dicembre alle ore 12, nella Basilica Cattedrale dall’arcivescovo metropolita Card. Francesco Motenegro e dall’arcivescovo coadiutore Mons. Alessandro Damiano, alla presenza dei direttori e collaboratori degli uffici e servizi della curia e una rappresentanza di autorità civili delle comunità di Canicattì e Agrigento.
Il Rito di Beatificazione ha avuto luogo nella Basilica Cattedrale di Agrigento il  9 maggio 2021, A presiedere la celebrazione eucaristica il Card. Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi e delegato pontificio. A concelebrare il Card. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, il Card. Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo Mons. Alessandro Damiano arcivescovo coadiutore, Mons.Vincenzo Bertolone, Postulatore, arcivescovo di Catanzaro- Squillace e i Vescovi delle Chiese di Sicilia. (vedi)

 

In preparazione a questo evento diocesano sono disponibili per i catechisti materiali per i bambini delle scuole elementari e medie.


MATERIALE PER I CATECHISTI

SCUOLA PRIMARIA: attività sulla figura del Beato R. Livatino per i catechisti dei bambini di scuola primaria.

👉🏻Guida catechista elementari

👉🏻Rosario Livatino elementari

👉🏻Immagine elementari

👉🏻“Ti ringrazio, mio Signore” testo

👉🏻“Ti ringrazio, mio Signore” accordi

👉🏻 “Ti ringrazio, mio Signore” audio

SCUOLA MEDIA: attività sulla figura del Beato R. Livatino per i catechisti dei ragazzi di scuola media.

👉🏻Guida catechisti medie

👉🏻Rosario Livatino medie

👉🏻Stanza del tesoro

👉🏻Soluzione stanza del tesoro

👉🏻Scrigno classico

👉🏻Scrigno pop up

👉🏻“Perché la vostra gioia sia piena” testo

👉🏻“Perché la vostra gioia sia piena” accordi

👉🏻 “Perché la vostra gioia sia piena” audio

 


Convegno diocesano di Pastorale vocazionale

“Creare Casa – strumenti utili per educatori significativi”

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Il Centro Diocesano Vocazioni di Arezzo-Cortona-Sansepolcro organizza un convegno aperto a tutti gli educatori, animatori, responsabili di gruppi giovanili, catechisti, parroci, insegnanti. 

Il Convegno sarà sabato 4 maggio, dalle ore 9.00 alle 13.00, presso il Seminario Vescovile di Arezzo.

Il tema del convegno:
Papa Francesco invita tutta la Chiesa, attraverso le parole della Christus Vivit, a riflettere su una pastorale di insieme che sia capace di creare/fare casa. Questa immagine ha una valenza molto particolare e precisa per ognuno di noi: casa è il luogo della sicurezza, il luogo degli affetti, delle relazioni, luogo di incontro, punto di riferimento, luogo in cui mettere le radici, spazio di accoglienza e di appartenenza. Anche la vocazione «come la vita, ha bisogno di trovare uno spazio accogliente per nascere, crescere e maturare. Il desiderio di appartenere ad una persona o ad una comunità nasce da una frequentazione feriale e una conoscenza graduale di quella casa alla quale si sogna di appartenere per essere fecondi». Anche la nostra Diocesi vuole accogliere questa provocazione di papa Francesco e riflettere insieme a tutti gli educatori e accompagnatori (parroci, diaconi, catechisti, educatori, responsabili di gruppi giovanili, insegnanti, …) sulla necessità di creare solidi legami e relazioni nei luoghi che frequentiamo. Cercheremo di declinare il tema anzitutto sulla necessità di “riconoscersi” casa all’interno delle nostre comunità, dei nostri gruppi, associazioni, della nostra Diocesi, per poi riuscire anche noi a “creare” casa con tutti coloro che la vita ci pone di fronte. Fare casa in definitiva «è fare famiglia; è imparare a sentirsi uniti agli altri al di là di vincoli utilitaristici o funzionali, uniti in modo da sentire la vita un po’ più umana. Creare casa è permettere che la profezia prenda corpo e renda le nostre ore e i nostri giorni meno inospitali, meno indifferenti e anonimi. È creare legami che si costruiscono con gesti semplici, quotidiani e che tutti possiamo compiere. Una casa, lo sappiamo tutti molto bene, ha bisogno della collaborazione di tutti. Nessuno può essere indifferente o estraneo, perché ognuno è una pietra necessaria alla sua costruzione».

Gli ospiti:
Don Michele Gianola
Nato il 16 luglio 1975 è stato ordinato presbitero il 16 giugno 2001 nella Diocesi di Como e successivamente nominato vice-rettore del seminario fino al 2007; alunno della Pontificia Università Gregoriana dal 2007 al 2009. Dal 2017 è direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni.
Dal 2020 è stato nominato anche sottosegretario alla CEI.

Don Rossano Sala
Sacerdote salesiano. Licenziato e Dottorato in Teologia Fondamentale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, è Professore Ordinario di Teologia Pastorale e Pastorale Giovanile presso l’Università Pontificia Salesiana; Consultore nella Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi;
Direttore della rivista «Note di pastorale giovanile»; Membro del Consiglio di Amministrazione dell’editrice Elledici; Già Segretario Speciale della XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

Il programma:
Ore 9.00 – Accoglienza
Ore 9.15 – saluti iniziali e introduzione del Vescovo Andrea Migliavacca
Ore 9.30 – “La Chiesa chiamata per vocazione a creare casa. Progetti e obiettivi nazionali” a cura di Don Michele Gianola, direttore del Centro Nazionale Vocazioni della CEI.
Ore 10.10 – “Spirito di famiglia e maturazione vocazionale. Dal Sinodo sui giovani alle esperienze di vita comune” a cura di Don Rossano Sala, professore di Pastorale Giovanile all’Università Pontificia Salesiana, direttore della rivista Note di Pastorale Giovanile)
Ore 10.50 – pausa
Ore 11.10 – Tavoli sinodali sul volto familiare della Chiesa e sulle esperienze di vita comune
Ore 12:00 – restituzione dei lavori e dialogo con i relatori
Ore 13.00 – conclusioni e aperitivo

Clicca qui per scaricare gli allegati:⇐
– Volantino del convegno
– Pdf con il programma dettagliato
– Dossier edito da Note di Pastorale Giovanile in preparazione al Convegno
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L’opera donata da Eleonora e Bruno Botticelli e Fabrizio Moretti, in ricordo dei genitori

La Trinità di Durante Alberti torna nel Duomo di Sansepolcro

Sarà accolta e presentata martedì 16 aprile nella basilica concattedrale di Sansepolcro la grande pala d’altare raffigurante la Trinità e i santi Andrea apostolo, Maria Maddalena e Cristina, realizzata da Durante Alberti tra 1575 e 1576. Come già annunciato lo scorso novembre, l’opera, già esposta al pubblico nel 2012 in occasione del millenario di fondazione della basilica, è stata donata alla concattedrale dagli attuali proprietari, Eleonora e Bruno Botticelli e Fabrizio Moretti, in ricordo dei loro genitori Veria e Franco Botticelli e Alfredo Moretti.

La pala d’altare (olio su tela, cm 373 x 192,5) rappresenta al meglio le qualità pittoriche di Durante Alberti, originario di Sansepolcro e appartenente a una vera e propria dinastia di artisti (suo padre era l’intagliatore Romano, detto Nero, suoi cugini i pittori e incisori Alessandro, Cherubino e Giovanni). Durante Alberti (Sansepolcro 1538 circa – Roma 1613), a lungo attivo a Roma e nel Lazio, dove si inserì fra le fila dei pittori incaricati di ornare gli altari nel periodo della Controriforma, eseguì opere di severa impostazione spirituale, dovuta in particolare alla frequentazione dell’ordine cappuccino, per il quale lavorò a più riprese. Nella Trinità e i santi Andrea apostolo, Maria Maddalena e Cristina, in cui le figure in primo piano si stagliano sullo sfondo di architetture classiche, si ravvisano inoltre influssi dai pittori veneti, filtrati attraverso atmosfere di stampo baroccesco. La grande pala, databile fra il 1575 e il 1576 sulla base di documenti recentemente rinvenuti presso l’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro, fu realizzata per la cappella della famiglia Artini, o Aretini, addossata alla parete di sinistra dell’antica abbazia camaldolese, divenuta nel 1520 cattedrale della nuova diocesi di Sansepolcro. L’opera, ricordata nelle visite pastorali dal 1582, fu alienata dalla cattedrale nel 1859, durante un riallestimento della chiesa che comportò l’eliminazione di ben tredici altari. Entrò quindi a far parte della collezione della famiglia Lilloni Alberti, discendente dalla dinastia di artisti borghesi. A causa delle sue grandi dimensioni, all’epoca la tela era divisa in due frammenti, uno con la Trinità e l’altro con i Santi Andrea, Maria Maddalena e Cristina. I due frammenti furono acquistati a un’asta nel 2002 e correttamente restaurati e riuniti fra loro dagli attuali proprietari.

Con la donazione, i proprietari intendono risarcire la chiesa di una grave perdita subita in passato, commemorando così la memoria dei loro rispettivi genitori. “Questa donazione”, affermano Fabrizio Moretti e Bruno Botticelli, “oltre a legare la memoria dei nostri genitori alla restituzione di un’opera importante per la cattedrale di Sansepolcro, vuole essere un gesto significativo di affezione delle nostre famiglie nei confronti del patrimonio culturale del nostro paese, di distensione e positività per quei momenti difficili e di incomprensione tra il pubblico e il privato. È anche un gesto che suggella la nostra amicizia nata nella metà degli anni ’90 tra le pareti degli stand della mostra dell’Antiquariato di Assisi e arrivata fino ai nostri giorni. Abbiamo scelto questo momento particolare in cui ricopriamo due cariche importanti nel nostro settore, rispettivamente come Segretario Generale della BIAF e come Presidente degli Antiquari d’Italia”.

La sensibilità degli antiquari Botticelli e Moretti ha reso possibile questo ritorno dell’opera nel luogo per il quale fu realizzata e, sebbene l’assetto attuale non sia più quello cinquecentesco a motivo dei restauri architettonici degli anni 1934-43, nella chiesa l’opera sarà nuovamente accostata, dopo oltre un secolo e mezzo, a un altro raffinato dipinto eseguito da Durante Alberti e tuttora presente nella concattedrale, l’ancona raffigurante l’Adorazione dei pastori realizzata per la cappella Pichi. In tal modo è arricchito il patrimonio artistico della basilica, già cospicuo e impreziosito dalla presenza di opere quali il monumentale crocifisso ligneo detto Volto Santo(secc. IX/XIII), varie terracotte dei Della Robbia e pitture di Niccolò di Segna, Bartolomeo della Gatta, Pietro Perugino, Raffaellino del Colle, Iacopo Palma il Giovane, Santi di Tito, Federico Zoi e Romano Alberti.

A fare gli onori di casa, martedì pomeriggio, e a esprimere ai donatori la gratitudine dell’intera diocesi sarà il vescovo, mons. Andrea Migliavacca. Interverranno anche mons. Giancarlo Rapaccini, arciprete della concattedrale, Fabrizio Innocenti, sindaco di Sansepolcro, Serena Nocentini, direttrice dell’Ufficio diocesano beni culturali e arte sacra, e il dott. Andrea Di Lorenzo, storico dell’arte che illustrerà l’opera. La presentazione della pala d’altare avrà luogo alle ore 18.30. La giornata del vescovo a Sansepolcro si concluderà alle ore 21 con un incontro pubblico presso il Cinema Nuova Aurora.

Provvedimenti e nomine

In data 1° aprile, con decorrenza lunedì 15 aprile 2024, il vescovo diocesano mons. Andrea Migliavacca ha nominato:

Segreteria vescovile e pastorale diocesana
Responsabili: Giulia Vitiello e Eleonora Cheli

Segreteria vescovile particolare
Responsabile: Eleonora Cheli
Addetto alla segreteria: Matteo Ghezzi

Vice-cancelliere vescovile
Giulia Vitiello

Si ringrazia per il servizio che hanno svolto per la Segreteria Vescovile don Carlo Premoli, Andrea De Blasio e Alessandro Nanni.

I Vescovi della Diocesi di Arezzo

Sabato 13 aprile, alle 10:30, presso il Salone di Giustizia del Palazzo Vescovile (Arezzo, p.za Duomo, 1), sarà presentato il libro “I Vescovi della Diocesi di Arezzo”.