Prosegue il viaggio dell’Arcivescovo Fontana in Terra Santa, in rappresentanza dei Vescovi italiani, nell’ambito della delegazione dei Pastori europei e americani impegnati nell’incontro annuale del “Coordinamento per la Terra Santa”.
Ieri, a margine della tappa a Gaza, il giornalista della Radio Vaticana Michele Raviart ha raggiunto telefonicamente il nostro Arcivescovo per un’intervista, disponibile on line sul sito dell’emittente radiofonica del Papa.
Ecco il testo dell’intervista trascritto a cura della Radio Vaticana:
Mons. Fontana: Abbiamo incontrato a Messa la comunità cattolica, presente in gran numero, e dopo ci siamo fatti raccontare le difficoltà maggiori che i nostri sentono, legate all’impossibilità di uscire dal Paese. Manca naturalmente il lavoro, c’è una difficoltà di comunicare con l’esterno in tutte le maniere e alcune famiglie sono in condizioni di oggettiva povertà.
D.: Di quale tipo di solidarietà hanno bisogno le popolazioni che avete incontrato a Gaza?
Mons. Fontana: Hanno bisogno della solidarietà per non sentirsi soli e isolati in una situazione a prevalenza musulmana e non sempre tollerante. La realtà che viene presentata come positiva è quella delle nostre tre scuole cattoliche, che sono un punto di incontro della popolazione di diversa appartenenza. In sostanza, si fa un lavoro guardando al futuro.D. – Come continuerà il vostro viaggio?R. – Noi ora torneremo a Gerusalemme, dove dobbiamo lavorare per cinque giorni. Ci sarà la riunione degli inviati delle Conferenze episcopali europee e del Nord America. Siamo in atteggiamento di studio della situazione, in modo da poter riferire ai nostri episcopati e poter aiutare chi sta sul territorio. E’ molto bello, perché ad invitarci sono tutti gli ordinari cattolici di Terra Santa, dei vari riti. Il Patriarca latino di Gerusalemme, mons. Twal, è vivacissimo in quest’opera e sta facendo molto, ma anche tutti gli altri. Con la Custodia di Terra Santa c’è un ottimo rapporto, come è naturale che sia, con i nostri Frati minori.