Domenica delle Palme: Passione del Signore

Cattedrale di Arezzo
02-04-2023

Carissimi,

nella orazione colletta, cioè nella preghiera che ci ha introdotto all’ascolto della Parola di Dio, abbiamo pregato così: “Hai dato, o Dio, come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa’ che abbiamo sempre presente il grande insegnamento della sua passione”.

Il cammino di Gesù verso la Croce, il cammino che abbiamo percorso ricordando il Suo incontro a Gerusalemme, l’ascolto della Sua passione come è stata proclamata ora nel Vangelo, e anche tutto il cammino della Settimana Santa con le sue celebrazioni, è il grande insegnamento della sua passione.

Possiamo scoprire questo grande insegnamento del cammino e della passione di Gesù dalla parola di San Paolo Apostolo ai Filippesi, che ci ricordava che Gesù, pur essendo nella grande condizione di Dio, è sceso ed è diventato uno di noi e ha assunto il cammino dell’uomo, diventando servo, umiliando sé stesso fino alla morte, e alla morte di croce: il grande insegnamento della passione (cfr. Fil 2, 6-11).

Poi, abbiamo ascoltato questo Vangelo intenso, che ci racconta il cammino di Gesù verso la croce e la Sua morte: un grande insegnamento, il grande insegnamento della Sua passione (cfr. Mt 26,14- 27,66).

Ma si tratta – vedete – di un grande insegnamento che non deve semplicemente essere compreso con l’intelligenza: è il grande insegnamento che deve arrivare al cuore della nostra vita.

È quel grande insegnamento – che è la vita e che è la passione di Gesù – che deve aiutarci, nel cuore, a scoprire che Egli si è donato per noi.

È un grande insegnamento non da comprendere, ma da accogliere; e ci viene detto, in questo grande insegnamento della passione, che il Signore l’ha fatto per noi, l’ha fatto per te.

Abbiamo davvero compreso e accolto questo grande insegnamento, quando nella vita arriviamo a dire: “Per me, l’ha fatto per me. Si è donato per me, per la mia vita. È attento ai miei passi e accompagna il mio cammino. È morto in croce per me!”. Questo è il grande insegnamento.

Lo capirà bene l’Apostolo Pietro; lui che, come abbiamo appena ascoltato, lo tradisce, dice di Gesù, l’amico: “Non conosco quell’uomo” (Mt 26,72). Ma Pietro è colui che si sentirà dire da Gesù, dopo la resurrezione: “Mi ami tu?” (cfr Gv 21,15). Hai accolto, hai capito il mio grande insegnamento? E Pietro dirà: “Signore, tu lo sai che io ti voglio bene” (cfr Gv 21, 15-17). Avvenga così anche per noi.

Viviamo in questa settimana, oggi, il grande insegnamento della passione. Scopriamo e apprendiamo che l’ha fatto per me, dicendo a me, a te: “L’ho fatto per te, voglio bene proprio a te, sono il Salvatore della tua vita”.

E quando anche a noi il Signore chiederà: “Mi ami?”, se abbiamo accolto questo grande insegnamento, potremo dire: “Signore, tu lo sai che ti voglio bene”.