
Il 31 agosto 2015 si sono compiuti i 700 anni dalla gloriosa morte del beato Andrea da Borgo Sansepolcro, sacerdote dell’Ordine dei Servi di Maria, i cui resti mortali sono da sempre venerati nella chiesa di Santa Maria dei Servi in Sansepolcro.
Sabato 11 settembre, a Sansepolcro, dalle 15.30 in poi, nella sede dalla Biblioteca comunale “Dionisio Roberti” (via XX settembre) si svolgerà un pomeriggio di studio dedicato alla vita e al culto del Beato. L’iniziativa culturale è organizzata dall’Istituto Storico dei Servi di Maria, con il patrocinio del Comune di Sansepolcro, della Provincia “Santissima Annunziata” dei Servi di Maria, dell’Associazione Storica dell’Alta Valle del Tevere e la collaborazione della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
Programma della giornata
Alle 15.30 porgeranno il proprio saluto agli intervenuti la professoressa Daniela Frullani (Sindaco di Sansepolcro) e il padre Sergio Maria Ziliani (Priore della Provincia “Santissima Annunziata” dei Servi di Maria).
Alle 16 il professor Gian Paolo Scharf (Università degli Studi dell’Insubria) parlerà su “Sansepolcro al tempo del beato Andrea”.
Alle 16.30 il padre Emanuele Maria Cattarossi (Istituto Storico OSM) tratterà il tema: “L’Ordine dei Servi di Maria al tempo del beato Andrea”.
Alle 17 il professor don Andrea Czortek (Istituto teologico di Assisi) svolgerà l’argomento: “I beati Andrea e Ubaldo da Sansepolcro” e illustrerà i risultati della ricognizione canonica dei resti mortali del beato Andrea, iniziata il 31 agosto scorso.
Alle 17.30 il padre Franco Maria Azzalli (Istituto storico OSM) tirerà le Conclusioni.
Alle 18.30, nella chiesa di Santa Maria dei Servi l’arcivescovo Riccardo Fontana celebrerà la Messa in onore del beato Andrea e procederà alla conclusione della ricognizione canonica dei venerati resti, che saranno quindi ricollocati sotto l’altare maggiore della chiesa.
Notizie storiche sul beato Andrea da Borgo Sansepolcro
Il beato Andrea nacque a Borgo Sansepolcro nel 1260 circa. Nel 1278, durante il Capitolo generale dei Servi di Maria svoltosi a Borgo Sansepolcro il 5 giugno, Domenica di Pentecoste, il Priore generale san Filippo Benizi tenne un’omelia su questo passo evangelico: “Chi di voi non rinuncia a quanto possiede non può essere mio discepolo” (Lc 14, 33). Un giovane che era presente, rimasto profondamente impressionato dalle parole del Santo, sotto l’impulso dello Spirito, abbandonò per amore di Dio i genitori e tutti i suoi beni e chiese ed ottenne l’abito dei Servi, prendendo il nome di fra Andrea, a ricordo dell’apostolo Andrea che, abbandonate le reti e la barca, seguì il Cristo.
Frate Andrea fu un fedele servitore della Vergine e un perfetto discepolo di san Filippo; amante di Dio e per Iddio, delle cose terrene sapeva cogliere il valore essenziale; povero e austero con se stesso, fu verso tutti generoso e buono; mite, umile, pacifico, aveva raggiunto il pieno dominio di sé; mai indulse all’ozio o a parole inutili.
Animato da un profondo desiderio di solitudine e di penitenza, soleva ritirarsi nel romitorio di Cella Vallucola (nel 1295 unito al convento dei Servi di Maria del Borgo), dove fu padre e guida degli eremiti.
Per la santità della vita e l’ardore della parola si conquistò molti discepoli, tra cui il beato Bartolomeo del Borgo, da lui convertito dal peccato di avarizia con la predicazione e la testimonianza.
Nell’attività apostolica si distinse per prudenza e spirito di consiglio.
Rese l’anima a Dio il 31 agosto 1315 nell’eremo di Cella Vallucola, mentre pregava all’aperto e il suo corpo rimase prodigiosamente inginocchiato. Tutti lo piansero, come figli senza padre, orfani senza tutore, ammalati senza medico. A richiesta di popolo, il suo corpo fu portato dagli eremiti, con grande concorso di fedeli, nella chiesa di Santa Maria dei Servi a Borgo Sansepolcro. Iniziò così il culto a lui prestato ininterrottamente.
Gli antichi agiografi ricordano genericamente che presso il corpo del Beato avvennero molti prodigi e guarigioni.
Il 29 novembre 1806, il Sommo Pontefice Pio VII confermò il culto prestato da tempo immemorabile.
Dal 1807 i resti mortali del Beato riposano in una artistica urna lignea donata dalla famiglia Dotti, della quale si dice che fosse membro.
La festa liturgica è fissata al 4 settembre di ogni anno.
Il 31 agosto 2015, giorno sette volte Centenario del pio transito al cielo del Beato, con l’autorizzazione della Santa Sede e del vescovo diocesano, si è svolta la ricognizione canonica dei resti mortali, durante la quale sono state confezionate piccole reliquie da distribuire ai confratelli e ai devoti del beato Andrea “cultore dell’eremo, splendore dei biturgensi, servo di Maria”, come recita l’iscrizione posta sull’urna in cui le sue venerate spoglie attendono la beata resurrezione nell’ultimo giorno.

LITURGIA DEL GIORNO