Incontro di preghiera con i cristiani Avventisti

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Martedì 22 gennaio, alle 21.15, nella Cappella delle Carmelitane Scalze di Arezzo in via Francesco Redi 17,  si celebrerà un incontro di preghiera ecumenica con i cristiani Avventisti. L’incontro sarà preceduto, martedì 15 gennaio alle 15.30, da un appuntamento di preparazione e conoscenza di questa Confessione. Con il Pastore di Arezzo, del Casentino e del Valdarno Robert Caciula Negrea. “Siamo liete – spiegano dalla comunità delle carmelitane scalze – di poter promuovere momenti di preghiera con i nostri fratelli separati. Il nostro ordine è stato fondato da Teresa di Gesù (d‘Avila) nel 1562, come risposta e impegno per ricucire, nella preghiera e nell’offerta di vita, il tessuto della Chiesa lacerato in seguito alla riforma protestante. È per noi oltremodo significativo e provvidenziale che ci sia donato di cominciare questa nuova esperienza ospitando per primi proprio i fratelli della Confessione che ha suscitato, in Teresa, lo spirito della grande riforma carmelitana.

Sono solo piccoli passi con i quali, nella Benedizione di Dio, cominciamo questa forma di accoglienza e di riconciliazione: lo Spirito, dal passo alato, ci conduca dove Lui vuole, dilatando a dismisura i nostri piccoli orizzonti negli Orizzonti infiniti di Dio”.

I due appuntamenti sono promossi dalla Commizzione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e dalla comunità delle Carmelitane scalze e si svolgono a cavallo della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (scarica il testo preparato dalla Società Biblica). L’iniziativa che, da oltre un secolo, viene celebrata ogni anno da cristiani di tutte le Chiese e Comunità ecclesiali, per invocare quel dono straordinario per cui Gesù ha pregato durante l’Ultima Cena: “Perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me ed io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17,21). La pratica della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani fu introdotta nel 1908 da Padre Paul Wattson, fondatore di una comunità religiosa anglicana che entrò in seguito nella Chiesa cattolica. L’iniziativa ricevette la benedizione del Papa san Pio X e fu poi promossa da Benedetto XV, che ne incoraggiò la celebrazione in tutta la Chiesa cattolica con il Breve Romanorum Pontificum, del 25 febbraio 1916.