Compie un anno la “Cassetta della speranza”

Cassetta-della-speranza

L’icona di una Madonna che con una mano accoglie e con l’altra si rivolge a Dio. È la Madonna Advocata, colei che intercede presso il Signore per far sì che ci conceda la grazia. Di fronte una cassetta, una cassetta per contenere le preghiere, le intenzioni e le speranze di chi, per motivi diversi, si trova in ospedale: dai pazienti ai familiari, fino ad arrivare a medici e infermieri. Compie un anno l’iniziativa voluta dall’Ufficio diocesano di Pastorale sanitaria, diretto dal dottor Marco Rossi e dai cappellani di alcuni ospedali presenti nel territorio della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro La cassetta, al momento, è presente nella cappella dell’ospedale San Donato di Arezzo e in quella del nosocomio di Bibbiena. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio diocesano.

“C’è stata una grande adesione – spiegano i responsabili della Pastorale sanitaria diocesana -. Ogni due mesi la cassetta viene trasferita in alcune parrocchie di Arezzo dove, in modo completamente anonimo, vengono lette alcune intenzioni presenti al suo interno”. Il prossimo appuntamento in programma è per mercoledì 28 novembre, alle 11, presso l’ospedale San Donato. “Questa iniziativa – spiegano ancora dalla Pastorale sanitaria – ha lo scopo di promuovere e stimolare nella comunità cristiana lo spirito della preghiera che è affidarsi e fidarsi di un Padre, il quale nella sua infinita misericordia ci ascolta ed è vicino all’umanità sofferente. In particolare, vorremmo mettere tutti gli ospedali del territorio nelle mani della Madonna. Non a caso, abbiamo scelto di affiancare accanto all’urna che raccoglierà le preghiere scritte un’icona della Madonna Advocata”. Ad accompagnare la cassetta, oltre all’immagine mariana anche una preghiera: “Santissima Signora e sovrana, accetta la preghiera dei tuoi servi e presentala a tuo Figlio, nostro Redentore affinché egli ci salvi e abbia pietà di noi”.

Lorenzo Canali