Scola renderà omaggio a Salvadori

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«Il cardinale verrà a Monte San Savino – ha spiegato Fontana – a 150 anni esatti dalla nascita di questa nobile figura del nostro territorio. Sarà l’occasione per rilanciarne il processo di beatificazione». Già Pio X disse di Salvadori: «Non è solo un buon cristiano ma un santo».

«La visita di Scola sarà l’occasione per dimostrare quanto questo montigiano è ancora oggi nei cuori di tutti i suoi concittadini». Fontana ha anche annunciato di stare lavorando per cercare di «riportare a casa le spoglie mortali» di Salvadori che oggi si trovano nella basilica dell’Aracoeli a Roma. Poeta, critico letterario, giornalista, educatore e docente, Salvadori era nato a Monte San Savino il 14 settembre 1892. Fin dai primi anni, aveva manifestato una precoce inclinazione artistica. Laureatosi in lettere a Roma nel 1885, aveva insegnato fin da subito, ottenendo la cattedra ad Ascoli Piceno, ad Albano, nell’università di Roma e poi alla Cattolica. Innamorato del sapere e dell’arte, ha cercato all’inizio la vera vocazione dell’uomo in un’arte rinnovata dalla scienza e collaborò alle principali riviste letterarie dell’epoca. Illuminato dalla parola di Dio, a 25 anni si iscrisse al Terzo ordine francescano. Poeta apprezzato e scrittore efficace, ha lasciato numerose opere da cui emerge come la sua intelligenza si sia messa al servizio della fede. Una fede che emerge nitida nei suoi numerosi scritti: «Dio – si legge in una lettera alla zia Giannina – m’ha voluto fare la grazia grande tutta intera, m’ha fortificato la Fede in Lui, m’ha fatto apparire come necessario per la salute del mondo il grande mistero dell’Incarnazione. M’ha rigenerato alla grazia. Ieri, Venerdì santo, che era il giorno della Sua morte nel mondo, fu per me il principio della vita. Ieri sera, dopo tanto tempo, mi son confessato di nuovo».