Festa grande per la Madonna del Carmine

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Ogni anno il Santuario del Carmine, posto nella campagna di Anghiari, torna a vivere uno dei giorni più suggestivi e sentiti dai fedeli della zona nel giorno della festa dell’Ascensione di Gesù a cielo. Non si conosce bene l’origine di tale festa, e del perché essa sia legata in maniera particolare alla vita del Santuario, tuttavia resta ancorata nel tempo la bella usanza di salire in questo giorno presso il Carmine, per partecipare alla Messa, accostarsi al sacramento della Confessione e rivivere così la gioia pasquale di cui la festa dell’Ascensione è tappa importantissima.

Ogni solennità della chiesa cattolica ha il suo inizio alla sera precedente. Sabato 19 maggio, vigilia della festa, alle 21 è previsto l’accensione e benedizione del grande fuoco nel piazzale del Santuario e prosegue con il canto dei Primi Vespri.

Domenica 20 maggio, il Santuario apre le sue porte alle 6.30. I primi pellegrini saranno già presenti per partecipare alla Messa delle 7. Successivamente le Celebrazione Eucaristiche si susseguiranno per tutta la mattina, ad ogni ora. In contemporanea diversi sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni. Alle 11.15 è prevista la Messa solenne, centro della giornata di festa. A presiedere l’Eucaristia sarà monsignor Vittorio Gepponi, Moderatore della Curia e Vicario Episcopale “ad moniales” della Diocesi, mentre presterà servizio del canto la schola cantorum “don Vittorio Bartolomei” di Anghiari.

Nel pomeriggio sono previsti due momenti molto sentiti e altrettanto attesi dai fedeli. Alle 16 la Messa e la Benedizione dei bambini, che quest’anno vedrà la presenza di don Enrico Gilardoni, Rettore del Seminario, insieme ad alcuni seminaristi. Infine, alle 18, l’ultima Messa della giornata, celebrata da don Marco Salvi, Rettore del Santuario. Forse la celebrazione più attesa, quest’ultima, che termina con l’affidamento alla Madonna del Carmine, di tutti i fedeli che nella giornata sono saliti al Santuario. Essi sono in grande maggioranza del vicariato di Anghiari, che per l’occasione sospende tutte le Messe, ma tuttavia giungono fedeli provenienti da molte località: da Sansepolcro e dal nord dell’Umbria, dove il Santuario è molto conosciuto; quindi da Arezzo, dal Casentino e addirittura da Firenze.

Da alcuni anni, grazie al lavoro dei tanti volontari, sono stati individuati quattro percorsi lunghi circa tre chilometri ciascuno, che permettono di vivere appieno la dimensione del pellegrinaggio dando la possibilità a chi lo vuole di arrivare al Santuario dopo un breve tragitto a piedi.

A lato del Carmine, nel chiostro cinquecentesco, si trova il tradizionale “ristoro del pellegrino”, che accoglie i fedeli dopo ogni Messa per la colazione: ed è gratuita, perché è allestita grazie alle offerte che i “festarini” raccolgono nelle settimane precedenti dalle famiglie della zona. Con esse tanti volontari che lavorano per la realizzazione della festa.

La storia in breve

L’11 luglio del 1536 la Madonna apparve ad una pastorella di nome Marietta, in un luogo detto Combarbio, nei pressi di Anghiari. La Santa Vergine chiese di essere venerata attraverso una immagine presente in una casa di Anghiari, in quel preciso luogo. L’immagine fu di li a breve traslata nel luogo dell’apparizione, dove tutt’oggi risiede.

Nello stesso anno dell’apparizione il vescovo di Arezzo Minerbetti, iniziò il regolare processo canonico, concludendo con l’autorizzazione a raccogliere elemosine per l’erezione di un Santuario, così come richiesto dalla stessa Madonna.

Già nel 1552 il Santuario mariano veniva consacrato, completato in un unico slancio durato appena 16 anni. L’immagine della Madonna fu posta sopra l’Altare maggiore e il luogo dell’apparizione fu segnato con un recinto per la devozione popolare. Dopo una brevissima presenza di religiosi Francescani il complesso fu custodito dai padri Carmelitani, da cui nacque il toponimo Carmine.

Dal 1886 il Santuario del Carmine è sede della ‘Società dello Scapolare” che raccoglie nella consacrazione alla Madonna quasi duemila fedeli, sia di Anghiari che di molte zone limitrofe. Nel 1987 il Vescovo Giovanni D’Ascenzi eresse il Carmine a Santuario Mariano della Valtiberina. Oggi il Rettore delegato vescovile del Santuario è il parroco di Anghiari don Marco Salvi.

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Alessandro Bivignani