Sono state 1318 le persone accolte nei Centri d’ascolto Caritas della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Un numero in aumento rispetto al 2010, quando gli utenti erano stati “solo” 1222. Questo uno dei dati che emerge dal nuovo Dossier sulle povertà in Toscana, redatto dalle Caritas diocesane della nostra regione presentato a Firenze. In tutta la Toscana sono state 25mila le visite ai Centri d’Ascolto (scarica il dossier in forma integrale). “Inquieta – scrive l’arcivescovo Riccardo Fontana, delegato della Conferenza episcopale toscana per la carità, nell’introduzione al dossier – il fatto che gli italiani che frequentano i Centri d’Ascolto della Caritas, contrariamente al passato, tendono a instaurare un rapporto di maggiore durata con l’Ente caritativo erogatore di servizi. Non di rado questo tipo di relazioni sfocia in una vera e propria dipendenza protratta nel tempo.
Le problematicità di alcune famiglie non sono di puro carattere economico, ma spesso si intrecciano con altre difficoltà che generano dipendenza: il gioco d’azzardo legalizzato, dipendenze da droga o alcol, problemi psichiatrici, ecc. Questo elemento di novità rispetto al recente passato pone alla Chiesa il quesito se non sia necessario trovare altri modi di rapportarsi con le istituzioni pubbliche diversi da quelli esistenti, cioè della benevola collaborazione”.