Category Archives: Notizie

Piccoli grandi musei: i tesori del Rinascimento in mostra

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Ha preso il via oggi la manifestazione “Piccoli Grandi Musei” promossa dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Questa ottava edizione è indirizzata alla valorizzazione dei musei e delle eccellenze artistiche e culturali dell’area compresa tra Arezzo e la Valdichiana ed è dedicata al Rinascimento nella nostra terra. La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro partecipa all’evento mettendo in mostra nei locali del Museo Diocesano di Arte Sacra (MUDAS) due terracotte policrome di Michele da Firenze e provenienti dal Museo Nazionale di Arte Medioevale e Moderna di Arezzo raffiguranti una crocifissione  e Sant’Antonio Abato seduto in Faldistorio.

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Terremoto in Emilia: le ACLI aretine promuovono l’acquisto di parmigiano

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Le ACLI di Arezzo si organizzano per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto che ha devastato l’Emilia Romagna. “Anche i piccoli gesti sono importanti. Le ACLI Arezzo e quelle di Modena, zona colpita da questa catastrofe, sono in contatto dai giorni del sisma e hanno messo in campo due iniziative semplice ma significative” dichiara il Presidente delle ACLI Enrico Fiori “La prima è la raccolta fondi promossa su tutto il territorio nazionale e la seconda, alla quale la città ha risposto in modo eccezionale, è l’acquisto del Parmigiano Reggiano di quei caseifici compromessi dalle scosse di questi giorni. Anche le ACLI, infatti, attraverso i propri Circoli sul territorio, stanno raccogliendo le richieste di chi vuol contribuire e, grazie al rapporto stretto con le ACLI modenesi, possiamo contare su interlocutori seri”. Chiunque fosse interessato all’iniziativa può contattare la Sede Provinciale delle ACLI al num 0575.21.700 o può inviare una mail ad arezzo@acli.it.

ACLI Arezzo

Tra i migranti i leader del futuro

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“E se i nostri futuri leader fossero talenti immigranti?”. È dedicato all‘immigrazione qualificata la prima pagina del numero 23 de La Voce di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, il fascicolo diocesano di Toscana Oggi. In Italia sono 48mila gli stranieri di profilo elevato. Nell’Aretino, ogni 100 imprenditori del settore edilizio, 20 sono immigrati. Un’autentica risorsa protagonista, in questi giorni, a Camaldoli grazie al progetto Talea, della fondazione milanese Ethnoland.

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La diocesi a Badia a Ruoti progetta il prossimo anno pastorale

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Carissimi,

“Pietro è venuto a trovare Donato” e siamo ancora riconoscenti per il gran dono che il Santo Padre ci ha fatto con la Sua presenza, incoraggiati dai vari messaggi che ci ha consegnato. Vorremmo far tesoro di questa esperienza di grazia anche per il futuro della nostra Chiesa diocesana. I prossimi venerdì 22 e sabato 23 giugno, come deciso insieme lo scorso anno, ci ritroveremo a Badia a Ruoti per la “Due Giorni” di verifica del lavoro sinora svolto e di preparazione del programma del prossimo anno pastorale (scarica il depliant con il programma fronte e retro).

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“Rinascere”: la sfida della riabilitazione

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Nel reportage in onda domani, martedì 12 giugno, TSD racconta la vita quotidiana nell’Istituto Medaglia Miracolosa di Viciomaggio a Civitella in Val di Chiana. Appuntamento alle 21.20 sul canale 85.

È suor Maria Rossini, superiora dell’Istituto, a guidare la troupe di TSD alla scoperta della diverse realtà del centro: gli ambulatori dove gli utenti svolgono quotidianamente le terapie riabilitative, il semi-residenziale che accoglie minori affetti da disabilità neuro psichiche e il diurno socio-sanitario, rivolto a pazienti adulti con disabilità permanenti. È un percorso integrato personalizzato, che coniuga misure sanitarie e assistenziali, ma anche istruzione e formazione. E sono proprio le suore di Santa Marta che hanno fatto la storia dell’Istituto: con il loro lavoro instancabile, a fianco dei medici, supportano ogni giorno decine di bambini in difficoltà e danno sostegno umano e spirituale a centinaia di famiglie. 

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Lettera del Papa all’Inviato speciale alle celebrazioni del Millenario di Camaldoli

Venerabili Fratri Nostro
IOSEPHO S.R.E. Cardinali BERTELLO
Praesidi Praefecturae Civitatis Vaticanae

Sanctus Romualdus, monachorum Camaldulensium pater, vitam et disciplinam eremiticam appetens, plures annos Italiam peragravit, monasteria aedificans atque vitam evangelicam inter monachos indefesse promovens. Itaque anno MXII Sacrum fundavit Eremum Arretina in regione, qui praecipua ibidem sedes exstitit motus eremitici et monastici quique non solum spiritali sed etiam humanae valde favit progressioni. Testimonium monachorum fidei usque ad hoc tempus magnopere excellit atque credentes impellit ut altiore usque modo Christum cognoscere, amare imitarique studeant.

Quandoquidem ergo millesimus occurrit anniversarius dies a fundatione istius eremi, diligenter virtutes et vitae rationem a sancto Romualdo propositas et hoc loco tot per saecula exercitatas consideramus, quae etiam fidelibus aetatis nostrae prodesse possunt. Nos istius generis evangelicum iter fovere volentes, mense Martio huius anni magno cum animi delectamento spiritalique laetitia Romae ecclesiam sanctorum Andreae et Gregorii ad Clivum Scauri invisimus, sollemni Vesperarum praefuimus celebrationi atque cum monachis Camaldulensibus fraterne sumus collocuti.

Memorati anniversarii diei data occasione Reverendus Dominus Alexander Barban, O.S.B. Cam., Prior Generalis Congregationis Camaldulensis, nomine totius religiosae familiae humanissime rogavit ut Nos quendam insignem Purpuratum designaremus qui celebrationibus in honorem sancti Romualdi Nostro nomine praeesset atque verba spiritalis cohortationis pronuntiaret. Piae huic postulationi adnuere volentes, ad Te, Venerabilis Frater Noster, decurrimus qui, praestantissimus Italiae filius, munus Praesidis Praefecturae Civitatis Vaticanae diligenter exerces.

Te igitur hisce Litteris MISSUM EXTRAORDINARIUM NOSTRUM nominamus ad celebrationes millesimi anniversarii fundationis Sacri Eremi Camaldulensium, quae ibidem die XIX proximi mensis Iunii, in festo die videlicet sancti Romualdi, sollemni ritu agentur. De eminenti hoc Ecclesiae viro loquens eiusque assidua operositate et pondere, omnes huius eventus participes adhortaberis ut precibus, meditatione nec non pastoralium necessitatum consideratione renovatis viribus novoque studio peculiarem dilectionem Christi eiusque Evangelii demonstrent atque fidei zelo in vita cotidiana ferveant.

Cunctos fideles ibi congregatos, potissimum fratres sororesque Camaldulenses, sacros Praesules, sacerdotes, religiosos viros mulieresque et christifideles laicos, Nostro salutabis nomine Nostramque iis ostendes benevolentiam.

Nosmet Ipsi Te, Venerabilis Frater Noster, in tua missione implenda precibus comitabimur Tibique, sancto Romualdo intercedente, iam nunc Benedictionem Apostolicam libentes impertimur, signum Nostrae erga Te benevolentiae et caelestium donorum pignus, quam omnibus celebrationum participibus rite transmittas volumus.

Ex Aedibus Vaticanis, die X mensis Maii, anno MMXII, Pontificatus Nostri octavo.

BENEDICTUS PP. XVI

A Rapolano torna l'”Oscar” della solidarietà

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“Non possiamo chiudere gli occhi sulla situazione di milioni di uomini, che nella loro ricerca di lavoro e di pane devono abbandonare la patria e molte volte la famiglia, affrontando le difficoltà di un nuovo ambiente non sempre gradevole e accogliente, una lingua sconosciuta e condizioni generali che li sommergono nella solitudine e a volte nell’emarginazione per loro, per le loro mogli e figli, quando non si giunge ad approfittare di queste circostanze per offrire salari più bassi, ridurre i benefici della sicurezza sociale e assistenziale, a dare condizioni di abitazioni indegne di un essere umano” E’ partendo da queste storiche parole di Giovanni Paolo Secondo ai lavoratori di Monterrey, in Messico, il primo febbraio 1979 e purtroppo ancora attuali anche nella nostra realtà nazionale e regionale, che i volontari di Rapolano Terme hanno voluto dedicare la ventiduesima edizione della “Goccia d’Oro al merito della solidarietà” a quanti si battono e si spendono per accogliere e migliorare le condizioni di vita e di lavoro del popolo dei migranti.

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50 anni dal Concilio Vaticano II: incontro con monsignor Luigi Bettazzi

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La diocesi aretina si unisce alla Chiesa Universale nella gratitudine al Signore per la rinnovata Pentecoste che fu il Concilio Ecumenico Vaticano II. Ad avviare la riflessione sul Magistero Conciliare sarà la parrocchia della Santissima Annunziata con una conferenza di monsignor Luigi Bettazzi, già Vescovo di Ivrea, che fu uno dei Padri Conciliari.

L’appuntamento è fissato per lunedì 11 giugno alle 21 nella storica Chiesa della Santissima Annunziata di Arezzo in via Garibaldi.

Il ricordo di monsignor Franco Agostinelli di don Franco Bindi

Carissimo fratello Vescovo Riccardo,

            mentre mi trovo fuori sede per l’aggiornamento del clero, sono stato raggiunto da una telefonata della mia segreteria, che m’informa della morte di don Franco Bindi. La notizia, anche se non mi giunge inaspettata stante la sua salute precaria, mi ha lasciato comunque interdetto e profondamente addolorato.

            Don Franco è stato un amico che difficilmente possiamo dimenticare, un compagno di tanti momenti felici che abbiamo condiviso. Personalmente, oltre alla conoscenza che mi legava a lui fin dai tempi del seminario – io ancora ragazzo e lui giovane verso la conclusione della sua preparazione al sacerdozio – si aggiunge anche il fatto che don Franco era il Parroco della Parrocchia dove sono nato e dove sono stato battezzato; Santa Firmina resta nel cuore di chi vi è nato, anche se poi la vita ci ha portato in luoghi diversi e lontani.

            Don Franco è parte della storia dei Parroci che per tanti anni hanno presieduto la cura pastorale della parrocchia, cominciando da don Emilio Marcantoni fino a lui; un ricordo che rimane in noi – ragazzi, giovani e adulti di un tempo – per l’opera di formazione spirituale, umana e sociale che questi umili servitori del Signore, hanno svolto, con carismi e doni diversi, con dedizione e impegno. Non vogliamo dimenticare don Franco, prete in mezzo alla gente, con la sua arguzia intelligente, la sua battuta pronta, la capacità di condividere con tutti momenti facili e difficili della vita, portando sempre una parola appropriata.

            Desidero unirmi al cordoglio unanime di tutti i santafirminesi, dei tantissimi amici e conoscenti, che oggi commossi fanno corona all’amico sincero in questo saluto di commiato.

            Sono certo che don Franco, ora nella casa del Padre, avrà in serbo la battuta pronta per spronarci a guardare avanti con ottimismo e coraggio e magari a sorridere benevolmente mentre comprende la nostra tristezza e rammarico.

            Caro fratello Vescovo Riccardo, anche a te e a tutta la cara chiesa aretina vi giungano le mie condoglianze per il nostro caro don Franco, insieme ad una preghiera, magari detta sommessamente, perché il Signore apra le porte della sua Casa a questo suo servo buono e fedele.

            Con sincero affetto.

X don Franco Agostinelli  –  Vescovo

Due giorni di festa per i 30 anni dalla fondazione degli scout dell’Arezzo5

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Il gruppo scout Arezzo5 festeggia i suoi primi 30 anni di vita. I capi e i ragazzi del gruppo, che ha sede nella parrocchia di Sant’Egidio all’Orciolaia, celebreranno lo storico traguardo con un evento di due giorni, in programma Sabato 9 e Domenica 10 Giugno: sarà una grande festa a cui parteciperanno tutti coloro che stanno vivendo ed hanno vissuto la propria avventura scout nell’Arezzo5. «Sono passati 30 anni dalle prime riunioni dell’Arezzo5 – ricorda il capogruppo Lorenzo Sedda. – Giorgio Guerrini e Andrea Schiatti, due capi dell’Arezzo4 di Santa Maria delle Grazie, si resero disponibili per aprire un nuovo gruppo scout capace di intercettare i bisogni della gioventù di un centro storico socialmente molto diverso da quello che conosciamo oggi: nacque così nella parrocchia di San Michele l’Arezzo5. Negli anni successivi il gruppo si spostò prima alla Pieve ed infine, voluto fortemente da don Alessandro Barbagli, il sacerdote di cui ricordiamo in questi giorni il decennale dalla morte, all’Orciolaia. 30 anni rappresentano un traguardo da festeggiare riunendo tutti quelli che hanno indossato il “fazzolettone” grigio e rosa, i colori del nostro gruppo: per riuscirvi abbiamo organizzato un evento di due giorni con l’obiettivo di condividere i ricordi di questa storia e di rivivere, anche negli occhi di chi adesso è l’Arezzo5, la magia dello scoutismo». I festeggiamenti, a cui parteciperanno anche gli scout dell’Arezzo7, il gruppo di San Marco con cui l’Arezzo5 sta condividendo un percorso comune, inizieranno sabato alle 16, con un grande gioco per le vie dell’Orciolaia aperto ai ragazzi e ai bambini di tutte le età, per poi proseguire alle 21 con i canti e le danze del fuoco di bivacco che sarà allestito nel piazzale della chiesa parrocchiale. Il momento più solenne è previsto per la domenica mattina, quando, alle 9, è in programma l’alzabandiera e il rinnovo della promessa scout, a cui sono invitati tutti coloro che hanno indossato il fazzolettone dell’Arezzo5; la giornata proseguirà con una mostra che, attraverso foto, diapositive, gadget, ricordi, magliette e trofei permetterà di rivivere la storia del gruppo. Dopo la Messa delle 11.30, alle 13 ci sarà il pranzo aperto a tutti, un’occasione di convivialità per stare insieme e per passare un pomeriggio in allegria: per le prenotazioni è possibile chiamare lo stesso Sedda al 339.144.35.93 o Francesco Spadini al 339.444.39.52. La giornata, che sarà successivamente animata da giochi e tornei, si concluderà alle 16 con l’ammainabandiera e i saluti. Da quel momento l’Arezzo5 e l’Arezzo7 si proietteranno verso l’estate rivolgendo il proprio impegno ai campi che attenderanno nei prossimi mesi tutti i capi e i ragazzi dei due gruppi.

L’Ufficio Stampa
dell’AGESCI Zona di Arezzo