L’omelia del Vescovo Andrea per la Celebrazione della Domenica delle Palme

“Viviamo oggi, carissimi, questa solenne domenica che è la domenica delle Palme, è la domenica di passione, è la domenica che ci introduce nella settimana liturgica più importante di tutto l’anno, che è la Settimana Santa o, come è chiamata in alcune tradizioni liturgiche, la Settimana Autentica; potremmo dire: la settimana che contiene il mistero della morte e risurrezione di Gesù e, dunque, il mistero della nostra vita, della nostra salvezza, della nostra redenzione. La celebrazione di oggi ci accompagna a entrare in questo grande cammino che raggiungerà il culmine nel Triduo Santo, da giovedì alla domenica di Pasqua.Ci siamo messi in cammino; abbiamo iniziato la nostra celebrazione a San Domenico, dove, ascoltando la pagina di Vangelo di Gesù che entra festosamente, accolto dalle folle, a Gerusalemme, ci siamo messi in cammino; Gesù entra a Gerusalemme e, nell’entrare a Gerusalemme, nell’entrare in quella città che lo porterà sul Monte Calvario, alla croce, come tutto il racconto di passione che abbiamo ascoltato, egli vive alcuni atteggiamenti che dicono che la sua parola, il suo dono è l’amore. Entrando a Gerusalemme Gesù piange sulla città, e le lacrime di Gesù sono il frutto e il dono di uno sguardo che ama; e tutti i passi di Gesù, quelli che abbiamo ascoltato nel racconto di passione, le sue parole, fino alla morte di croce, raccontano la vita di Gesù che si dona e che ama. Dove Gesù entra, porta l’amore, porta la vita che è resa tale dall’amore. In questa domenica in cui celebriamo l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, dovremmo lasciare entrare Gesù anche nella nostra vita.

Gesù entra a Gerusalemme… e nella nostra vita trova le porte aperte?

 

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