Di seguito riportiamo il testo integrale dell’intervento pronunciato domenica 30 settembre dalla direttrice del Centro Pastorale per l’evangelizzazione e la catechesi, Silvia Mancini, a conclusione del Convegno catechistico e all’inizio del nuovo anno pastorale.
“Eccellenza Reverendissima,
eccoci ancora una volta riuniti attorno al Pastore della nostra Chiesa per ricevere il mandato a evangelizzare, nelle nostre comunità parrocchiali e nei più vasti ambiti di vita quotidiana. Maturi nella fede, testimoni di umanità: è il tema di questa giornata di formazione, che i nostri catechisti hanno vissuto, accompagnati da padre Rinaldo e da suor Giancarla, che ringraziamo di cuore. È anche il tema della sua ultima Lettera Pastorale, che fra poco lei ci consegnerà, affidandoci idealmente l’itinerario di questo Anno Pastorale, che si apre. Fra pochi giorni entreremo nell’Anno della fede, indetto dal Santo Padre con la lettera Porta Fidei. Desideriamo anche noi entrare da questa porta, che è l’esistenza umana fatta di esperienze, di relazioni, di lavoro, di passaggi di vita.
Ogni realtà di vita attende di essere abitata da uno sguardo di fede, una fede che ascolta, accoglie e ama, evitando vissuti di distanza e di estraneità, che nascondono la tendenza ad ‘accaparrarsi lo Spirito’, come ci ricorda il Vangelo di questa domenica. Il carattere missionario dell’evangelizzazione non riduce Dio ai nostri schemi e ‘successi’. Lo Spirito, ci ricorda Mosé, non discrimina, è espansivo, effusivo; nel popolo di Dio, tutti sono chiamati a profetare. Il Concilio Vaticano II, di cui a giorni celebreremo il cinquantesimo anniversario, è stato un momento formidabile, in cui la Chiesa non è stata gelosa dello Spirito, ma ha fatto risuonare, attraverso la voce dei padri conciliari, quella di tanti uomini e donne che, con la loro testimonianza, si impegnavano a costruire comunità profetiche. La nostra presenza qui è un frutto, piccolo, ma significativo, di quella Pentecoste del nostro tempo.
Nel suo messaggio per
‘Ci sono resistenze umane che tendono ad escludere e che devono essere vinte perché il Vangelo possa aprirsi, perché la Chiesa possa accogliere anche coloro che sembrava non potessero essere accolti’: è ancora l’invito della Lettera che fa eco al Vangelo proclamato poc’anzi. (ibidem) ‘Il cristiano maturo è colui che fa esperienza di Dio: è ad un tempo credente e credibile’, continua
Grazie a Lei, nostro pastore e padre, che ci convoca attorno alla mensa della Parola e del Pane di vita, che ci sprona tenacemente alla formazione, che ci guida col suo magistero e ci accompagna con l’ affetto e con la preghiera. Maria, Madre del Conforto, Stella della nuova evangelizzazione, accompagna il nostro cammino con discrezione e sapienza di madre, sussurrandoci l’antico invito: ‘Quodcumque dixerit vobis, facite‘. ‘Qualsiasi cosa vi dica, fatela’. (Gv 2,5).