“Lasciatemi allora lavorare un poco di fantasia… e mi vedo seduto, un poco di nascosto, nella nostra cappella della Madonna del Conforto. E’ il tempo della novena e oggi della festa, vedo passare tantissima gente, volti che ho imparato a conoscere e ad amare e anche volti che incontro per la prima volta; persone anziane, cariche di fatica e altre giovani, briose, insieme a bambini curiosi e vocianti, allegri. E ci siete anche voi, con le vostre vite, le vostre storie. Vi vedo… Mi immagino seduto lì, a guardare e ascoltare…, con il privilegio di poter sentire le preghiere di così tanti pellegrini.
Sento la preghiera di una mamma che alla Madonna chiede di proteggere i propri figli che stanno diventando grandi e le affida le sue preoccupazioni. Ascolto anche la preghiera di un giovane che miracolosamente si è salvato da un incidente e viene qui a ringraziare Maria, da lei si è sentito protetto. Ma quante preghiere! Sono commosso da quella madre che affida alla Madre Maria il figlio prematuramente e dolorosamente scomparso. Mi colpisce la preghiera di un imprenditore, mi pare di capire che sia del settore orafo, che confida a Maria le sue preoccupazioni per il lavoro che si è fatto più duro ed incerto, con il timore di non farcela a mantenere tutti i dipendenti e quindi la garanzia di sicurezza per le loro famiglie e chiede alla Madonna non un guadagno facile, ma un lavoro giusto per tutti. E poi si fa avanti un bambino, simpatico… la sua preghiera è bellissima: Mamma di Gesù ti affido i miei genitori, mamma e babbo; fa che stiano bene, che si vogliano e bene e che abbiano tempo per stare un po’ con me e per giocare insieme. Mano nella mano ci sono anche due fidanzatini, una coppia… e si vede che si vogliono bene. Passano davanti alla Madonna
Lasciatemi allora lavorare un poco di fantasia… e mi vedo seduto, un poco di nascosto, nella nostra cappella della Madonna del Conforto. E’ il tempo della novena e oggi della festa, vedo passare tantissima gente, volti che ho imparato a conoscere e ad amare e anche volti che incontro per la prima volta; persone anziane, cariche di fatica e altre giovani, briose, insieme a bambini curiosi e vocianti, allegri. E ci siete anche voi, con le vostre vite, le vostre storie. Vi vedo… Mi immagino seduto lì, a guardare e ascoltare…, con il privilegio di poter sentire le preghiere di così tanti pellegrini.
Sento la preghiera di una mamma che alla Madonna chiede di proteggere i propri figli che stanno diventando grandi e le affida le sue preoccupazioni. Ascolto anche la preghiera di un giovane che miracolosamente si è salvato da un incidente e viene qui a ringraziare Maria, da lei si è sentito protetto. Ma quante preghiere! Sono commosso da quella madre che affida alla Madre Maria il figlio prematuramente e dolorosamente scomparso. Mi colpisce la preghiera di un imprenditore, mi pare di capire che sia del settore orafo, che confida a Maria le sue preoccupazioni per il lavoro che si è fatto più duro ed incerto, con il timore di non farcela a mantenere tutti i dipendenti e quindi la garanzia di sicurezza per le loro famiglie e chiede alla Madonna non un guadagno facile, ma un lavoro giusto per tutti. E poi si fa avanti un bambino, simpatico… la sua preghiera è bellissima: Mamma di Gesù ti affido i miei genitori, mamma e babbo; fa che stiano bene, che si vogliano e bene e che abbiano tempo per stare un po’ con me e per giocare insieme. Mano nella mano ci sono anche due fidanzatini, una coppia… e si vede che si vogliono bene.”
Il Pastore della nostra Diocesi presiede, ormai per tradizione, la S.Messa Solenne delle ore 18.00.
Qui l‘Omelia