Una “occasione di un’ulteriore immersione nella storia, per ritrovare le radici della solidarietà, partendo da Dio, che creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, con il mandato di fare della terra un giardino accogliente, che rispecchi il cielo e prolunghi l’opera della creazione”: con queste parole la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e la Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo,
firmano congiuntamente il messaggio per la 6ª Giornata per la salvaguardia del creato dal titolo “In una terra ospitale, educhiamo all’accoglienza”.
Come ogni anno, la giornata viene celebrata il 1 settembre, anche se le singole iniziative possono svolgersi nel corso di tutto il mese di settembre. Per l’occasione il direttore del Centro Pastorale per il laicato della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro padre Antonio Airò ha voluto sottolineare che “in un momento di forte ripensamento e riflessione circa il nostro modello di sviluppo, ci sono segni di smarrimento e interrogativi sul futuro del nostro pianeta”. In questo contesto è “opportuno per quanti fanno riferimento a Cristo Gesù, per la nostra Chiesa, interessarci, per nostra responsabilità di discepoli-apostoli del Crocifisso Risorto, di ciò che riguarda questo povero mondo, della storia che condividiamo con gli altri, di come amministriamo i beni comuni”. È specifica missione dei cristiani “cercare i modi più efficaci per servire in ogni ambito i nostri fratelli con lo spirito del Vangelo perché sul lavoro, nella politica, nelle associazioni di categoria, nell’economia e in ogni attività e responsabilità si agisca per il Bene di tutti”.
Presso la Curia è possibile ritirare il fascicolo predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana per la celebrazione della 6ª Giornata per la salvaguardia del creato, uno strumento prezioso per la pastorale, anche perché coniuga molto bene il tema della custodia responsabile del creato e il tema scelto per il prossimo decennio dalla Chiesa Italiana sull’educazione La vita buona del Vangelo.
Per leggere il fascicolo preparato dalla Conferenza Episcopale Italiana scaricalo qui.