Tanzania – A scuola dagli artigiani

Dove: Tanzania, provincia di Kongwa, villaggio di Kibaigwa
Tipologia: Istruzione e formazione
Partner: Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, missione dei padri Cappuccini toscani in Kibaigwa, Confartigianato imprese di Arezzo

Progetto:
La Tanzania è uno dei paesi più poveri del mondo. Ha un’estensione di circa tre volte e mezzo l’Italia, più di centomila chilometri quadrati di riserve e parchi naturali, mentre la popolazione di 36 milioni e seicento mila abitanti circa, è suddivisa in 120 gruppi etnici.
La missione dei frati cappuccini guidata dal padre aretino Fabiano Cutini, fa parte della regione di Dodoma della provincia di Kongwa ed è situata nel villaggio di Kibaigwa. Kibaigwa ha circa 10mila abitanti ed è situata lungo la strada principale che collega Dar es Salaam con la capitale Dodoma. Il villaggio è circondato da immensi spazi, con una terra vergine e ampie zone selvagge. Le casette e le capanne di fango disseminate a piccoli nuclei sono circondate da bananeti e da campi coltivati essenzialmente a mais. Numerosi sono gli abitanti che si trovano in situazioni precarie, la maggior parte non ha luce e acqua corrente in casa, le condizioni igieniche sono scarse.
Attualmente in Kibaigwa possiamo contare cinque dispensari medici, due di questi gestiti da congregazioni religiose, mentre l’ospedale più vicino si trova a Kongwa a circa 30 chilometri. Nella missione in sette anni, è stata aperta una scuola materna per 60 bambini, una piccola scuola di cucito con 25 alunne, una scuola secondaria con due ostelli per l’accoglienza degli alunni e un laboratorio informatico finanziato dalla Conferenza Epistola Italiana.
Il progetto “A scuola dagli artigiani” nasce dalla volontà di strutturare una collaborazione tra soggetti di diversa natura ed entità, accomunati dalla volontà di promuovere una cultura di impresa sensibile alle problematiche sociali e dalla convinzione che la sinergia tra il mondo economico e quello del non-profit sia un fattore determinante per lo sviluppo sociale ed economico non solo delle comunità in via di sviluppo, ma anche di quella locale.

Il nostro progetto intende realizzare una costante sinergia con la missione di padre Fabiano Cutini in modo da implementare le capacità strutturali della falegnameria già esistente, operare un continuo rinnovamento dei macchinari obsoleti ed avviare un programma di professionalizzazione e formazione dei giovani e dei lavoratori operanti nella missione. Ciò dovrebbe avvenire attraverso una sensibilizzazione degli imprenditori del settore Legno Arredo di Confartigianato Arezzo e dal coinvolgimento della struttura di anziani e pensionati Anap Arezzo – aderente al sistema Confartigianato.
A seguito del reperimento delle macchine necessarie alla missione, del loro invio e della conseguente attivazione, Confartigianato Arezzo si è impegnata a selezionare imprenditori o ex-imprenditori del settore disponibili a prestare gratuitamente la loro esperienza al servizio della missione per un periodo di dieci-quindici giorni da ripetersi due o tre volte l’anno. Ciò consente un continuo aggiornamento professionale e formativo dei lavoratori, il monitoraggio dello stato di qualità delle macchine utilizzate e il rilevamento dei bisogni e delle necessità della comunità. L’impegno economico della Caritas diocesana per questo progetto è stato di 12mila euro.