Altre esperienze eremitiche

L’antica presenza eremitica segna fino dalle sue origini la Diocesi di Arezzo. Lo stesso santo patrono Donato, secondo vescovo della città, prima di essere scelto a guidare la Chiesa Aretina, fece vita eremitica insieme al monaco sant’Ilariano. Quindi agli albori della vita eremitica e monastica in Egitto e in Medio Oriente, Arezzo è stata particolarmente sollecita ad accogliere questo nuovo e radicale stile di vita evangelica, ben descritto nella Passio Donati: preghiera, penitenza, testimonianza e gioiosa vita nuova in Cristo. Non stupisce quindi che ancora oggi, in continuità con la storia spirituale della Diocesi, uomini e donne del nostro tempo rispondano alla chiamata del Signore. Infatti nella terra aretina, cortonese e biturgense, troviamo persone che attualizzano l’esperienza del deserto. Da anni, ormai, è presente in Val di Chio, non lontano da Castiglion Fiorentino, l’Eremo San Lorenzo, dove vive padre Giuseppe Castelli che concepisce la vita eremitica come un’esperienza radicale, immersi nella spiritualità del “deserto”, dove attraverso il lavoro, la preghiera e la contemplazione si può scoprire che attraverso la Risurrezione di Cristo “l’odio, la violenza, la corruzione, la disonestà intellettuale e materiale possono essere finalmente crocifissi”. Nel 2008 il Vescovo diocesano eresse con Decreto l’Eremo della Misericordia nei pressi di Monterchi dove attualmente risiede una eremita, Saveria Lipari, che intende vivere in solitudine e comunione ecclesiale attraverso la preghiera incessante, la penitenza, il silenzio, offrendo se stessa per la gloria di Dio e la salvezza del mondo, al servizio della Chiesa. Nel 2009 venne eretto l’Eremo di Santa Maria degli Angeli in loc. Galbino, nel territorio della Parrocchia di Tavernelle di Anghiari. L’esperienza in atto è in attesa di definizione giuridica.