Sabato 17 e domenica 18 settembre sono attesi ad Arezzo 200 capi scout dell’Agesci, l’associazione guide e scout cattolici italiani. Quello che gli scout chiamano Indaba, l’incontro che in lingua swahili significa «riunione di capi tribù», sarà una due giorni all’insegna del confronto, ma anche del gioco e della riflessione spirituale sul tema dell’uomo e della donna e delle rispettive differenze in campo educativo e sociologico. Il filo conduttore degli incontri riguarda uno dei principi educativi alla base della formazione scout: la coeducazione, ovvero il crescere insieme, ragazzi e ragazze, riconoscendo e valorizzando la diversità sessuale e culturale dell’altro.
«Con questa Indaba – spiegano Caterina Macii e Matteo Spanò, responsabili regionali – vogliamo parlare insieme della bellezza di educare i nostri ragazzi facendo emergere la ricchezza della diversità tra l’uomo e la donna. E questo punto ci sembra quanto mai urgente – sottolineano i due responsabili – in un mondo che non fa più distinzioni, dove si sta perdendo l’importanza della specificità di genere e nel quale le differenze sono vissute come un problema».
Anche a livello nazionale l’Associazione guide e scout cattolici italiani si sta interrogando sullo strumento della coeducazione «e anche noi toscani – aggiunge Spanò – vogliamo portare il nostro contributo alla riflessione».
Il campo base, con le tende per la notte, sarà allestito nel campino della parrocchia di San Domenico ma il resto delle attività, compresa una divertente caccia al tesoro, si terranno nel centro storico, in particolare nel Seminario diocesano. Sabato è previsto anche un incontro di catechesi, sempre a partire dal tema dell’incontro, con il Vescovo di Arezzo mons. Riccardo Fontana.
La domenica, al mattino, ci sarà una tavola rotonda, moderata dal giornalista di Toscana Oggi Mauro Banchini, con tre relatori: Franco Vaccari, fondatore della Cittadella della Pace, la biblista suor Giovanna Cheli e lo psicologo, autore di numerose pubblicazioni sul rapporto uomo-donna, Giovanni Scalera. Chiude l’evento la messa celebrata dall’assistente regionale padre Adriano Apollonio.
In Toscana l’Agesci conta circa 10mila soci tra ragazzi e capi e tantissimi sono coloro che hanno avuto una formazione scout anche se oggi non fanno parte dell’associazione.
I Gruppi toscani (il Gruppo è l’organismo «di base» presente sul territorio, basato su una Comunità capi e responsabile dell’attuazione del progetto educativo) sono 103, suddivisi in 12 Zone (la Zona è la struttura composta da Gruppi esistenti e operanti in un medesimo territorio).