Intervento di saluto del Sindaco di Sansepolcro al Cardinale Sodano

In questa bella giornata di festa, nella ricorrenza del giorno dedicato al suo Santo fondatore, la Città di Borgo Sansepolcro rende omaggio a Sua Eminenza Cardinal Angelo Sodano, Decano del Sacro Collegio Cardinalizio, e con la solennità dovuta al rispetto della Sua figura, le Autorità civili della Terra di Arezzo, le Autorità militari e il Consiglio Comunale tutto, accolgono e salutano con gratitudine la Sua prestigiosa e graditissima visita, nell’occasione storica ed irripetibile del Millenario della fondazione della Cattedrale.

Giungano parole di affetto e di riconoscenza a Sua Eccellenza, Arcivescovo Riccardo Fontana, che tanto dimostra di amare questa Città e che ha consentito di realizzare oggi, giorno memorabile della Dedicazione della Cattedrale a san Giovanni, la celebrazione di questo importante evento nel luogo in cui Egidio ed Arcano, di ritorno dalla Terra Santa, decisero di custodire le sacre reliquie, edificando una Nuova Gerusalemme sulle rive del Tevere.

Fu allora che, stringendosi intorno alla sua Chiesa Madre, ebbe inizio anche la storia civile e millenaria di Sansepolcro: dalla sua origine sacra hanno tratto nei secoli ispirazione i suoi figli nel perseguire gli ideali di Giustizia e di Pace, traducendoli nella bellezza e nell’armonia della sua architettura, in forme altissime di espressione artistica e nell’amore per la conoscenza. Anche noi, che abbiamo l’onore di essere qui oggi in democratica rappresentanza della Comunità, rivolgiamo la nostra tensione etica e il nostro lavoro quotidiano nel servire la Città, all’ideale originario della Nuova Gerusalemme, emblema di un’umanità rinnovata, per trarre forza dalle sue radici, preservarne l’identità e farne sempre più luogo privilegiato di accoglienza per tutti coloro che non perdono la speranza di un futuro migliore.

Le sfide che abbiamo di fronte sono tante e difficili, la strada è spesso incerta e piena di ostacoli, ma ogni epoca ha i suoi problemi ed ogni compito ha il suo fardello; ci sostiene la consapevolezza che viviamo, pur in tempi di incessanti e repentini cambiamenti, in una terra di solida e antica civiltà, la nostra Valle, la nostra Provincia e la Terra di Toscana, che hanno dato e daranno un contributo importante alla storia dell’umanità e riferimenti valoriali che ancora ci possono indicare il cammino, al di là delle frivole e fatue suggestioni della nostra epoca, che oggi si pone comunque di fronte alla necessità di un forte e radicale ripensamento dello stile di vita prevalente, esprimendo una nuova progettualità che superi il consumismo, l’indifferenza, l’individualismo di cui è permeata la nostra società, dove la sfera economica sembra dettare i temi della politica, della cultura e perfino dell’arte.

Qui, in questo luogo già sede del governo cittadino e contemporaneamente reso prezioso e votato all’arte dal nostro concittadino più illustre (la Sua arte, un’arte rara e pura, fondata sul talento ma anche sull’impegno civico, robusta e insieme profondamente spirituale); qui, al cospetto del messaggio eterno che ci viene dal mistero insondabile della Resurrezione, celebriamo uno dei momenti più significativi del nostro Millenario. Celebrare vuol dire commemorare e quindi ricordare insieme, nell’appuntamento unico offertoci da una data di fondazione certa, principi condivisi e ancora da condividere, per scoprire nuovi stimoli nell’affrontare i problemi, per stringersi intorno alla bellezza del nostro passato e gioirne insieme nel presente. Così, ritrovando il senso dello stare insieme, riscoprendo legami solidali, sapendo riconoscere con generosità le ragioni dell’altro per unire i nostri sforzi, le nostre migliori energie ed i nostri ideali, affronteremo il futuro con fiducia e speranza.

Mille anni fa i nostri avi seppero fondare una Città e, prima di tutto, costruire una Chiesa, alla cui solenne dedicazione parteciparono tante autorità civili e religiose; allo straordinario evento di oggi, non potevano mancare, insieme alle rappresentanze cittadine, gli eredi di coloro che ebbero il privilegio di assistere allora alla Dedicazione, coloro che dalle loro cittadine e dalle loro Diocesi resero onore alla città di Borgo del Santo Sepolcro e che anche oggi si stringono a noi, consapevoli del significato profondo della celebrazione nel segno dell’unità, del rispetto e dell’amicizia.

Alle Autorità ecclesiastiche presenti (elenco), alle Autorità militari e alle forze dell’ordine, al Presidente della Provincia, all’On. Donella Mattesini, al Presidente della Camera di Commercio, ai Sindaci, ai Consiglieri ed agli Assessori, a tutti i rappresentanti delle associazioni storiche, rivolgo il più sincero ringraziamento per essere oggi presenti, condividendo il nostro amore per la Città e partecipando alla sua festa, rinnovando così l’ impegno a collaborare ancora e sempre per i nostri obbiettivi comuni.

Grazie a Sua Eminenza per il regalo prezioso che ha voluto riservarci con la Sua presenza e a nome di tutti i cittadini voglia accogliere un piccolo omaggio in segno di rispetto e riconoscenza.

Auguro a tutti una splendida giornata e ancora: AUGURI Sansepolcro per i tuoi prossimi Mille anni!

 

Sansepolcro, 1 settembre 2012, Sala della Resurrezione del  Museo Civico

Daniela Frullani, sindaco di Sansepolcro