Notizie – Pagina 105 – Arezzo Cortona Sansepolcro

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Il direttore di Caritas Italiana giovedì ad Arezzo. Oggi al via un nuovo servizio di prestito sociale

Don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, sarà ad Arezzo giovedì 5 dicembre in occasione dell’Assemblea annuale delle Caritas parrocchiali. L’incontro si svolge nella sede della Caritas diocesana in via Fonte Veneziana, a partire dalle 16.30. Al centro dell’incontro una riflessione sulla sfida pastorale che le Caritas si trovano ad affrontare in relazione alle nuove povertà. L’incontro è aperto a tutti.
“Dare credito all’inclusione sociale” è un nuovo progetto finanziato dalla Regione Toscana e attivo da oggi che vede la Caritas diocesana capofila per le zone socio-sanitarie di Arezzo (scarica volantino illustrativo) e del Casentino (scarica volantino illustrativo). Si tratta di un nuovo servizio di “prestito sociale”, cioè senza interesse, che va ad affiancarsi agli altri numerosi sostegni alla persona e alle famiglie in difficoltà predisposti dalla Caritas di Arezzo. Si può accedere al prestito sociale solo se residenti in uno dei Comuni delle zone sociosanitarie di Arezzo e del Casentino. Per accedere al prestito devono sussistere delle condizioni specifiche di difficoltà a causa di una situazione economica, temporanea e contingente, che non consente di sostenere spese necessarie per motivi di salute o connesse alla situazione familiare, abitativa, scolastica, formativa o lavorativa.
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Pubblicato nella sezione documenti il nuovo Piano Pastorale

A questo link è possibile scaricare il nuovo Piano Pastorale 2013-2014, il documento dove sono specificati gli obiettivi e orientamenti pastorali per l’anno 2013-2014. Il Piano Pastorale è il frutto del lavoro svolto in spirito di fraternità e comunione dai delegati dei Centri Pastorali diocesani e delle parrocchie nei due grandi convegni diocesani che caratterizzano ogni Anno Pastorale. Quello di Badia a Ruoti che si svolge in giugno, dove viene stilato una sorta di bilancio delle attività dell’Anno appena concluso, e quello di La Verna, che si svolge solitamente all’inizio di settembre e dove partendo dalle conclusioni del convegno di Badia a Ruoti, si traccia il primo abbozzo di Piano Pastorale per l’Anno che sta per partire. Anche quest’anno, come nei precedenti, il Piano Pastorale, indica gli impegni, gli obiettivi e le iniziative che ogni Centro Pastorale intende realizzare.

“Una Chiesa in uscita”. Messaggio dell’Arcivescovo all’inizio della Visita Pastorale

Carissimi fratelli,

Con senso di trepidazione e di speranza, come ogni vescovo che avvia il momento più significativo del proprio ministero itinerante, anch’io faccio mie le parole dell’Apostolo Paolo: “Desidero ardentemente vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale, perché ne siate fortificati, o meglio, per essere in mezzo a voi confortato mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io”.[1]

1. In cammino insieme

Una visita pastorale: perché? Mettersi in cammino comporta misurarsi con nuove esperienze, incontrare persone con cui dialogare, condividere situazioni. Per ogni uomo adulto avviare un percorso ha anche un valore interiore: è mettersi alla ricerca del senso delle cose e avere modo di verificare un po’della propria storia con i compagni di viaggio e con quanti si troveranno lungo la via (scarica il testo della Lettera).

Giovani e lavoro nel nuovo numero di Toscana Oggi

Mondo del lavoro e giovani: sono questi i temi in prima pagina, nel nuovo numero de La Voce di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, fascicolo diocesano di Toscana Oggi. Lunedì 2 dicembre, arriva ad Arezzo il ministro Enrico Giovannini, per un incontro con gli universitari aretini. “Chiederemo che lo stato sia più vicino alle nostre esigenze e di non essere considerati solo come cifre”. Intanto, il mondo del lavoro appare sempre più off-limits per i ragazzi aretini. In calo gli avviamenti lavorativi. Oltre 18mila i disoccupati nella fascia tra i 19 e i 34 anni. “Cattolici, l’agenda di sperenza” è il titolo di apertura del fascicolo generale di Toscana Oggi. In prima, la testimonianza di don Mario Cornioli, sacerdote biturgense fidei donum in Terra Santa per la Diocesi di Fiesole: “Avvento: così a Betlemme si vive il tempo dell’attesa”.

“Il vescovo Abele Conigli e il Vaticano II”. Sabato convegno a Sansepolcro

In occasione del 50° anniversario dell’arrivo nella nostra Diocesi del vescovo Abele Conigli, Pastore della Chiesa di Sansepolcro e attento Padre Conciliare del Vaticano II, la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, intende ricordare l’opera del Presule in terra toscana con una giornata di studio intitolata “Il vescovo Abele Conigli e il Concilio Vaticano II”. Il convengo è promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Gregorio X” di Arezzo e si svolge presso l’auditorium Santa Chiara di Sansepolcro, sabato 30 novembre a partire dalle 9.30. Saranno relatori il prof. Alberto Melloni sul tema “La Chiesa in Italia negli anni del Concilio Vaticano II”, il prof. Paolo Trionfini sul tema “La Chiesa modenese e la formazione di Abele Conigli”. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, il prof. Andrea Czortek parlerà sul tema “Un Vescovo e la sua Chiesa: Abele Conigli a Sansepolcro”; seguirà la prof.ssa Donatella Pagliacci, direttrice dell’ISSR di Arezzo, illustrando il tema “Se io sono il padre, siete tra voi fratelli. Per una rilettura della spiritualità di Abele Conigli”.

Domenica colletta in tutte le parrocchie per l’emergenza Filippine

Il tifone Haiyan che ha colpito le Filippine, ha lasciato dietro di sé, migliaia di morti, feriti e dispersi. “Un’emergenza umanitaria di massa”, di altissimo livello per devastazione e complessità, vista l’alta densità della popolazione e la vastità del territorio colpito. La regione centrale delle Filippine, il gruppo di grandi isole “Visayas”, già recentemente colpita da un grave terremoto nell’isola di Bohol, è storicamente quella più a rischio sia dal punto di vista della vulnerabilità alle frequenti tempeste tropicali, sia per la scarsa qualità delle abitazioni. Il tifone Haiyan, ha colpito proprio le isole più povere del gruppo delle Visayas, quelle anche più difficilmente raggiungibili, Samar in particolare e Leyte. Circa 4 milioni di persone hanno perso tutto e non hanno più una casa. Oltre ai drammi vissuti dalla popolazione, incalcolabili sono i danni alle infrastrutture: distrutte molte linee elettriche e strade, problemi per l’approvvigionamento di acqua potabile in numerose provincie, comunicazioni interrotte o molto difficili in ampie porzioni di territorio.

Locandina_colletta_Filippine_diocesi

A Camaldoli il XXXIV colloquio ebraico-cristiano

La città di Gerusalemme rappresenta, per la tradizione ebraica, il centro della sacralità spaziale: posta nel cuore della Terra d’Israele, sede del Tempio, è il luogo centrale della storia ebraica. Scelta da Dio per porvi la propria dimora, riferimento constante per la preghiera ebraica, Gerusalemme/Jerushalaim è definita “città della pace” perché il suo nome contiene l’espressione Shalom, pace. Anche per i cristiani Gerusalemme è “città santa”, perché in essa si sono svolti gli eventi fondamentali della vita terrena di Gesù di Nazareth e per i musulmani Gerusalemme/al-Quds rappresenta il luogo dell’ascesa al cielo del Profeta. Il XXXIV Colloquio Ebraico-Cristiano di Camaldoli in programma dal 4 all’8 dicembre (scarica il volantino di presentazione), sarà dedicato alla “città della pace” con uno sguardo rivolto al suo significato tradizionale, a partire dal ruolo che essa occupa nei testi biblici ebraici e cristiani, ma anche al modo in cui la città viene presentata nella letteratura israeliana contemporanea e al significato che assume nella teologia cristiana.

ColloquioEbraicoCristiano2013

A Pistoia la presentazione degli atti della Settimana sociale dei cattolici toscani

Il maggio scorso si erano riuniti a Pistoia per la prima Settimana sociale dei cattolici toscani. Adesso i delegati di tutte le diocesi della regione si incontrano nuovamente in occasione della presentazione degli atti di quel convegno e la presentazione di un’Agenda di Speranza per il nostro territorio. L’iniziativa si svolge a Pistoia sabato 30 novembre alla presenza della delegazione regionale della Pastorale sociale e del lavoro e del Cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze (scarica il programma). “Sarà un’occasione d’incontro e riflessione per rinnovare l’impegno e la dedizione che ci caratterizzano e che devono diventare sempre più ‘sale e lievito’ che da sapore e speranza alla società in cui viviamo”. Sono parole del vescovo di Massa Carrara-Pontremoli Giovanni Santucci, delegato della Conferenza Episcopale della Toscana per la pastorale sociale e del lavoro e rivolte a tutti i delegati che hanno preso parte alla Settimana.

L’Appennino che non muore nel nuovo numero di Toscana Oggi

Da una parte gli stati generali sul futuro della montagna in Casentino, dall’altra la comunità di Rofelle che torna a vivere grazie al recupero dell’antica chiesa danneggiata dal terremoto. È “l’Appennino che non muore” a caratterizzare la prima pagina del nuovo numero de La Voce di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, fascicolo diocesano di Toscana Oggi. “Quando si vive in luoghi come questi, in cui il contatto con la natura, con il territorio, è all’ordine del giorno si maturano una sensibilità, una passione e un attaccamento per quello che ci circonda che è difficile trovare altrove.

Spesso questa convivenza non è semplice, i disagi non mancano soprattutto d’inverno. Ma è proprio da questo che nasce il rispetto e l’attenzione per il Creato, fondamentali per ‘sopravvivere’ in ambienti apparentemente così ostili”.

Mercatino di solidarietà alla comunità di Emmaus

Un fine settimana dedicato all’arte e all’antiquariato, durante il quale appassionati e curiosi potranno scegliere e comprare libri, vestiti, tappeti, quadri, modernariato e allo stesso tempo compiere un atto di solidarietà. È in programma sabato 16 e domenica 17 novembre dalle 9 alle 19, presso la Comunità di Emmaus di Laterina che promuove un mercatino straordinario. Nata dalla volontà dell’Abbè Pierre, è attiva nel nostro territorio sin dal 1974, svolgendo attività di solidarietà e accogliendo persone di diverse estrazioni e provenienze durante periodi difficili della loro vita, che si impegnano a mantenersi con il proprio lavoro e a servire i più sofferenti in un clima di fraternità e condivisione. La principale fonte di guadagno della comunità proviene dalla vendita di oggetti e materiali usati, donati da privati, che vengono selezionati e riparati.