Notti bianche, notti rosa, notti insonni (per la grande calura): le notti estive assumono le tinte più svariate in varie città con negozi aperti e attrazioni fino a mezzanotte, con eventi musicali e degustazioni sotto le stelle addirittura fino al levar del sole, ma il cuore dell’evento, intorno al quale ruotano tutti gli appuntamenti, è generalmente la maratona del commercio, quasi una ricetta d’urto per provare a battere la crisi e superare un troppo lungo periodo di astinenza. Cortona Cristiana ha scelto invece la «Notte sacra», una notte diversa da tutte le altre, a conclusione del Festival di Musica sacra, un grande impegno artistico, organizzativo ed economico; un appuntamento che è giunto alla nona edizione, crescendo in qualità e gradimento del numeroso pubblico che lo attende e lo segue con passione e attenzione. Tutto questo grazie al convinto sostegno della nostra Diocesi nella persona dell’arcivescovo Riccardo Fontana, all’interessamento del sindaco Andrea Vignini e alla presenza di numerosi operatori economici, fra cui spicca il contributo della Banca Popolare di Cortona, sensibile e attenta a tutto quello che mette in rilievo la dimensione culturale e turistica della città.
Quest’anno, oltre ai tradizionali concerti scelti con sapienza e particolare attenzione dal direttore artistico mons. Marco Frisina, noto al grande pubblico per le sue colonne sonore in grande eventi televisivi, una serie di interessanti appuntamenti collaterali caratterizzano il festival. Abbiamo avuto così la mostra «Metafisica Mistica» di Ennio Bencini, l’esibizione di corali come la «Clairière» del Conservatorio della Svizzera Italiana, «Eos» in «Maria canta il Vangelo», la «Domenico Zipoli Ensemble», la «St. George School», la «Messa da Requiem» di G. Verdi con il nostro pianista Francesco Attesti e Matteo Galli, il coro «Armoniosoincanto», il coro della Diocesi di Roma e l’orchestra «Fideles et Amati», l’orchestra da Camera del Trasimeno e, ospite di eccezione, Vittorio Sgarbi che, in apertura del festival, ha presentato il suo libro «Piene di grazia. Il volto della donna nell’arte», spaziando dall’attualità fino all’interpretazione estetica delle opere più famose che esaltano la donna, in omaggio al titolo del festival che suona appunto così: «Nato da donna: la santità al femminile». Con la sua scoppiettante vivacità, ma lontano da come di solito ce lo presentano gli schermi televisivi, Sgarbi ha saputo, con la competenza professionale e la sensibilità artistica che gli viene da tutti riconosciuta, catturare l’interesse degli ascoltatori e degli appassionati di arte.
Ed eccoci al momento culminante, la «Notte Sacra», che avrà inizio sabato 14 luglio, alle 17, nella monumentale chiesa di San Francesco, con i Primi Vespri della Domenica, accompagnati dagli alunni del corso di canto gregoriano diretto dal maestro Franco Radicchia, per finire alle 5 del mattino, quando, nel suggestivo giardino interno del convento di Santa Margherita, Pino Colizzi (un ritorno di eccezione), coadiuvato da Mira Andriolo, con l’accompagnamento al violoncello di Manuel Perez, reciterà alcuni brani sulla vita della nostra grande santa, mettendo in evidenza «La sconcertante modernità di santa Margherita da Cortona».
Ma come si svolgerà il percorso notturno della «Notte Sacra», nelle chiese, nei monasteri e nelle piazze della città? Eccolo dei dettagli. Dopo i Vespri cantati nella chiesa di San Francesco, ci accoglierà, alle 21, il coro della Diocesi di Roma e l’orchestra «Fideles et Amati», diretta da Marco Frisina, con il «Veni, Sponsa Christi», nella suggestiva chiesa di San Domenico, di fronte al grandioso polittico quattrocentesco di Lorenzo di Niccolò, che rappresenta l’incoronazione di Maria con angeli e santi. A mezzanotte piazza della Repubblica sussulterà al canto della «Salve Regina» e del «Laudate pueri» di Antonio Vivaldi, eseguito dall’orchestra da Camera del Trasimeno, diretta dal m.o Silvio Bruni. Ci aspetta il silenzio e la suggestione mistica del monastero di Santa Chiara, uno dei templi della spiritualità francescana, per celebrare insieme alle Monache Clarisse, alle 1,30, il «Mattutino», l’antica preghiera monastica e sacerdotale che inaugura il nuovo giorno. Preghiera, meditazione e un po’ di relax, poi, alle 3, tutti in ammirazione nel Museo diocesano, nella splendida sala dell’Annunciazione del Beato Angelico, dove verrà eseguito un concerto per voci e arpa. Di nuovo risalita verso il colle e la basilica di Santa Margherita per l’evento finale.
Siamo grati all’associazione «Cortona Cristiana» che con tanto laborioso impegno ha organizzato questo evento che, al di là delle notti profane variamente colorate, offre un momento essenziale di spiritualità, di meditazione, di promozione culturale e di testimonianza evangelica. La conclusione di questa nona edizione del festival è affidata all’arcivescovo Riccardo Fontana che, alle 11, domenica 15 luglio, presiederà la concelebrazione eucaristica, animata dal coro della Diocesi di Roma, nel santuario di Santa Margherita.
Benito Chiarabolli