Category Archives: Mondialità

Senegal – Intervento di microcredito

Dove: Senegal, città di Dakar
Tipologia: Sostegno all’auto sviluppo
Partner: Caritas diocesana Arezzo-Cortona-Sansepolcro e don Arturo Buresti

Progetto:
Il progetto di microcredito promosso dalla Caritas diocesana è nato all’interno del nostro Centro di ascolto. La persona che nella capitale senegalese ha attivato un piccolo laboratorio di cucito è stata seguita per due anni dagli operatori della Caritas diocesana. Prima coinvolta all’interno di corso di cucito promosso dalla stessa Caritas e poi con la nascita del figlio è stata accolta presso la nostra struttura di accoglienza per donne con minori a carico. Sia il corso di cucito che l’appartamento per le donne è stato finanziato dal bando Cei 8/1000 della Caritas Italiana.
L’idea di ritornare in Senegal e di conseguenza l’attivazione del laboratorio di cucito è nata grazie al rapporto di fiducia che si era creato con gli operatori della Caritas. Quando gli abbiamo prospettato l’apertura del laboratorio di cucito, dove la Caritas si sarebbe impegnata a finanziare una parte del progetto, ha accolto subito la nostra offerta e si è organizzata a partire. La signora all’interno del suo garage è riuscita ad aprire la sua bottega artigianale e sta vendendo le cose prodotte.

Repubblica Democratica del Congo – Bambini soldato di Kindu

Dove: Repubblica Democratica del Congo, regione di Maniera, diocesi di Kindu.
Tipologia: Accompagnamento psicosociale di ragazzi usciti da gruppi armati
Partner: Caritas diocesana di Kindu, Coordinamento diocesano delle scuole convenzionate cattoliche di Kindu, Caritas Toscana, Caritas Italiana

Progetto:
Il “Progetto di inquadramento e accompagnamento psicosociale di 750 ragazzi scolarizzati usciti dalle forze e gruppi armati nella diocesi di Kindu” è partito nel novembre del 2006. La Caritas di Kindu in partenariato con il coordinamento diocesano delle scuole cattoliche locali, cerca di far fronte ai problemi constatati nei ragazzi ex combattenti o associati a forze armate.

La maggior parte di essi soffre di traumi psicologici, conflitti interiori, difficoltà di reinserimento sociale e scolare, turbamenti nel comportamento. Il progetto mira dunque a contribuire ad un accompagnamento psicosociale ai ragazzi usciti dalle forze o gruppi armati. In particolare sono stati formati 14 operatori sociali incaricati dell’accompagnamento e la risoluzione dei conflitti psicosociali di questi ragazzi, di visite domiciliari nelle famiglie, di lavoro in gruppi da 35-40 ragazzi.

Il formatore principale è il prof. Andrè Mavinga, psicologo di formazione, insegnante all’università nazionale di Kisangani e consulente permanente presso l’Oms e l’Unicef in materia di detraumatizzazione, reinserimento dei ragazzi usciti dalle forze e gruppi armati, delle vittime di violenza sessuale, etc.

Per il reinserimento scolastico sono state distribuite 750 forniture scolastiche comprendenti un kit completo di cancelleria e le uniformi fabbricate nell’atelier di sartoria delle donne vittime di violenza sessuale presso Kindu. L’impegno economico della Caritas diocesana è quantificabile attorno ai 30mila euro.

Nigeria – Preghiera e carità strumenti di giustizia e di pace

Dove: Nigeria, città di Ijebu-Ode
Tipologia: Sostegno alla Chiesa locale, promozione dello sviluppo sociale ed economico
Partner: Caritas diocesana Arezzo-Cortona-Sansepolcro, suore Clarisse del monastero di S. Chiara di Cortona.

Progetto:
La Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ha attivato un microprogetto di sostegno alla comunità delle suore clarisse in missione nella diocesi di Ijebu-Ode in Nigeria. La responsabile è suor Maria Francesca Federici proveniente dal monastero di S. Chiara di Cortona. Composta da 20 sorelle, la sua è la prima comunità di clarisse presente in Nigeria, dove sono arrivate nel 1995. La loro opera, si muove dal basso, con uno stile di silenzio ma anche di forte attenzione al territorio.

Con il progetto “Preghiera e carità, strumenti di giustizia e di pace” si cercano di favorire le attività e i servizi offerti alla popolazione e alla Chiesa locale valorizzando un’esperienza che rimane strettamente legata al territorio aretino. Il progetto sostiene la manifattura delle ostie, i sacerdoti più in difficoltà, il potenziamento del servizio di distribuzione dell’acqua e dei prodotti alimentari del monastero agli indigenti.

A partire dal tempo di Avvento 2007, la Caritas diocesana aretina garantisce un contributo economico di circa1000 euro l’anno. Il nostro appoggio si articolerà nel corso dell’anno anche nel predisporre materiale da inviare e nell’evidenziare il senso e l’importanza di questo nostro progetto in tutti i percorsi educativi a favore delle scuole e delle parrocchie che annualmente vengono organizzati. Inoltre, sarà nostro intento presentare questo intervento come buone prassi operative in Africa anche presso il Gruppo nazionale educazione alla mondialità (GNEM) di Caritas italiana.

Argentina – Miele solidale per i bambini

Dove: Argentina, distretto di Cruz del Eje, provincia di Cordoba
Tipologia: Promozione dello sviluppo economico e sociale a sostegno della formazione e dell’educazione
Partner: Confartigianato Imprese Arezzo, Caritas diocesana Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Fondazione Famiglia missionaria Maria de la esperanza, Apicoltura casentinese

Progetto:
Il progetto denominato “Miele solidale per i bambini argentini” rappresenta un esempio di collaborazione tra soggetti di diversa natura, accomunati dalla volontà di promuovere una cultura di impresa sensibile alle problematiche sociali e dalla convinzione che la sinergia tra il mondo economico e quello del non-profit sia un fattore determinante per lo sviluppo sociale ed economico di ogni comunità.

Il progetto nasce dalla volontà di sostenere l’opera di assistenza rivolta a bambini diseredati seguiti dalla fondazione argentina “Famiglia missionaria Maria de la speranza”  gestita da suor Theresa Varela. In particolare si prefigge lo scopo di dare un ulteriore aiuto all’attività educativa e formativa e un maggior sostentamento alle 7 mense dislocate nel distretto di Cruz de l’Eje, che sostengono più di mille bambini ogni giorno. La Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro opera sin dal 2004 a sostegno di quest‚Äôopera attraverso il progetto di adozione comunitaria delle mense denominato “100 euro per 100 famiglie”.

Si è pensato cosi di dare vita ad un programma di collaborazione economico-produttivo in grado di sostenere gli oneri delle attività della mensa della fondazione e, al tempo stesso, di contribuire al vigore dell’imprenditoria locale. Nella regione di Cordoba, infatti, sono presenti numerosi produttori di miele interessati a trovare canali di distribuzione alternativi a quelli offerti dalle multinazionali operanti nella zona e disposti, soprattutto, ad accettare un programma di sviluppo e collaborazione di medio-lungo termine con l’Apicoltura Casentinese (loc. Soci) in modo da creare i presupposti per un costante afflusso di risorse economiche da devolvere alle opere di assistenza della fondazione di suor Theresa.

Individuati i produttori argentini disponibili a costituire una specifica associazione di apicoltori e a determinare un rapporto economico-commerciale con Apicoltura Casentinese, si è proceduto con la vendita da parte dei produttori argentini del miele prodotto. L’Apicoltura Casentinese, dopo aver acquistato il miele e avervi applicato una specifica etichetta, lo rivende attraverso i propri canali di distribuzione ad un prezzo leggermente maggiorato.

La differenza del prezzo medio di vendita e quello ottenuto dalla vendita del miele con etichetta specifica, viene devoluto alla Caritas diocesana aretina e destinata al sostentamento dell’opera suddetta. Il consumatore finale, contribuirà cosi con questo miele solidale a sostenere i bambini poveri argentini. Con i primi proventi delle vendite è stata realizzata una sala di estrazione, assente in tutta la zona, che permette una maggior produzione di miele.

Argentina – 100 euro per 100 famiglie

Dove: Argentina, distretto di Cruz del Eje, provincia di Cordoba
Tipologia: Istruzione e formazione per giovani, tutela dell‚Äôinfanzia, sviluppo comunitario
Partner: Fondacion Misision Esperanza, Caritas diocesana di Arezzo, Rsa Dario Maestrini, parrocchia S. Cristina in Chiani, parrocchia di San Giuseppe Artigiano in Arezzo, Caritas parrocchiale di S. Leo, scuola elementare di S. Leo, S. Biagio in Tegoleto, Associazione Il Cenacolo, Mattesini spa, Monnalisa spa.

Progetto:
Nel 2002 durante una visita in Italia abbiamo avuto la fortuna di conoscere suor Theresa Varela missionaria in Argentina che gestisce sette mense sociali ed offriva al tempo circa 600 pasti caldi ai bambini poveri del distretto di Cruz del Eje, diventati nel frattempo più di 1000.
Da questo incontro, è nato il primo progetto di adozione comunitaria internazionale della nostra zona denominato “100 euro per 100 famiglie”. Il progetto promosso dalla Caritas diocesana di Arezzo ha avuto per i primi due anni di attività, l’obbiettivo di sostenere una delle sette mense sociali occupandosi del pagamento degli alimenti e del miglioramento dei servizi educativi e ricreativi attraverso attività ludiche portate avanti dalle volontarie.

Dopo una serie di considerazioni con i responsabili del servizio e soprattutto grazie all’esperienza di suor Theresa, abbiamo pensato di apportare qualche modifica al progetto. Non più l’adozione comunitaria di una sola mensa ma promuovere un progetto educativo permanente‚ a favore di tutti i bambini. Le mense sono state trasformate in veri e propri centri di aggregazione giovanile dove vengono svolte attività di dopo scuola, aiuto allo studio, catechismo, formazione a una cittadinanza attiva e responsabile, attività ludiche e ricreative, attività di canto e di teatro, visita domiciliare e accompagnamento scolastico per i bambini in difficoltà.

In particolare l’adozione comunitaria non riguarda più una sola mensa e la sua intera spesa alimentare. Il progetto vuole portare le sette mense al centro delle attività della Fondazione, facendole diventare dei luoghi dove vengono rispettati i diritti dei bambini e si prevengono abusi e violenze. Il “progetto educativo permanente” viene seguito da due persone pagate dalla Fondazione, responsabili della realizzazione dei percorsi educativi ed è portato avanti cercando di coinvolgere sempre di più la Caritas diocesana di Cruz de l’Eje. L’impegno economico della Caritas diocesana è stato di 50mila euro in 5 anni.

Albania – Centro giovanile di Uznove

Dove: Albania, città di Uznove nei pressi di Berat
Tipologia: Istruzione e formazione per giovani
Partner: Ufficio diocesano della pastorale giovanile, Seminario vescovile, Caritas diocesana

Progetto:
Il centro di Uznove, situato nella città di Berat nell’Albania meridionale, è stato inaugurato nell’agosto del 2003. Accoglie per tutto l’anno una cinquantina di bambini che svolgono principalmente attività ricreative portate avanti da volontari albanesi. Ha una struttura polivalente, completata in circa cinque anni di lavoro e si compone di un edificio a due piani, con sala da pranzo, cucina, aule, camera da letto con servizi, campo da calcio e da pallavolo, spazio verde per giocare all’aperto e una palestra. La Caritas ogni anno si impegna ad inviare nei periodi estivi i ragazzi che desiderano fare una esperienza missionaria, in più ha ricevuto l’accreditamento dalla Caritas Italiana per il distaccamento dei ragazzi del Servizio civile volontario.

Tanzania – Favorire il sostegno scolastico e l’inclusione sociale delle donne

Dove: Tanzania, cittadina di Kongwa, missione dei padri cappuccini toscani
Tipologia: Istruzione e formazione per donne, sviluppo comunitario
Partner: Missione dei padri Cappuccini toscani, Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Centro di animazione missionaria dei padri cappuccini toscani, Conferenza Episcopale tanzaniana, diocesi di Dodoma, Kanisa Katoliki Kongwa

Progetto:
La missione Cappuccina di padre Silverio Ghelli, è situata nella cittadina di Kongwa che ha circa 40mila abitanti. La città è contornata da immensi spazi, con una terra vergine e ampie zone selvagge. Numerosi sono gli abitanti che vivono in capanne di fango, la maggior parte non ha luce e acqua corrente, le condizioni igieniche sono precarie. In Kongwa si trovano tuttavia servizi scolastici, sanitari e postali, le comunicazioni sono abbastanza buone.

Nella missione di padre Silverio Ghelli oltre all‚Äôasilo, al dispensario e alla falegnameria guidata dal missionario padre Francesco Benincasa vi sono numerose altre attività e servizi a favore della popolazione. La missione, stagionalmente da lavoro a più di 30 persone, le quali svolgono mansioni agricole, mantengono la piccola fattoria, e svolgono lavori di falegnameria utili per il mantenimento della struttura.

In Africa l’istruzione può essere uno dei mezzi fondamentali per sconfiggere la fame e la povertà. Le scuole però si concentrano soprattutto nelle grandi città, mentre quelle pubbliche delle campagne sono sovraffollate e spesso mancano gli strumenti per poter fornire un’adeguata formazione. In questa situazione, a farne le spese sono soprattutto le donne.
Per questo motivo, il vescovo di Dodoma, Thaddaeus S. Ruwa’chi, attuale presidente della Conferenza episcopale tanzaniana, ha invitato padre Silverio Ghelli a costruire in Kongwa una nuova scuola con annesso un ostello, destinata proprio alle ragazze. La Caritas della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, ha ritenuto opportuno cercare di andare incontro ai bisogni e alle necessità educative della diocesi di Dodoma e in particolare della Chiesa di Kongwa, nell’ottica della cooperazione tra Chiese sorelle.
La Caritas diocesana ha contribuito alla costruzione della scuola secondaria “San Francesco” che ad oggi può contare circa 440 posti. L’arredamento della struttura è stato affidato a tre persone del posto favorendone l’inserimento lavorativo nella falegnameria della missione. Viene garantita cosi una ricaduta economica sul territorio cercando al contempo di responsabilizzare la comunità locale sulla realizzazione del nuovo complesso scolastico.
Due suore diocesane portano avanti un servizio di animazione, educazione e accompagnamento delle ragazze e un percorso di sostegno e ascolto delle famiglie. La collaborazione con il Centro animazione missionaria dei padri Cappuccini toscani è un’ulteriore garanzia in questo senso.
Sono state elargite 30 borse di studio dell’importo di 350 euro l’anno, è stato costituito un fondo comune indirizzato anche nei confronti delle ragazze che non hanno beneficiato delle borse di studio, destinato a coprire le spese extrascolastiche quali per esempio trasporti e spese mediche. L’impegno economico della Caritas diocesana è quantificabile attorno ai 20mila euro.

Tanzania – Education is power

Dove: Tanzania, provincia di Kongwa, villaggio di Kibaigwa
Tipologia: Istruzione e formazione per giovani
Partner: Missione dei padri Cappuccini toscani, Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro

Progetto:
Il progetto “Education is power” è stato realizzato alla fine del 2005 grazie ad un finanziamento della Cei a favore dei padri Cappuccini toscani missionari in Tanzania. Il progetto ha riguardato la realizzazione di un laboratorio informatico composto da quindici computer, stampanti e relativi accessori, all’interno della scuola secondaria presso la missione di padre Fabiano Cutini, un missionario aretino da oltre trent’anni in Tanzania. L’impegno economico della Caritas diocesana è quantificabile attorno ai 35mila euro.
Inizialmente è stato attivato un corso permanente di computer rivolto principalmente agli studenti della scuola secondaria, ma aperto anche ai giovani e a tutti gli abitanti delle zone rurali e periferiche della provincia di Kongwa. Una ragazza neo diplomata è divenuta la responsabile del laboratorio, e dopo un’adeguata formazione presso l’Università di Dar Es Salaam è divenuta essa stessa insegnante di informatica.
Per rendere l’intervento autonomo economicamente, era stata prevista l’attivazione di una linea telefonica è stato ancora attivato il servizio.

Tanzania – A scuola dagli artigiani

Dove: Tanzania, provincia di Kongwa, villaggio di Kibaigwa
Tipologia: Istruzione e formazione
Partner: Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, missione dei padri Cappuccini toscani in Kibaigwa, Confartigianato imprese di Arezzo

Progetto:
La Tanzania è uno dei paesi più poveri del mondo. Ha un’estensione di circa tre volte e mezzo l’Italia, più di centomila chilometri quadrati di riserve e parchi naturali, mentre la popolazione di 36 milioni e seicento mila abitanti circa, è suddivisa in 120 gruppi etnici.
La missione dei frati cappuccini guidata dal padre aretino Fabiano Cutini, fa parte della regione di Dodoma della provincia di Kongwa ed è situata nel villaggio di Kibaigwa. Kibaigwa ha circa 10mila abitanti ed è situata lungo la strada principale che collega Dar es Salaam con la capitale Dodoma. Il villaggio è circondato da immensi spazi, con una terra vergine e ampie zone selvagge. Le casette e le capanne di fango disseminate a piccoli nuclei sono circondate da bananeti e da campi coltivati essenzialmente a mais. Numerosi sono gli abitanti che si trovano in situazioni precarie, la maggior parte non ha luce e acqua corrente in casa, le condizioni igieniche sono scarse.
Attualmente in Kibaigwa possiamo contare cinque dispensari medici, due di questi gestiti da congregazioni religiose, mentre l’ospedale più vicino si trova a Kongwa a circa 30 chilometri. Nella missione in sette anni, è stata aperta una scuola materna per 60 bambini, una piccola scuola di cucito con 25 alunne, una scuola secondaria con due ostelli per l’accoglienza degli alunni e un laboratorio informatico finanziato dalla Conferenza Epistola Italiana.
Il progetto “A scuola dagli artigiani” nasce dalla volontà di strutturare una collaborazione tra soggetti di diversa natura ed entità, accomunati dalla volontà di promuovere una cultura di impresa sensibile alle problematiche sociali e dalla convinzione che la sinergia tra il mondo economico e quello del non-profit sia un fattore determinante per lo sviluppo sociale ed economico non solo delle comunità in via di sviluppo, ma anche di quella locale.

Il nostro progetto intende realizzare una costante sinergia con la missione di padre Fabiano Cutini in modo da implementare le capacità strutturali della falegnameria già esistente, operare un continuo rinnovamento dei macchinari obsoleti ed avviare un programma di professionalizzazione e formazione dei giovani e dei lavoratori operanti nella missione. Ciò dovrebbe avvenire attraverso una sensibilizzazione degli imprenditori del settore Legno Arredo di Confartigianato Arezzo e dal coinvolgimento della struttura di anziani e pensionati Anap Arezzo – aderente al sistema Confartigianato.
A seguito del reperimento delle macchine necessarie alla missione, del loro invio e della conseguente attivazione, Confartigianato Arezzo si è impegnata a selezionare imprenditori o ex-imprenditori del settore disponibili a prestare gratuitamente la loro esperienza al servizio della missione per un periodo di dieci-quindici giorni da ripetersi due o tre volte l’anno. Ciò consente un continuo aggiornamento professionale e formativo dei lavoratori, il monitoraggio dello stato di qualità delle macchine utilizzate e il rilevamento dei bisogni e delle necessità della comunità. L’impegno economico della Caritas diocesana per questo progetto è stato di 12mila euro.