La figura di Fra Elia (1180 c. – 1253) vicario e poi generale dell’Ordine dei Frati Minori, compagno prediletto di Francesco, amico e confidente di Gregorio IX e di Federico II Hohestaufen, uomo potente e volitivo votato a realizzare una conciliazione politica tra Papato e Impero e tra Oriente e Occidente, ha destato per le particolari vicissitudini storiche molto interesse, ma anche contraddizioni e controversie a tutt’oggi non del tutto chiarite.
Per approfondirne la conoscenza, la Provincia Toscana delle Santissime Stimmate, i frati minori conventuali, e la chiesa monumentale di san Francesco a Cortona promuovono la conferenza “Fra Elia da Cortona. La storia di un volto” in programma domenica 22 aprile alle 16 alla quale prende parte la professoressa Carla Michelli. A seguito dell’incontro, moderato da p. Antonio Da Marcantonio ci sarà la presentazione del quadro sul vero volto di fra Elia realizzato da fra Cristinel Fartadi.
Non sono molte le immagini che lo rappresentano, anche per una certa “damnatio memoriae” che ha accompagnato i suoi aspetti biografici, ma particolare senz’altro fu un’opera di Giovanni Pisano, sovente ripetuta nei secoli successivi mediante incisioni su lastra, che contribuirono a diffondere, specie tra il XVII e il XVIII secolo, numerose immagini che lo ritraggono rivestito con il saio francescano e con il caratteristico berretto “armeno”. Notevole anche – per il rilievo che si dà alla sua figura – la raffigurazione di Fra Elia sul frontespizio di un volume seicentesco, custodito a Roma nel Collegio Francescano di S. Lorenzo da Brindisi. Anche la chiesa di San Francesco a Cortona conserva delle immagini di Fra Elia sia nell’antico capitello della navata sinistra, sia in alcune raffigurazioni seicentesche ad olio su tela; ma solo nel 2003, in occasione dei 750 anni della morte, si è potuto ricostruire in maniera scientifica il vero volto di Fra Elia ad opera del prof. Francesco Mallegni, per cui, come ricorda P. Antonio di Marcantonio, “questa figura ci appare così più vicina e ci avvicina anche alla sua storia, rendendola più comprensibile”.