L’Ufficio Pellegrinaggi diocesano propone dal 12 al 13 luglio 2025 un pellegrinaggio in due chiese giubilari mariane: la Madonna di Monte Berico in Diocesi di Vicenza e la Madonna della Corona in Diocesi di Verona.
Il Santuario della Madonna di Monte Berico
Monte Berico è la Madonna dei vicentini, un po’ come la Madonna del Conforto per Arezzo.
Il Santuario di Monte Berico nasce in seguito a due apparizioni mariane, avvenute il 7 marzo 1426 e il 1° agosto 1428, sul colle a sud della città di Vicenza, a quel tempo coltivato con vigne e frutteti, ma privo di insediamenti religiosi e civili.
La Madonna apparve a una donna anziana e di umili origini: Vincenza Pasini (1356 ca. – 1431). Consegnò a questa testimone un messaggio di speranza, in un momento storico in cui tutto il territorio vicentino, per più di un ventennio, veniva flagellato da ondate continue della peste. Per ritrovare la luce della speranza, chiese alla città tramite donna Vincenza – come veniva chiamata per secoli la veggente – di impegnarsi nella costruzione di una chiesa a lei dedicata nel luogo delle apparizioni. Da allora, quotidianamente, il santuario, retto dai Servi di Maria, è mèta di pellegrinaggi, le Sante Messe celebrate ad ogni ora sono sempre molto partecipate e in molti si affidano alla materna intercessione di Maria. Il patriarca di Venezia, il Card. Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII, ha scritto la supplica che qui ogni giorno viene pregata.
Il Santuario Madonna della Corona
Il Santuario Madonna della Corona è una chiesa giubilare per la Diocesi di Verona ed è officiato da alcuni sacerdoti diocesani.
Le origini della costruzione del santuario risalgono ad una leggenda locale. Secondo il racconto, una statua raffigurante la Pietà fu ritrovata sull’orlo dell’anfratto roccioso, la quale però sarebbe stata originariamente custodita nell’isola di Rodi. Si narra che per sfuggire all’invasione dei turchi di Solimano il Magnifico nel 1522, la statua sia stata trasferita grazie ad un intervento angelico sul Monte Baldo, trovando così riparo dai soprusi.
Un gruppo di persone vide una luce illuminarsi e sentì un coro angelico provenire dalla parete rocciosa. Poiché il luogo era difficile da raggiungere si calarono con delle corde per poter assistere alla spettacolare presenza della misteriosa statua. Si decise quindi di erigere una cappella nel punto esatto del ritrovamento, nella quale posizionare la scultura di Maria. La vicenda divenne molto popolare, tanto che sempre più pellegrini visitarono il luogo. Nel tempo, per poter raggiungere meglio la cappella, fu costruito un sentiero scavando i gradini nella roccia.
Non perdere questa occasione! Iscrizioni aperte fino al 12 giugno 2025.
Per informazioni e iscrizioni:
Ufficio Pellegrinaggi, Via Ricasoli n. 3 – Arezzo
Martedì e Giovedì dalle ore 10 alle ore 12
Tel. 0575 4027234
Cell. 347 6379870
pellegrinaggi@diocesi.arezzo.it
www.pellegrinaggiarezzo.it
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