È morto don Pio Gabiccini, domenica il funerale

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Venerdì 17 febbraio è morto don Pio Gabiccini. Le esequie si sono svolte domenica 19 febbraio nella chiesa parrocchiale di  Sestino.

Di seguito il ricordo di Giancarlo Renzi ex Sindaco di Sestino:

Il 17 febbraio, improvvisamente, anche se dopo una non breve malattia sopportata serenamente e con mai dismesso dinamismo presso “Villa Serena” a Sansepolcro, don Pio Gabiccini ci è venuto a mancare. Sestino lo ha salutato domenica 19, con affetto e commozione in quella pieve di S. Pancrazio, dove era approdato dopo essere stato parroco della piccola S.Barbara a Presciano, raccogliendo, poi, per mancanza di sacerdoti, il ruolo di parroco di tante minuscole, antiche ma ormai spopolate chiese di montagna: da Martigliano, a Monterone, Monteromano, Casale, Mirardella, Dese, Lucemburgo, Monteromano, S.Andrea e S.Donato.
Eppure quel pomeriggio Sestino sembrava un popolo immenso, una Chiesa che non conteneva i tanti fedeli accorsi a testimoniare un affetto che va oltre il crepuscolo del pomeriggio terreno.
Molti confratelli sono accorsi da varie zone, insieme al Vicario generale della diocesi, don Giovacchino Dallara e al vescovo emerito mons. Giacomo Babini, che ha presieduto la liturgia. E lo ha ricordato cogliendo gli aspetti più concreti della sua attività pastorale e del suo carattere:” E’ stato una persona e un sacerdote straordinariamente generoso, altruista, semplice, gioioso, infaticabile, pronto all’ascolto e ad essere uno di noi tutti. Sempre pronto a prendersi il fardello del bisognoso”. “Anche a “Villa Serena”- è stato ricordato – ci mancherà molto, perchè avremo nostalgia della sua preghiera e della sua carezza della sera prima di coricarsi, che erano il viatico di un sereno arrivederci”.
Mancherà molto alle comunità parrocchiali di Sestino, che, per la sua lunga presenza, ha curato spiritualmente in tutte le sue componenti di età e sociali.
”Alla sua vivace attività di “pastore di anime”- ha ricordato il sindaco di Sestino Marco Renzi- don Pio univa una grande attenzione per la conservazione delle chiese – punto di riferimento di un mondo vissuto all’ombra dei campanili- e delle tradizioni religiose, che ancora caratterizzano il cristianesimo vissuto in queste terre montanare”.

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