A Camaldoli un convengo sul monachesimo contemporaneo

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In seno alle celebrazioni per il millenario della fondazione dell’eremo di Camaldoli, la comunità monastica nata in Casentino, promuove un convegno internazionale per riflettere e approfondire il ruolo del monachesimo nel XXI secolo (scarica il programma). Dopo il convegno svoltosi a maggio anch’esso incentrato sulla spiritualità monastica e accanto ai convegni internazionali di studi storici, questo appuntamento affronterà anche il rapporto tra monachesimo e cultura contemporanea, le varie forme del monachesimo maschile e femminile e il dialogo interreligioso e l’inculturazione nel contesto monastico.

L’appuntamento si svolge al monastero di Camaldoli dal 3 al 6 ottobre e prevede tra gli altri la partecipazione di Enzo Bianchi. Di seguito riportiamo la presentazione di alcuni dei temi che verranno trattati scritti proprio dal fondatore della Comunità di Bose. “Ecco da dove viene la consapevolezza che il tronco è  seme santo! La consapevolezza che quando siamo deboli, allora nella nostra debolezza può spiegarsi la forza di Dio (cf. 2Cor 12,10); la consapevolezza che non si tratta di cambiare il modo di vivere, ma di cambiare il modo di leggere la situazione… Nell’attuale povertà della vita monastica si cela una ricchezza straordinaria che solo il Signore sa misurare. La vita monastica qualche volta, come Isaia che ha ricevuto in dono la fecondità, può con i suoi figli presentarsi alla chiesa e dire: ‘Io ho fede nel Signore e spero in lui: ecco, io e i miei figli siamo segni e presagi per Israele’(Is 8,17-18)28, ma altre volte deve dire: ‘Il mio tronco, ciò che è restato dell’albero rigoglioso che sono stata, è seme santo!”. Non solo la vita monastica, ma la stessa vita religiosa nel suo insieme vive certamente una stagione di crisi che, letta alla luce della fede, significa anche una prova purificatrice. Non c’è dunque da temere, ma da ‘sperare contro ogni speranza’ (cf. Rm 4,18), restando vigilanti e attenti a ciò che lo Spirito dice alle chiese”.

(E. BIANCHI, Non siamo migliori, 302)