Cari Sacerdoti,
Desidero condividere con voi la gioia che sto provando, rendendomi conto che il popolo di Dio affidato alle nostre cure sta esprimendo molta attenzione per la visita del Santo Padre. Mi sembra che la dimensione soprannaturale del viaggio del Papa sia stata colta e che davvero “Pietro” venga a trovare “Donato”. Tanto, almeno, ho potuto rilevare nei molteplici incontri di queste settimane: nelle scuole superiori con i ragazzi, nelle Istituzioni locali che si sono manifestate molto collaborative e interessate, nelle Associazioni e Movimenti che mi hanno invitato a parlare e a spiegare il senso di questo avvenimento ecclesiale, che ci giunge come un prezioso dono del Cielo. Sta molto a cuore al Santo Padre l’iniziativa di promuovere una grande raccolta per i poveri della nostra diocesi in occasione della Sua visita, in modo che non solo si evitino gli sprechi, ma si offra a tutti la possibilità di sovvenire alle necessità dei più provati dalla presente crisi, che –come noto- non ha per niente risparmiato il territorio della provincia aretina.
Domenica 22 prossima, tutto quanto raccoglieremo nelle nostre chiese e la beneficenza dei più generosi, sarà messa a disposizione del Papa perché, tramite i parroci e le rispettive Caritas, possa essere ridistribuito alle famiglie bisognose di aiuto. Quest’oggi in tutte le liturgie si è letta la pagina di Atti 4, 32-35, che è esattamente quello che faremo anche noi la settimana ventura. Non un solo centesimo di questa beneficenza sarà distratto dallo scopo per cui si indice la straordinaria colletta. Vi chiedo di spiegare adeguatamente l’iniziativa, perché il popolo possa essere generoso. Sarebbe ingiusto far festa senza ricordarci dei bisognosi.
La stessa Domenica 22, nella chiesa Cattedrale alle ore 18,00, come già detto, sarà dedicato il nuovo altare e inaugurato l’ambone e la sede scolpiti dal Maestro Vangi. Il restauro dell’Arca di San Donato procede spedito e già è completato il necessario lavoro sul pavimento. Voglio dire la mia gratitudine ai donatori che hanno provveduto alle spese delle opere in Duomo, con l’esplicita motivazione di lasciare ai nostri diocesani la possibilità di sovvenzionare adeguatamente il fondo per i poveri, che viene deposto ai piedi del Papa. Mi preme, con affetto, di rinnovare a tutti i nostri presbiteri, sia diocesani che religiosi, l’invito a concelebrare con me per la dedicazione dell’altare. L’appuntamento è alle 17,30 nel rinnovato “salone di San Donato”, con ingresso dal sagrato del Duomo, per vestire sopra il camice che ognuno porterà con sé, i paramenti per la Messa. Al termine del fascinoso rito, che non si ripete nella nostra cattedrale forse da secoli, i Sacerdoti potranno recarsi in Seminario per una semplice cena in famiglia. In attesa di incontrarci ad pedes Dominae nostrae Consolatricis, vi saluto con affetto.