Microcredito: nuovo servizio di Caritas e Banca Etruria

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“Concretezza” e “vicinanza a chi si trova nel bisogno più nero”. Ha scelto di utilizzare questi termini per spiegare il nuovo servizio di microcredito offerto dalla Caritas di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, con il sostegno di Banca Etruria. Così l’arcivescovo Riccardo Fontana ha presentato l’iniziativa che garantisce piccoli prestiti, da 500 a 3mila euro, per famiglie alle quali non sarebbe possibile l’accesso al credito. “Ci sono persone che si trovano nel bisogno più nero e che sono scoraggiate anche dal chiedere un aiuto, soprattutto quando si trovano ad affrontare scartoffie e formalità. Il microcredito sarà una risposta anche su questo fronte”, ha spiegato Fontana.

“Come Banca – ha aggiunto Luca Bronchi, direttore generale dell’Istituto di Via Calamandrei – ci troviamo continuamente a registrare momenti di difficoltà di persone e aziende. In alcuni casi si può rispondere con l’attività bancaria tradizionale, per altri non è possibile. Il compito di un istituto del territorio come il nostro, che s’ispira a valori popolari, è quello di trovare delle soluzioni. Il microcredito e la collaborazione con la Caritas sono quelle più concrete”. “Chi fosse interessato ad usufruire di questo servizio potrà contattare il Centro d’ascolto della Caritas diocesana, in Via Fonte Veneziana ad Arezzo e confrontarsi con i nostri operatori – aggiunge il direttore della Caritas diocesana, monsignor Giuliano Francioli -. Saremo poi noi a segnalare alla Banca i soggetti che potranno accedere al finanziamento. Non si tratta semplicemente di fare l’elemosina, è un prestito a tutti gli effetti  anche se a tasso agevolato. È un modo per restituire dignità alla persona, aiutandola ad uscire da una situazione di difficoltà”.

centro-ascoltoIn occasione della presentazione del servizio di microcredito, l’arcivescovo Riccardo Fontana ha annunciato anche la volontà di inaugurare un nuovo Centro d’ascolto al piano terra del Palazzo Vescovile. “Continuamente persone in stato di bisogno vengono a bussare alla mia porta. Soggetti che chiedono di essere seguiti tanto dal punto di vista materiale che dell’ascolto. Per questo vorrei mettere a loro disposizione un nuovo spazio, nel quale saranno presenti gli operatori della Caritas diocesana. La mia idea è che siano coinvolti anche i sacerdoti della diocesi. A turno potrebbero garantire una presenza per offrire un’ulteriore occasione di confronto”. Il nuovo Centro d’ascolto sorgerà nei locali precedentemente utilizzati dalla sezione aretina dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). Questa associazione ha già a disposizione una nuova sede, all’interno del Centro Caritas di Via Fonte Veneziana. Un modo per permettere alle due realtà di collaborare ancora più da vicino. Al termine della Conferenza stampa, l’arcivescovo Fontana ha accompagnato una delegazione della Caritas diocesana negli spazi dove sorgerà il nuovo Centro d’ascolto. Nel notiziario serale di TSD (in onda alle 19.40, 21 e 23) le immagini.