
“La sera di quello stesso giorno, abbiamo ascoltato dall’evangelista Giovanni: è il giorno di Pasqua, il giorno della Risurrezione. In questo giorno sono successe tante cose, infatti nei versetti precedenti, Gesù appena Risorto, si manifesta a Maria di Magdala nel giardino e la supplica: non mi trattenere perché non sono ancora salito al padre, ma và dai miei fratelli, è la prima volta che Gesù chiama i discepoli, discepole suoi fratelli, cos’è successo? Ricordiamo il versetto 1,12 del Prologo: a quanti lo accolsero diede il potere di divenire figli di Dio. Quindi chiamandoci fratelli, ci dice che si è compiuto il suo mistero Pasquale: ora, siamo figli dell’unico Padre, tutti fratelli.
La sera, entra il Risorto a porte chiuse, il suo desiderio è quello di incontrare la comunità, di rassicurarli e si fa vicino ponendosi in mezzo, e questo stare in mezzo, al centro, è il fondamento, della comunità cristiana, di tutta la Chiesa. Mi piace molto come il Vaticano II, ha valorizzato questo aspetto circolare della Chiesa con Cristo al centro, non più la Chiesa piramidale: ma tutti, dal Papa all’ultimo battezzato siamo in cerchio con Cristo al centro, e questo, (lo dobbiamo dire) l’abbiamo visto incarnato nella persona di Papa Francesco che è arrivato addirittura a inginocchiarsi e baciare i piedi. Anche le prime parole di Papa Leone, pronunciate dopo la sua elezione, hanno manifestato la sua intenzione di riportare al centro la persona di Gesù, con la sua Parola e i sacramenti.”
Inzia così la riflessione di Suor Myriam Manca, Direttrice dell’Ufficio Liturgico diocesano, parole profonde che hanno particolarmente colpito tutta l’assemblea diocesana riuniuta in Cattedrale in occasione dell’appuntamento annuale di inizio delle attività pastorali.
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LITURGIA DEL GIORNO