Rapolano, famosa in Italia e nel mondo per il travertino poli-cromo e per le acque salutari, è posta fra l’aretino e il senese, dove il paesaggio ricco di verde comincia a cedere il posto alle crete. care a Romano Bilenchi, “lunare malinconia dell’ondulato orizzonte”.
Anche la storia antica e gloriosa di Rapolano è legata alle sue radici cristiane. Il culto a Maria è sorto col crescere della comunità cristiana intorno alla vecchia pieve di S. Vittore, che forse risale al secolo VIII e che fino al 1776 è stata chiesa parrocchiale. Si ha notizia che una Madonna del Rosario era venerata, fin dal 500, nell’oratorio della Fraternita, ma insieme a questa devozione è cresciuta quella, altrettanto secolare, rivolta verso una immagine del secolo XVIII, collocata sull’altare della vecchia pieve. La prima documentazione ci permette di risalire all’inizio del seicento.
Il titolo di questa devozione è quanto mai bello. E’ un titolo che apre il cuore alla fiducia ed è presente, come abbiamo detto altrove, in tanti luoghi della Chiesa aretina: Maria SS.ma della Consolazione, detta anche della Cintola.
Andiamo a lei e ritroveremo la speranza, la forza dell’impegno, la gioia di vivere. Facciamo nostro il canto:
Vieni, o madre, in mezzo a noi,
vieni, Maria, quaggiù.
Cammineremo insieme a Te
verso la libertà.