Category Archives: Notizie

Pellegrinaggio diocesano in Terra Santa

TS_manifesto-r
Vivere una forte esperienza spirituale nei luoghi segnati dal passaggio di Gesù e dei grandi personaggi biblici, ma anche testimoniare la vicinanza e amicizia ai cristiani di Palestina che sono i più colpiti dal conflitto tra ebrei e arabi. Sono questi gli obiettivi del nuovo pellegrinaggio che la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro promuove in Terra Santa e che si svolge dal 28 aprile al 5 maggio 2014 (scarica il depliant illustrativo) (scarica il modulo di adesione). È con questo spirito che i pellegrini guidati da don Gianfranco Cacioli si recheranno a Betlemme, Nazareth e Gerusalemme, culmine dell’itinerario.

Continue reading »

Messa di suffragio per i fedeli sepolti nel cimitero di Arezzo

cimitero_monumentale_di_Arezzo

L’Arcivescovo Riccardo Fontana celebrerà una Messa di suffragio per tutti i fedeli sepolti nel Cimitero Monumentale di Arezzo sabato 2 novembre alle 11. I parroci della città saranno con lui a pregare per i defunti. Grazie all’efficace collaborazione dell’Amministrazione Comunale e della Direzione della Società Arezzo Multiservizi, sarà possibile quest’anno ripristinare l’uso antico di celebrare al centro del cimitero, nell’area delle iniziali sepolture, perché anche visivamente tutti i fedeli, sostando presso le tombe dei propri cari, possano partecipare al rito funebre.

Continue reading »

A Montauto una due giorni di formazione per i giovani catechisti

FORMAZIONE-CATECHISTI
Il Centro Pastorale per la catechesi promuove, per sabato 9 e domenica 10 novembre, un corso di formazione dedicato ai catechisti dai 17 ai 23 anni che si svolgerà presso il cenacolo di Montauto nei pressi di Anghiari. La due giorni è condotta dagli operatori del Centro Pastorale per la catechesi. Di seguito il programma dell’iniziativa.
Sabato 9 novembre
ore 15.30: Ritrovo, accoglienza, sistemazione, presentazione dell’incontro
ore 16-19: Catechista, animatore, educatore, ovvero i ragazzi nel cuore
cena
ore 21-22.30: Bans e canti: come e perchè
ore 22.30-23.30: Ma il catechista come prega?

Continue reading »

Ministri straordinari della comunione al via il cammino formativo

Pissidi
Il Centro pastorale per il culto, diretto da monsignor Gianni Zanchi, organizza una serie di incontri di formazione dedicati ai ministri straordinari della Comunione e che hanno ricevuto il mandato dall’arcivescovo Riccardo Fontana, lo scorso 8 settembre. Gli incontri si svolgeranno di domenica, dalle 16. 30 alle 18 circa presso il Centro pastorale «Madonna del Conforto», Via Nicolò Paganini, a San Leo di Arezzo. «I ministri straordinari – spiega monsignor Gianni Zanchi, direttore del Centro pastorale per il culto – ricevono per un certo periodo un mandato particolare per poter coadiuvare i sacerdoti e i diaconi nella distribuzione della comunione, soprattutto agli ammalati e agli anziani, nelle loro case e, in alcune circostanze, anche in chiesa. Questa figura ministeriale, inoltre, può anche esporre e riporre il Santissimo Sacramento in chiesa per l’Adorazione comunitaria da parte dei fedeli».

Continue reading »

Le famiglie del mondo in aiuto delle famiglie siriane

2primo_piano_famiglie_Siria2013
In occasione del Pellegrinaggio mondiale delle Famiglie alla Tomba di San Pietro del 26 e 27 ottobre, il Pontificio Consiglio per la Famiglia in collaborazione con Caritas Italiana a sostegno degli interventi di Caritas Siria promuove l’iniziativa di solidarietà: “Le famiglie del mondo per le famiglie della Siria”. Il progetto, che ha la durata di un anno, consiste in una raccolta fondi per la fornitura di aiuti umanitari alle famiglie siriane in difficoltà, e prioritariamente con bambini; il sostegno di alloggi temporanei alle famiglie sfollate (almeno 300); l’assistenza medico‐sanitaria a malati, bambini e anziani.

Continue reading »

Nuovi e vecchi media: usarli senza “farsi usare”. Nuovo corso di formazione

Dalla-rotativa-la-tablet

«Dalla rotativa al tablet» è il titolo del corso di educazione ai vecchi e nuovi media in programma a Sansepolcro da questo giovedì 24 ottobre presso l’Istituto tecnico commerciale in via Piero della Francesca. Promosso dall’Associazione Massimo Canosci, dall’Istituto superiore di scienze religiose Beato Gregorio X, dall’Azione cattolica della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, dal Liceo Città di Piero, dal Museo e Biblioteca comunale di Sansepolcro, dal settimanale Toscana Oggi e dall’emittente Tsd, il corso è indirizzato a un gruppo di liceali dai 15 ai 17 anni e si articola in lezioni teoriche e pratiche con l’uso di apparati didattici. Tra i relatori esperti di comunicazione, di vecchi e nuovi media: dal giornale, alla radio, alla tv a internet (scarica il depliant illustrativo). 

Continue reading »


Il postulatore della causa di canonizzazione di Wojtyla ad Arezzo

Fondazione-loc
La Fondazione Giovanni Paolo II e l’Associazione Res Magnae di Roma promuovono un incontro dedicato alla figura del Beato Giovanni Paolo II. La giornata di riflessione sul valore di un uomo, il cui magistero, ha alimentato la speranza di generazioni, si svolge sabato 26 ottobre, alle 16.30, in Cattedrale. L’evento, promosso in vista della canonizzazione del prossimo 27 aprile, sarà occasione per ricordare un uomo di straordinaria fede, vicino alla gente e ai problemi reali, che nel corso del suo lungo pontificato affermò il primato di Dio al mondo intero. All’incontro interverrà mons. Sławomir Oder, Postulatore della Causa di Canonizzazione, che approfondirà la riflessione sull’instancabile annunciatore del Vangelo.

Continue reading »

Ordinazione di don Aldo Manzetti, Omelia dell’Arcivescovo

  1. La missione nella Chiesa diocesana

È la Giornata Missionaria Mondiale. Oggi la Chiesa intera è invitata ad accogliere la missione che Gesù ha affidato ai suoi: proclamare «il Vangelo ad ogni creatura»[1]. La Comunità diocesana oggi fa suo il mandato del Signore, che ci dà la gioia di ordinare presbitero Aldo Manzetti della nostra parrocchia di Moncioni. Sentiamo che ci appartengono le parole del Profeta: l’Altissimo ci dà «una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell’abito da lutto, veste di lode invece di uno spirito mesto»[2]. Gioite con me di fronte al dono di Dio.    

     Dopo avere a lungo pregato, la promessa si avvera nel sacramento dell’Ordine: la grazia di Dio ci concede di generare il nostro futuro. La potenza dello Spirito, la shekhinah, si posa su don Aldo, trasformandolo nella sua interiorità, nel suo essere, perché sia egli stesso un dono per la Chiesa che lo ha generato alla fede e al ministero. Al prete, infatti, è chiesto di essere, come Gesù, a un tempo «sacerdos et hostia – sacerdote e dono»[3]. Un dono per cosa, si chiederanno i tanti giovani presenti stasera in Cattedrale? Aldo dona la sua vita per questo popolo, consacrandosi a Dio, come ciascuno di noi sacerdoti il giorno della nostra ordinazione. Siamo commossi e grati a Dio, ma anche chiamati a verificare quanto la nostra promessa fu praticata nella vita, quanto riuscimmo a far trasparire il fascino oggettivo del sacerdozio. Siamo ministri della Parola e dei sacramenti. Predicando il Vangelo al popolo nasce la Chiesa, che è il Corpo di Cristo mistico, sacramento primordiale della Nuova Alleanza. Ci è affidato di fare l’Eucaristia, luogo della presenza sacramentale di Cristo. Gesù ha voluto continuare la sua presenza in mezzo a noi attraverso il ministero, che oggi partecipiamo al nostro fratello Aldo, perché diventi come noi «maestro della Parola, ministro dei sacramenti e guida della comunità cristiana affidatagli»[4]. Nella fatica della predicazione e dell’apostolato, che talvolta è una grande croce con cui si fa scoprire la bontà di Dio a ogni generazione, nella pazienza della formazione delle coscienze alla fede, nella paternità che perdona in nome di Dio e accompagna alla vita eterna il sacerdozio cristiano prende forma e rinnova l’opera di Dio in mezzo al suo popolo.

Quest’oggi con Aldo, che è un dono di Dio per tutti noi, si riavvia il cammino verso la terra promessa, verso la novitas di Dio, che è sempre alternativo alle miserie del mondo, al peccato, alla schiavitù dei luoghi comuni: si riavvia nella virtù cristiana della speranza una sorta di esodo, di uscita dai mali che ci rattristano, una rinnovata promessa di Paradiso.

A voi preti di questa generazione giovane toccherà individuare e praticare forme nuove di presenza del sacerdote in mezzo al popolo di Dio, perché il Pastore sia sempre più vicino alle pecore, soprattutto alle novantanove che parrebbero fuori dall’ovile. Il Vangelo è perenne, ma l’organizzazione del servizio della Chiesa è sempre mutevole nel tempo, tenendo conto che prima vengono le persone da raggiungere, poi le istituzioni delle parrocchie e della diocesi.

2.Chiamati alla santità, nell’unità della Chiesa

     Oggi si compie nella grande assemblea la promessa del Signore. La vocazione soprannaturale che ha cambiato la vita del giovane uomo che ci sta di fronte, è ordinata a predicare il Vangelo a ogni creatura, perché davvero c’è bisogno di salvezza, come insegna san Paolo agli Efesini. Tanti davvero ne sentono il bisogno, molti chiedono al popolo di Dio, illuminato dalla sapienza del Vangelo, di fare da punto di riferimento nel turbinio della storia. 

     Questa grande preghiera è il luogo teologico dove si manifesta quanto Dio è fedele verso di noi. Attualizzando nella vita di ogni giorno il sacerdozio di Gesù, unico sacerdote della Nuova Alleanza, don Aldo entra a far parte del nostro presbiterio. Dona la sua vita nella promessa di collaborare con i successori di san Donato e con tutti i membri del presbiterio aretino, cortonese e biturgense. Sarà un prete credibile se gli riuscirà d’essere distaccato dalle ricchezze della terra, con una storia d’amore indivisa per questa Chiesa, nella pratica del celibato.

     Fratello e figlio carissimo d’ora in poi la tua vita appartiene a Dio e alla sua Chiesa, come insegna l’Aquinate: «Sacerdos propter populum – il sacerdote è per il popolo»[5]. Quello che assumi stasera in Duomo non è un lavoro, non ha orario; il sacerdote non bada a se stesso, al proprio interesse, ma al bene degli altri.

     Ci sono, invece dei tesori dei quali stasera ricevi la chiave. La certezza che Dio salva attraverso il tuo ministero, se saprai stargli vicino nella meditazione della Parola e nella preghiera quotidiana; l’esperienza che non vi è benefattore più grande del popolo che vivere bene da sacerdote, sul modello del Signore; la letizia e la pace di Cristo che nell’esercizio del sacerdozio potrai seminare il bene a piene mani, nel campo di Dio che è il mondo. Il prezzo che ti è chiesto per queste inestimabili ricchezze è che tu viva una vita conforme al Vangelo: non rincorrendo le mode del tempo, ma spendendoti ogni giorno come la candela che si consuma per fare luce: non per eventi, ma nel girotondo dei giorni.

     La santità sacerdotale si persegue nel servizio, con una scelta preferenziale verso i poveri, che comunque saranno sempre con noi: sia quelli che non hanno il necessario per vivere, sia quelli che credono di avere tutto e ancora non hanno scoperto Dio.    

     Il Santo Vescovo di Ippona ci insegna che saremo pastori veri del gregge di Dio «se non presumeremo dirvi cose nostre. Infatti, se diremo del nostro, saremo pastori che pasciamo noi stessi, non le pecore […]. Quanto al compito dei ministri, è di curare il bene del popolo […] non debbono mirare al proprio tornaconto ma al bene di coloro dei quali sono i servi»[6].

 3. Affrontare con fede il cammino verso la terra promessa

     «La messe è molta, gli operai sono pochi»[7]. La scrittura ci insegna che siamo servitori del popolo di Dio, non padroni: a tutti noi sacerdoti è chiesto di vivere per la missione, non di compiacerci in ruoli cristallizzati dalla consuetudine. Lasciamoci interpellare dal fatto che il rapporto con la gente è profondamente cambiato nella nostra cultura. Chiediamoci perché del sacerdozio spesso poco rifulge, anche nelle famiglie cristiane, il fascino e la bellezza. La stanchezza «ideologica» che alcuni manifestano non aiuta certo i più giovani a seguire l’esempio dei pastori: la Chiesa, nella persona e nel magistero del Papa ci chiede ancora entusiasmo: ci prospetta la croce del Signore, non privilegi umani. L’opera della nuova evangelizzazione del nostro territorio richiede di ritrovare nella preghiera e nella vicinanza al Signore il gusto di appartenere alla «Compagnia degli Apostoli» e a spendere la vita per Lui, Gesù Signore.

     Il sacerdozio non è una funzione, ma un modo d’essere; appartenere a quel filo d’oro che attraversa tutta la storia della Chiesa, dal Cenacolo di Gerusalemme alla nostra vicenda. Il Signore si fida di noi.

     Occorre leggere i «segni dei tempi»[8], anche quelli positivi. Ogni nuovo seminarista che si affaccia alla vita diocesana è un segno efficace della benedizione che il Signore effonde a piene mani sulle nostre fatiche e una speranza che si realizza. Prego che ogni comunità della nostra diocesi torni a scoprire qual grande dono sia avere tra i propri giovani chi, con generosità, si avvia alla sequela di Cristo Sacerdote.

     Insegna san Gregorio Magno: «Per una grande messe gli operai sono pochi. Di questa scarsità non possiamo parlare senza profonda tristezza, poiché vi sono persone che ascolterebbero la buona parola, ma mancano i predicatori. Ecco, il mondo è pieno di sacerdoti, e tuttavia si trova assai di rado chi lavora nella messe del Signore. Ci siamo assunti l’ufficio sacerdotale, ma non compiamo le opere che l’ufficio comporta».[9]

          Nella Chiesa di san Donato la proposta è palese: vivere il sacerdozio significa donarsi. Nella misura di questo servizio che intendiamo offrire a Dio, riuscirà far sperimentare anche a questa generazione come sia possibile «portare il lieto annunzio ai miseri, fasciare le piaghe dei cuori spezzati, proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri e promulgare l’anno di misericordia del Signore»[10].

          A questo don Aldo il Signore ti chiama, per la voce della tua Chiesa, gli occhi attenti sul tuo ministero, perché sia sempre illuminato dalla luce del Signore.

          La Santa Madre di Dio ti custodisca nella pace di Cristo e ti faccia ogni giorno felice del dono soprannaturale che stasera ricevi.



[1] Mc 16,15

[2] Is 61,3

[3] Cf. San Tommaso d’Aquino, Summa Theol. III, q. 83, a. 1, ad 3.

[4] Congregazione per il Clero, Il presbitero maestro della Parola, ministro dei Sacramenti e guida della Comunità in Vista del Terzo Millennio, Introduzione, 19 marzo 1999

5. Cf. San Tommaso d’Aquino, Summa Theol. III, q.82, a.3  «sacerdos constituitur medius inter Deum et populum. Unde, sicut ad eum pertinet dona populi Deo offerre, ita ad eum pertinet dona sanctificata divinitus populo tradere».

[6] Sant’Agostino, Discorso XLVI,3

[7] Lc 10,2

[8] Beato Giovanni XXIII, Cost. Ap. Humanae Salutis, indizione del Concilio.Ecumenico. Vat.II, n° 4

[9] San Gregorio Magno, Omelie sui Vangeli, Omellia XVII,3, Città Nuova, 1994, vol . II, p.201

[10] Is 61,1-2

A Camaldoli il XII Colloquio del gruppo “Oggi la Parola”

oggi-la-parola-2013-1

Prosegue il cammino del gruppo “Oggi la parola” che si incontrerà a Camaldoli da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre. Dopo l’immersione nell’era dei nativi digitali il gruppo approfondirà il rapporto tra economia e democrazia (scarica il volantino illustrativo). Sembra quasi provocatorio parlare di futuro e di quali risposte possano dare gli economisti nel guado di una crisi mondiale e italiana che ha reso più acute ed evidenti le contraddizioni del sistema capitalista unico sopravvissuto alla prova della storia. È tutto inevitabile? Ci sono alternative o almeno correttivi che precludano decadenze e imbarbarimenti evidenti? Chi intravede luce alla fine del tunnel, di che parla? Quando saremo capaci di fare un bilancio veritiero delle conquiste umane perdute? Eppure ci sono persone e gruppi che cercano strade differenti da quelle già segnate per rispondere al desiderio, diffuso, di modelli di vita nuovi, che seppure diversi da quelli attesi ai tempi della crescita continua e della ricchezza facile, siano segnati dalla fiducia e dalla speranza di una vita collettiva più democratica, più libera.

Continue reading »


L’urna di don Bosco a San Leo di Arezzo

don_Bosco
Domenica 20 ottobre l’urna di don Giovanni Bosco fa tappa alla parrocchia di San Leo, alle porte di Arezzo. In occasione del bicentenario della sua nascita, avvenuta il 16 agosto del 1815, l’urna contenente il corpo del Santo sta facendo il giro del mondo andando in tutti i punti dove sono presenti i salesiani.  Il pellegrinaggio è partito dal Tempio “San Giovanni Bosco” di Roma cinque anni fa e terminerà il suo itinerario il 16 agosto del 2014 a Torino dove inizieranno i festeggiamenti del bicentenario della nascita del “santo dei giovani”. Fervono i preparativi nella parrocchia di S. Leo per una giornata ricca di iniziative: catechesi, preghiere, mostre fotografiche, tornei di calcetto, per culminare domenica 20 ottobre con una festosa accoglienza da parte dei giovani. «Ad attendere l’arrivo dell’urna del Santo alle 9 in via Puccini, ci saranno i ragazzi con motorini, fischietti e biciclette», annuncia don Vicenzo Lolletti, responsabile del Centro pastorale di S. Leo. «Come lui stesso avrebbe voluto e con l’intento proprio di risvegliare la gente di fronte a questo avvenimento; i giovani poi accompagneranno l’urna fino alla chiesa, dove resterà fino alle 14.30. Ad aspettarli l’arcivescovo Riccardo Fontana insieme ai fedeli».

Continue reading »