Omelia della Messa di Mezzanotte di Natale

24-12-2022

“Un angelo del Signore si presentò a loro (i pastori) e la gloria del Signore li avvolse di luce” e poi “L’angelo disse loro: Non temete, ecco vi annuncio una grande gioia … è nato per voi un Salvatore”.

I momenti importanti della vita di Gesù sono accompagnati sempre dagli angeli, dalla annunciazione a Maria al suo parlare nel sonno a Giuseppe e poi a Betlemme nella nascita di Gesù bambino, per tornare poi il giorno della tentazione… fino al grande evento pasquale, nel giorno della risurrezione, quando l’angelo chiederà: “Chi cercate? Non è qui, è risorto”.

L’angelo accompagna la vita di Gesù, anche la sua nascita, anche il Natale e conduce gli altri ad incontrarlo, ad accoglierlo, a seguirlo.

Nel vangelo proclamato questa notte l’angelo inviata, chiama, indirizza i pastori verso Betlemme e si racconterà che i pastori “andarono senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino”.

Anche noi accogliamo nuovamente, in questa notte, l’annuncio dell’angelo: vi annuncio una grande gioia, è nato per voi un Salvatore. E si va a Betlemme… a vedere quel bambino che è nato.

Ho pensato a chi, come l’angelo, mi ha chiamato per andare a Betlemme, portandomi un annuncio di gioia e di pace.

Ci sono i tanti volti che ho incontrato in queste ultime settimane, volti di amici di un tempo, quelli della diocesi di San Miniato e i tanti volti nuovi, sorridenti, cordiali e di amicizia che mi hanno accolto nella nostra diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.

Negli sguardi e nei gesti, nella parole dette e anche in quelle non pronunciate, nel sorriso e anche in qualche lacrima è sentito l’annuncio che chiama… Andiamo a Betlemme a vedere quel bimbo che è nato.

Ma la voce dell’angelo si fa risuona anche nei luoghi e nelle situazioni dove si attende un annuncio di gioia e di pace.

Mi pare di udire la voce dell’angelo che annuncia la grande notizia sul nostro Pianeta, così tanto violato e ferito nella bellezza dell’ambiente e nella armonia del creato. Risuona questa voce ogni volta che ci dimentichiamo di chi ci ha dato tutto questo, il Creatore. E l’angelo ci riporta a Betlemme.

Sento anche l’eco di quella voce angelica nelle terre martoriate dalla guerra e dalla violenza: l’Ucraina, tanti Paesi in Africa, la Siria, l’Iran, la stessa Terra santa, e poi anche in America latina. E sorprendentemente la voce dell’angelo è più forte del rumore delle armi e ci dice: continuate a pregare, a sperare… e cominciate voi a costruire la pace.

Ma la voce dell’angelo arriva fin nelle nostre famiglie. Ci sono tante preoccupazioni, a volte la vita fa fatica a farsi strada in mezzo alle difficoltà. C’è chi è nella sofferenza per la malattia o il lutto, chi fatica ad arrivare a fine mese con il poco che ha e le tante difficoltà economiche, chi vive la ferita di una separazione e di incapacità ad intendersi, chi attende o chi accoglie una nuova vita. Sono le nostre famiglie, siamo noi… E l’angelo entra a casa, magari in punta di piedi, sussurra o grida di gioia che è Natale, e c’è speranza per tutti, buona notizia per tutti. Lo stupore ci prende in casa, come per quei bimbi a cui luccicano gli occhi nel vedere, con sorpresa, i regali che sono stati loro donati.

E poi la voce dell’angelo si diffonde, raggiunge le nostre comunità, le parrocchie, tutti i nostri preti a cui va il mio e vostro augurio di natale e poi nelle valli e sui monti, in ogni angolo della nostra diocesi… e porta la benedizione del bimbo che è nato.

Carissimo angelo del Natale… quanti luoghi devi visitare per portare l’annuncio di gioia, Gesù bambino in mezzo a noi. Mi raccomando, non dimenticarti di noi, di casa nostra e casa mia, della nostra parrocchia e della nostra diocesi, di tutti noi e di me vescovo.

Porta anche a noi, fin nel nostro cuore, il tuo annuncio di speranza e di gioia…: “è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore… troverete un bambino avvolto in fasce…” Gesù.

Facci udire questo annuncio di gioia e di pace, tocca il nostro cuore e per tutti noi il Natale che viviamo, con la voce dell’angelo, ci annunci: “Amico, c’è vita per te, c’è vita per voi…”.

Buon natale.

 

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