La sfida degli oratori: convegno regionale ad Arezzo

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“Non serve copiare esperienze, ma occorrono modelli di oratori autoprodotti, domandosi cosa realmente sia necessario alla propria diocesi”. Questo il messaggio che don Marco Mori, presidente del Forum oratori italiani, lancia alla diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Don Mori, sacerdote della diocesi di Brescia, sarà tra i protagonisti del convegno regionale in programma ad Arezzo, domenica 20 gennaio, presso il Seminario diocesano. Un mondo quello degli oratori su cui da tempo la Chiesa italiana ha deciso di tornare a scommettere. “Nel nostro Paese in questo momento – spiega don Mori – sia a livello di numeri che di esperienze la situazione è positiva. Ci sono circa 7mila strutture che ospitano decine di migliaia di ragazzi quotidianamente. Tante diocesi che negli anni passati avevano smesso di credere sugli oratori ora sono tornate a farlo, con successo. È accaduto in Umbria, in Sicilia e Campania. La cosa bella è che non c’è un unico modello di oratorio, ma tante esperienze diverse. La sfida ulteriore è quella di riuscire a farle parlare tra loro”.

Anche per questo è nato il Forum oratori italiani. “Il Foi è un tavolo che raccoglie tutti i coordinamenti che a livello locale e a livello nazionale si preoccupano di oratori. Il nostro ruolo è proprio quello di mettere in rete tutte queste realtà. Se c’è un difetto che i nostri oratori hanno avuto in passato, è stato quello di pensare di essere unici. Confrontarsi con chi sperimenta lo stesso percorso, invece, è fondamentale per crescere”.

Un confronto che nel caso della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro è già iniziato. Ma quali sono gli altri consigli che don Mori lascia alla Chiesa aretina? “La vostra diocesi deve cercare prima di tutto di produrre un proprio modello di oratorio. Inoltre, è fondamentale creare realtà che siano popolari, aperte a tante esperienze del mondo educativo dei ragazzi. Occorre un oratorio che sappia rispondere alle sfide di oggi: da quella della solitudine, fino al lavoro. Una realtà che non sia solo per il tempo libero, ma che sappia davvero parlare il linguaggio dei giovani. Infine, l’oratorio deve saper affrontare la sfida della fede. Se è per definizione una realtà aperta a tutti, dall’altra parte deve essere anche chiaro il nostro riferimento al Vangelo. Mettersi in ascolto e aiutare i ragazzi a crescere nella fede”. In occasione del Convegno «Oratori ci credo» don Mori interverrà su “L’oratorio in Toscana”.

Questo articolo firmato da Lorenzo Canali è tratto dall’ultimo numero de La Voce-Toscana Oggi nel quale è contenuto uno speciale dedicato proprioa ll’avento.