La Diocesi celebra il patrono san Donato

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La Diocesi rende omaggio al patrono san Donato, l’«apostolo della Tuscia» che con la sua opera di annuncio del Vangelo ha convertito questo angolo di Toscana. Il vescovo martire sarà al centro di due giorni di celebrazioni.

Il programma per la solennità si aprirà mercoledì 6 agosto (scarica il programma). Alle 17.30, nella Cattedrale sono in programma i Primi Vespri Pontificali che saranno trasmessi in diretta su TSD nel canale 85 e in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live. Alle 21.15, nel Duomo di Arezzo, avverrà l’offerta dei ceri votivi che saranno donati dalle amministrazioni locali (anche questo momento verrà trasmesso in diretta  su TSD nel canale 85 e in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live). Alle 23.30, sarà la volta dell’Ufficio delle Letture Resta immutata l’usanza del Comune di Arezzo di regalare alla città uno spettacolo di fuochi artificiali dai giardini della Fortezza.

Giovedì 7 agosto, memoria liturgica di san Donato, il programma prevede, sempre nel Duomo aretino, alle 7 le Lodi Mattutine e la Messa. Celebrazioni in programma anche alle 8, 9 e 12. Nella Pieve di Santa Maria, alle 10.45, Ora Terza e Messa presiedute dall’Arcivescovo. Chiudono le celebrazioni, la Messa stazionale e i Secondi vespri delle 18 (trasmessi in diretta su TSD nel canale 85 e in streaming all’indirizzo www.tsdtv.it/live), con il conferimento del diaconato Daniele Leoni.

Tra i miracoli che la Tradizione attribuisce a Donato, il più famoso è quello del calice: durante la celebrazione della messa entrarono nel tempio dei pagani che con violenza mandarono in frantumi il calice di vetro, di cui Donato raccolse i cocci e li rimise insieme, ma ne mancava uno. Noncurante di ciò, vi avrebbe versato del vino servendolo ai fedeli senza che ne cadesse dal fondo. Dallo stupore, 79 pagani si sarebbero convertiti al Cristianesimo. Dopo un mese, fu arrestato e ucciso.