“Non possiamo chiudere gli occhi sulla situazione di milioni di uomini, che nella loro ricerca di lavoro e di pane devono abbandonare la patria e molte volte la famiglia, affrontando le difficoltà di un nuovo ambiente non sempre gradevole e accogliente, una lingua sconosciuta e condizioni generali che li sommergono nella solitudine e a volte nell’emarginazione per loro, per le loro mogli e figli, quando non si giunge ad approfittare di queste circostanze per offrire salari più bassi, ridurre i benefici della sicurezza sociale e assistenziale, a dare condizioni di abitazioni indegne di un essere umano” E’ partendo da queste storiche parole di Giovanni Paolo Secondo ai lavoratori di Monterrey, in Messico, il primo febbraio 1979 e purtroppo ancora attuali anche nella nostra realtà nazionale e regionale, che i volontari di Rapolano Terme hanno voluto dedicare la ventiduesima edizione della “Goccia d’Oro al merito della solidarietà” a quanti si battono e si spendono per accogliere e migliorare le condizioni di vita e di lavoro del popolo dei migranti.
E nel pomeriggio di sabato 16 giugno, sul palco di Piazza Matteotti, nel centro storico di Rapolano, in una atmosfera di festa allietata dai canti del coro “ Ensamble Flos Vocalis”, diretto dal maestro Gianni Bagnoli e alla presenza di numerose autorità, sarà una istituzione internazionale a ricevere per prima la “Goccia” della solidarietà. E’ la “Fondazione Migrantes”, l’organismo della Conferenza Episcopale Italiana nato per stimolare all’accoglienza, alla comprensione e alla valorizzazione dell’identità dei migranti, italiani e stranieri, in un clima di pacifica convivenza rispettosa dei diritti di ogni persona, tutta la comunità dei credenti in Dio, Creatore e Padre di tutti. E sarà il Direttore generale della Fondazione, Mons. Giancarlo Perego a ricevere il Premio, esteso, attra
verso due targhe di benemerenza, anche alle due organizzazioni diocesane, di Arezzo e di Siena, della stessa Fondazione.
Sarà poi la volta della Guardia Costiera, per il costante impegno dei suoi ufficiali, sottufficiali e marinai rivolto alla salvaguardia della vita umana in mare e in particolare per i tanti salvataggi di gruppi di migranti vittime della cosiddette “traversate della speranza”. Per ritirare la “Goccia d’Oro” sarà a Rapolano, insieme ad una rappresentanza di tutta la Guardia Costiera, l’Ammiraglio Ilarione Dell’Anna, direttore marittimo della Toscana.
E sempre guardando al mare e alle tragedie di cui troppo spesso è teatro il Mediterraneo, una Goccia d’Oro è stata attribuita anche alla Comunità Parrocchiale di Lampedusa per la continua testimonianza di solidarietà nei confronti di quanti sbarcano nell’isola alla ricerca di un futuro migliore.
I volontari rapolanesi hanno poi voluto premiare due iniziative d’accoglienza quanto mai significative: l’Associazione “Afro Napoli United” e l’Associazione “ Le Ragazze di Benin City”. La prima rappresenta una simpatica forma di integrazione attraverso lo sport, in un contesto sociale, quello di alcuni fra i più problematici quartieri napoletani, quanto mai delicato e difficile. In pratica una vivace e pittoresca squadra di calcio formata da ragazzi napoletani e ragazzi provenienti da famiglie di immigrati che vivono nella città partenopea.
La seconda cerca di dare voce, dignità e possibilità di riscatto alle troppe donne e ragazze immigrate vittime della violenza e dello sfruttamento. Per lo più donne e ragazze provenienti dal continente africano. Infine una Goccia anche all’Arci di Siena per il prezioso lavoro di coordinamento del piano di accoglienza per il gruppo di profughi provenienti dalla Libia ospitati nei vari comuni della provincia. Com’ è poi consuetudine da 22 anni, saliranno sul palco per ricevere il prestigioso riconoscimento anche due volontari rapolanesi, uno designato dal gruppo Donatori di sangue “Fratres” e una dalla Misericordia. Quest’anno saranno insigniti della Goccia d’Oro Amparo Rosario Ramus, una signora immigrata dall’America Latina, dalla Repubblica Domenicana e donatrice di sangue nei “Fratres” e Gianfranco Bruni, autista volontario della Misericordia.
Dopo la solenne concelebrazione nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, saranno tre vecchie conoscenze della Goccia d’Oro ad animare la cerimonia di consegna del premio e ad intervistare i protagonisti: Roberto Amen, vicedirettore della struttura “Rai Parlamento” e altri due giornalisti Rai: Paolo Bernardi, di Rai Regione e Giuseppe Carrisi, giornalista, scrittore e regista cinematografico, profondo conoscitore della realtà africana.
Al termine, cena per le vie del Paese imbandita e servita dagli stessi volontari. In caso di cattivo tempo la cerimonia del premio si svolgerà nel Teatro del Popolo e la cena nella capiente palestra comunale.