Beato Angelico annunzia alle nuove generazioni la Fede dei padri

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I Maestri del Rinascimento testimoni dell’Anno della Fede animeranno un evento culturale unico al mondo, succedendosi, ogni due mesi, nella Galleria Borghese di Roma, per illustrare il percorso culturale con cui il Papa desidera riproporre ai nostri contemporanei il messaggio evangelico, che nel passato ha ispirato l’arte e la civiltà dell’Occidente. La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro è venuta a conoscenza che il Pontificio Consiglio per la nuova Evangelizzazione ha scelto il Beato Angelico e la sua Annunciazione di Cortona come prima opera di questa singolare “staffetta” di grandi interpreti della Fede.

Tocca ancora una volta alla Toscana di riproporre al mondo della cultura i temi del Vangelo. L’opera celeberrima, che attualmente si trova nel Museo Diocesano di Cortona, con il consenso dei più alti livelli istituzionali italiani e vaticani, sia religiosi che culturali, con ogni cautela e sicurezza, verrà trasportata prossimamente a Roma, per fare ritorno nel prossimo febbraio alla ormai consueta collocazione attuale. È stato giudicato possibile muovere il capolavoro, giacché nel passato fu successivamente collocata in varie sedi, diverse da quella dove oggi è possibile ammirarla. L’iniziativa vaticana, che ci onora, risponde ai fini per cui l’Annunciazione fu dipinta, cioè di raccontare come avvenne l’incarnazione del Signore Gesù: l’Arcangelo Gabriele portò alla Madonna l’annunzio che sarebbe diventata la Madre di Dio e la Vergine Immacolata, con il suo “ecce ancilla Domini”, rese possibile la nostra salvezza. Dopo il Beato Angelico è in programma che i misteri cristiani della salvezza siano rievocati da opere di Raffaello, di Michelangelo, di Leonardo, di Velasquez e di altri notissimi artisti del passato.