Il cardinale Gualtiero Bassetti è stato eletto da papa Francesco presidente della Conferenze episcopale italiana.
Dieci anni. Tanto è durato l’episcopato del neo presidente della CEI in terra aretina. Abbiamo cercato di sintetizzare così alcune delle sue tappe più importanti alla guida della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
Sono le 19 di venerdì 5 febbraio quando le campane di tutte le chiese suonano a festa. Annunciano per il giorno seguente, inizio della Novena della Madonna del Conforto, l’ingresso del nuovo vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Il Papa Giovanni Paolo II lo ha eletto Pastore della Chiesa aretina, cortonese e biturgense il 21 novembre 1998. Il 6 febbraio, giungendo dalla diocesi di Massa Marittima-Piombino, fa il suo ingresso nella prima parrocchia della diocesi a Rapolano Terme.
Nel duomo di Arezzo lo attendono il suo precedessore, monsignor Flavio Roberto Carraro, e l’emerito monsignor Giovanni D’Ascenzi. Il 20 febbraio monsignor Bassetti fa il suo ingresso nella Concattedrale di Sansepolcro e il 21 in quella di Cortona. Il suo stemma riporta un versetto della Lettera agli Efesini: “In charitate fundati”. Nel primo messaggio alla diocesi, in occasione della Pasqua, il vescovo lancia il monito a “cambiare gli atteggiamenti del cuore” e l’appello alle istituzioni a “liberarsi dagli interessi di parte, antitetici al bene comune”.
Nel corso dell’Anno Santo il vescovo celebra numerosi Giubilei particolari in diocesi: dai migrantes alla famiglia, dagli sportivi al mondo della scuola. A un anno dal suo ingresso in diocesi, il vescovo spiega a Toscana Oggi: “Ho trovato una Chiesa viva e attenta che può dare molto”. Il 6 maggio si svolge il grande pellegrinaggio diocesano giubilare a Roma cui partecipano oltre 11mila fedeli della diocesi che vengono ricevuti in udienza da Giovanni Paolo II in piazza San Pietro.
Ad agosto per la Gmg vengono accolti nell’aretino 2mila giovani stranieri e cinquecento ragazzi della diocesi partecipano a Roma alla Giornata insieme a monsignor Bassetti.
2001 CRISTO E LA SPERANZA
Il 31 gennaio il vescovo viene nominato da Giovanni Paolo II delegato per i Seminari d’Italia (nomina che sarà confermata da Benedetto XVI nel marzo 2006).
Il 13 gennaio monsignor Franco Agostinelli saluta la diocesi dopo essere stato ordinato vescovo da Giovanni Paolo II il 6 gennaio. Il 23 gennaio monsignor Bassetti annuncia che il nuovo vicario generale è monsignor Giovacchino Dallara che guida la parrocchia della Concattedrale di Sansepolcro.
2003 TORNA IL TERRORISMO
Il 2 marzo, su un treno a Castiglion Fiorentino, le Brigate rosse uccidono il poliziotto Emanuele Petri. Il vescovo celebra il funerale di Stato dell’agente e prega sulla salma del brigatista Mario Galesi. Ad aprile promuove nel duomo di Arezzo una veglia di preghiera per la pace in Iraq e al conflitto iracheno dedica il messaggio di Pasqua in cui invita al perdono.
2004 L’OFFENSIVA DI PACE
Il primo maggio il vescovo pubblica una lettera indirizzata al mondo del lavoro dal titolo “Nella crisi: la speranza oltre ogni paura” che è frutto della visita pastorale. Dalla Verna viene lanciata un’”offensiva di pace” per l’Iraq dalle diocesi toscane e dalle istituzioni che il vescovo presenta a Giovanni Paolo II insieme a “Rondine – Cittadella della pace”.
Il 2 aprile muore Giovanni Paolo II: nella Cattedrale di Arezzo è il vescovo ad annunciare il decesso durante una veglia di preghiera per il Papa. Il 19 aprile viene eletto Benedetto XVI e monsignor Bassetti spiega che “sarà un Papa molto amato” nel “Te Deum” di ringraziamento ad Arezzo.
Per la Madonna del Conforto monsignor Bassetti affronta il tema della giustizia e del rispetto della legge di fronte al terremoto giudiziario che investe la politica locale. Nella lettera di Quaresima propone una “parrocchia dal volto missionario” in vista del Convegno ecclesiale di Verona.
2007 LA TRAGEDIA DI BADIA ALPINO
A novembre, dopo l’uccisione del tifoso della Lazio da parte di un poliziotto lungo la A1 a Badia al Pino, il vescovo spiega che “lo sport è solidarietà che non può essere macchiata da gesti inconsulti”. Nel messaggio di Natale un forte richiamo: “La vita non può mai essere immolata sull’altare del business”.
2008 A FIANCO DEI LAVORATORI
Il 26 febbraio viene nominato da Benedetto XVI membro del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. A maggio si reca con il vescovo di Città di Castello, Domenico Cancian, nello stabilimento Buitoni di Sansepolcro per difendere il marchio della pasta.
2009 L’ORA DEI LAICI
Nel messaggio per la Madonna del Conforto, il vescovo spiega che “occorre accelerare l’ora dei laici”, rilancia le aree pastorali, annuncia che la Quaresima di carità servirà a costituire un fondo per sostenere le famiglie colpite dalla crisi economica e invita “la comunità ecclesiale e civile a far sentire la propria voce perché la cultura della vita sia sempre difesa”.
Scelto da papa Benedetto XVI per guidare la sede arcivescovile metropolitana di Perugia-Città della Pieve il 16 luglio, fa il suo ingresso in diocesi il 4 ottobre dello stesso anno, giorno della solennità di san Francesco di Assisi, Patrono d’Italia.
Nel concistoro del 22 febbraio 2014 papa Francesco lo crea cardinale presbitero di Santa Cecilia; l’8 giugno successivo prende possesso del titolo.
A cura della redazione di TSD.