Messa nella Notte di Natale – 25 dicembre 2024

Omelia del Vescovo in Cattedrale di Arezzo
25-12-2024

Notte di Natale, Cattedrale di Arezzo

“Ecco vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”. E’ l’annuncio di Betlemme, l’annuncio del Natale…

Ma chi si accorge che è nato Gesù?

Ci sono i pastori a Betlemme, ma chi si accorge che è nato Gesù, il Messia? Saranno gli angeli a chiamare i pastori alla grotta e lì si accorgeranno che è nato il Salvatore. E il segno sarà: “troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”.
E in cammino ci sono dei Magi, vengono dall’oriente. Ma si accorgeranno che è nato il Signore? E una stella li chiama, li guida, li accompagna e davanti al bambinello vedranno il Dio con noi.
Poi c’è anche Erode in quella notte e in quella terra. Ma si accorgerà Erode che è nato Gesù? Certo, lo viene a sapere, ma non comprende la bellezza e la novità di quella notizia e, per paura, fa una strage di innocenti.
Se ne accorgono gli angeli che cantano: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini che egli ama”.
E certo, se ne accorgono bene Maria e Giuseppe che quel bimbo nato nella loro famiglia è il dono del Dio con noi, l’Emmanuele.

E’ Natale. E noi ci accorgiamo che è nato Gesù?

Ci sono i potenti che fanno la guerra in Ucraina, ci sono interessi dei grandi della Terra e c’è tanta violenza e distruzione, morte e sofferenza. Ma si accorgeranno in Ucraina e in Russia che è nato Gesù?
E proprio nella terra santa, in tutto il Medio Oriente, fino a Betlemme, oggi. Anche lì una follia fratricida non guarda in faccia a nessuno, neanche a bambini innocenti, oggi come allora, e fa strage di vite senza colpa, parlando di vittoria piuttosto che di pace. Ancora in quella terra oggi nasce Gesù. Ma chi se ne accorge? Saranno forse i più deboli e sofferenti perché se Gesù nasce, lo fa in mezzo a loro, come uno di loro, tra i più poveri.
Ci sono tante ingiustizie nella società, squilibri di poteri e prevaricazioni dei più forti… e chi si accorge che è nato Gesù, il giusto Messia?
E in mezzo ai poveri, tra i malati, nelle carceri, tra chi è solo… c’è chi si accorge che è nato Gesù?
Le nostre famiglie, genitori che cercano un figlio o che magari rifiutano la vita nascente e poi i nostri giovani. Ma lo sanno che è nato Gesù? Se ne sono accorti?
Perché ci chiediamo anche: dove nasce Gesù?
Se c’è un luogo dove nasce è proprio in Ucraina, a Gaza, tra i più poveri, negli ospedali, nelle carceri…

Cara diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, le nostre comunità, Arezzo città del Natale … ti sei accorta che è nato Gesù? Che c’è Lui, il liberatore? E’ venuto chi dona la vita, chi ti fa vivere, fa davvero vivere te. E te ne accorgi? Lo sai accogliere e seguire?

E voi, voi che siete qui in questa notte nella Cattedrale. Ma vi siete accorti che è nato Gesù? Trova uno spazio vero nella vostra vita?

Ritorna dunque l’annuncio, abbiamo bisogno di questo annuncio, perché tocchi il cuore: “è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”.

Ed è un annuncio che vogliamo portare, che dobbiamo portare nei luoghi di guerra, di povertà, di sofferenza, di chiusura, tra le nostre case e nelle nostre famiglie, e ai giovani e gridare loro: E’ nato Gesù.
Ti chiediamo di accorgertene… e torna la vita. Ed è davvero Natale.

Così commenta Chiara Lubich, fondatrice dei focolarini: “Natale, festa della nascita di Gesù, è per me la risposta di Dio e della Chiesa ad una necessità dell’anima: sentirmi ripetere ogni anno, mediante il ricordo di quel fatto soavissimo, altissimo, semplice e abissale, che Dio mi ama”.

Buon Natale a tutti voi.

 + Andrea Migliavacca